La madre era intestataria unica di un fabbricato ed il marito di un altro,confinanti:alla morte del marito i figli hanno realizzato delle modifiche ai 2 fabbricati riunendoli in un'unica unità immobiliare.
Dalla nuova catastazione effettuata successivamente è emersa questa situazione:unica unità immobiliare x composta da particella x e altre particelle graffate,unica rendita catastale e titolarità attribuita per alcune particelle agli eredi del de cuius,ivi compresa la madre,e altre particelle x il 100% alla madre, che rimane l'unica proprietaria delle stesse

Mi sembra di capire che la madre sia tuttora in vita e che, pertanto, la Divisione sia da predisporre sulle quote spettanti ai figli dopo la Successione del padre:
più o meno 2/3 (quota indivisa, considerando 1/3 ereditato dalla madre) del fabbricato a suo tempo di proprietà del padre.
Mi sembra difficile raggiungere un buon risultato, a meno di trovarsi di fronte ad un fabbricato talmente grande da .... accontentare tutti, madre compresa.
[quote]come si fa a valorizzare le quote,se la rendita catastale è riferita all'intera unità immobiliare[/quote]
Semplicemente attribuendo un valore al m² di superficie e moltiplicandolo per i m² di ciascuno.
Ma il punto è un altro: come puoi procedere con la divisione senza frazionare l'immobile nelle unità immobiliari che saranno attribuite ai figli ???
Come puoi frazionare un immobile che, oggi, presenta una situazione catastale caotica ???
Non è il caso di ricomporre la situazione catastale creatasi subito dopo la Successione del padre e, da lì, ripartire con tante unità immobiliari quante sono quelle che compongono la spettanza di ciascun figlio ??? ma, forse, anche della madre ???
Per finire: ho tentato di rispondere, ma mi sembra non sia possibile formulare una risposta plausibile al quesito, tanto la situazione descritta è nebulosa.
Ciao, buonl lavoro.

Ti ringrazio x le risposte datemi,che confermano quello che è il mio pensiero al riguardo.

Ok.
Sono stato dal notaio, che mi ha detto che l'operazione è possibile.
La madre dona ai figli le quote di sua proprieta' dell'immobile in questione e nella nota di trascrizione verranno citate le singole particelle di cui è composta l'u.i.,cosicchè i figli diverranno comproprietari di 1/5 ciascuno delle singole particelle e quindi dell'intera u.i.,che in questo modo non dovrà essere prima divisa e poi riunita catastalmente