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Argomento: Parere professionale da collega a collega
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naruto
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Grazia a tutti per il supporto, devo dire che leggere i vostri interventi non mi dico mi ha fatto piangere ma poco ci manca. Molte delle cose che avete riportato a supporto della mia posizione le ho dette all'avvocato della controparte, ma devo dire che questo non ha cambiato nulla. Approfitto per darvi altre info fresche fresche del plico che l'avv. della controparte mi ha madato. Praticamente hanno riesumato un atto notarile del 1925 in cui si descrive per sommi capi il piano terra dove c'è questa famosa stanza , però senza mai descriverla veramente, loro ci arrivano per deduzione; tale atto non è supportato da nessuna planimetria perchè la prima loro planimetria è del 1968. Io dalla mia ho una successione del 1955 e già li la planimetria c'era e l'atto di vendita del 2002 con cui l'impresa acquistava dagli eredi e pure li c'era la planimetria, la stessa. Ora vi domando, ma io fino a quanto sono tenuto a fare lo storico di una propietà? Quanti atti notarili nel tempo devo andare a visionare prima di iniziare una pratica catstale? Ora addirittura vengo a sapere che il progettista/direttori dei lavori neanche è stato preso in considerazione come figura da citare, ma sinceramente con lui non ho problemi perchè è la persona più trasparente del mondo e sono sicuro che non mi ha tirato un pacco facendomi firmare quel famoso accatastamento. Ho preso appuntamento dall'avvocato e domani vado al mio Collegio dei Geometri per elemosinare un pò di aiuto, perchè per un geometrino come me in questi tempi difficili una situazione del genere non la può sostanere. Quello che mi fa girare le scatole è che la ex rappr. legale di quella società fallita va in giro con il SUV e io che ho le pezze al sedere ormai da due anni venga ritenuto l'origine di tutti i mali. Non si può e non si può andare avanti così!!! Grazie ancora a tutti del supporto che mi avete dato e spero continuate a darmi con suggerimenti o altro Vi tengo informati E se prendo quella balena ...
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Leo
Leonardo Gualandi (leometra@gmail.com)
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Eh, no, caro Naruto; questo proprio no: "Naruto" ha scritto: ... le ho dette all'avvocato della controparte, ma devo dire che questo non ha cambiato nulla. ... Non puoi sperare davvero di cambiare qualcosa parlando all'avvocato della controparte! Non in un caso come questo, che sembra proprio vederti vittima di approfittatori e non di un malinteso. Qualche Avvocato ti consiglierebbe di non parlargli affatto, e sicuramente è bene usare una certa prudenza nel farlo; ma io penso che gli argomenti tecnici siano piuttosto "neutri" in questo senso: anche se li fai conoscere in anticipo, non corri rischi enormi. Però farei attenzione a NON far trasparire, soprattutto per iscritto, qualche ammissione di dubbio di tua negligenza: sostieni sempre la correttezza del tuo operato, e non limitarti a cercare di dimostrare semplicemente che non è stato poi del tutto negativo. Alcuni (:?  Avvocati sono campioni di giro della frittata... Oserei dire che il primo esame che devono superare è proprio su questa materia, e non basta il diciotto, per superarlo... D'altra parte dimostrarsi aperti all'onesto confronto è sintomo di correttezza, e può giovare nel corso del procedimento. Quindi mi pare che tu stia andando bene! Leonardo
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geoalfa
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Leonardo ha mille ragioni nel farti notare questa che è stata la tua debolezza! e io ravvedo in tutto quello che scrivi un certo senso di sconforto e tendenza a autocommiserarti! questo mai: [quote] ...... e io che ho le pezze al sedere! ..... ormai da due anni vengo ritenuto l'origine di tutti i mali. [/quote] [quote] ........ e domani vado al mio Collegio dei Geometri per elemosinare un pò di aiuto, perchè per un geometrino come me in questi tempi difficili una situazione del genere non la può sostenere.[/quote] sarai un bravo ragazzo che vive del suo lavoro, decorosamente, ma non puoi frustarti perchè non sei ricco! è importante andare fieri di quello che si ha, se guadagnato onestamente! il Collegio, ben difficilmente potrà aiutarti economicamente! e... ringrazia se troverai un appoggio morale! Inoltre, non riesco a comprendere il rapporto che c'è con il legale di controparte, non vorrei che fosse un socio di un certo Canz..... !: [quote] ...... Approfitto per darvi altre info fresche fresche del plico che l'avv. della controparte mi ha madato. [/quote] devi stare attento a non scoprire le tue carte, perchè è dannoso anche quando si gioca a briscola, figuriamoci nella tua posizione! sai alcuni presunti avvocati vivacchiano con le cose costruite e mi dispiacerebbe assai se in questo caso l'avesse aiutato qualche collega di pochi scrupoli....... :roll: ! [quote] ......Praticamente hanno riesumato un atto notarile del 1925 in cui si descrive per sommi capi il piano terra dove c'è questa famosa stanza, però senza mai descriverla veramente, loro ci arrivano per deduzione; tale atto non è supportato da nessuna planimetria perchè la prima loro planimetria è del 1968. [/quote] non fidarti, perchè potrebbero attirarti in un tranello! 8O :evil: [quote] ....Io dalla mia ho una successione del 1955 e già li la planimetria c'era e l'atto di vendita del 2002 con cui l'impresa acquistava dagli eredi e pure li c'era la planimetria, la stessa. [/quote] non essere ingenuo a scoprire le tue carte al di fuori delle udienze! le carte migliori riservatele per gli ultimi colpi... quelli più incisivi! :idea: auguri
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einste
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Andria
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naruto la società sarà pure fallita ma credo tu debba tirarli in ballo a testimoniare, oltre alla documentazione di cui parli che allegherai, sono loro che hanno apposto la firma accanto alla tua nell'accatastamento ? Saluti da dentro la balena.
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rubino
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Potenza
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Prima di tutto, invito a leggere la Circolare 9/2003, perchè in questa faccenda ci vedo un pò di confusione nei ruoli e nei compiti. Parliamo del tecnico redattore: in fase di sopralluogo, egli assume le stesse funzioni del tecnico erariale, ne deriva che quanto indicato negli atti d'aggiornamento non può e non deve rappresentare una situazione diversa da quella riscontrata e che viene asseverata: sarebbe stato grave il contrario, si sarebbero forniti dati scorretti. Parliamo del dichiarante: Non è secondario che gli atti d'aggiornamento siano sottoscritti anche dal dichiarante. Egli assume la corresponsabilità della dichiarazione. Parliamo del notaio: Il tecnico non fa e non deve fare il Notaio. Se questo tizio vanta dei diritti deve rivolgersi a chi di dovere. Lo stato dei luoghi contiene quella stanza e l'U.I.U. va descritta e tassata con quella stanza. Il ruolo del notaio non è quello - o meglio, solo quello - di contare i soldi: la Circ. 3/2003 lo individua, per quanto attiene all'accesso alle planimetrie - ed alla verifica di quanto in esse contenuto - come soggetto dotato di legittimo interesse nel ruolo di super partes. Ritengo corretto il tuo comportamento, avrei agito nello stesso modo, come tutti qui dentro. Chi è dotato di arti divinatorie scagli la prima planimetria.
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totonno
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"rubino" ha scritto: Parliamo del notaio: Il tecnico non fa e non deve fare il Notaio. Se questo tizio vanta dei diritti deve rivolgersi a chi di dovere. Lo stato dei luoghi contiene quella stanza e l'U.I.U. va descritta e tassata con quella stanza. Il ruolo del notaio non è quello - o meglio, solo quello - di contare i soldi: la Circ. 3/2003 lo individua, per quanto attiene all'accesso alle planimetrie - ed alla verifica di quanto in esse contenuto - come soggetto dotato di legittimo interesse nel ruolo di super partes. Ritengo corretto il tuo comportamento, avrei agito nello stesso modo, come tutti qui dentro. Chi è dotato di arti divinatorie scagli la prima planimetria. Intervengo solo per precisare che il Notaio potrebbe essere intervenuto solo per autenticare le firme dell' atto privato, e la sua responsabilità potrebbe essere limitata al riconoscimento delle identità dei soggetti firmatari. Succede spesso, i beni si possono trasferire anche con questa prassi legale, specie per gli atti in cui intervengono Società di persone. I motivi di questa scelta sono facilmente comprensibili, anche se, di rado, può essere anche una scelta obbligata. Anche per questo sostengo di non andare a cercare gli scheletri nel cassetto degli altri, potrebbe non servire a difendere il corretto operato del professionista ritenuto a torto responsabile. Se egli ha proceduto correttamente all'accatastamento perchè andare a chiamare il direttore dei lavori che sicuramente non ha imposto niente riguardo l'accatastamento e neanche sul trasferimento dei beni? Naruto deve avere i documenti che dimostrano che ha eseguito tutte le pratiche per l'accertamento della giusta intestazione riguardo gli atti catastali e il loro allineamento con gli atti giuridici. Saluti preziosi, rivolti a Rubino... :wink:
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Leo
Leonardo Gualandi (leometra@gmail.com)
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"Totonno" ha scritto: ... perché andare a chiamare il direttore dei lavori che sicuramente non ha imposto niente riguardo l'accatastamento e neanche sul trasferimento dei beni? Non credo che si pensasse di imputare al DL alcuna forzatura sull'accatastamento; il suo ruolo lo rende però responsabile/conscio dell'eventuale abbattimento di diaframmi che inibissero l'uso del vano in discussione. Penso a edifici antichi, in cui capita a volte di trovare piccoli vani interamente murati: se il progettista, basandosi sulla planimetria catastale, avesse incluso un vano non accessibile, del fatto sarebbero a conoscenza lui e il DL. Fantatecnica? Forse, se il vano è molto grande; ma quando erano ancora in voga i rilievi topografici dettagliati dei complessi storici la situazione si presentava con una certa frequenza. Il caso limite me lo raccontò proprio un DL, riportando di un muratore che, abbattndo un pietrinfoglio che dava accesso ad un anfratto, vi trovò ordinatamente seduto lo scheletro di un avo! Con quel che costavano le sepolture... 8O Scusate: era fuori tema. Ciononostante ribadisco la sensazione che alle chiamate in causa dovrebbe pensare l'Avvocato, con semplice informazione da parte di Naruto delle possibili utilità e responsabilità. Leonardo
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geoalfa
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Questa vicenda di Naruto, ci sta appassionando e mi chedevo il perchè! rimuginando fra i miei pensieri, ho presunto di trovarne la causa: - perchè nella foga dei tempi, tesa a trovare la soluzione del male di tutti i tempi, che è stata individuata nel libero professionista. in particolar modo prendendo di mira e senza alcun riguardo i liberi professioni - che sono individuati come il male di tutti i mali - (dal governo Prodi in poi, con in prima fila Bersani e soci), che ha cominciato a demolire quello che di buono c'era nelle regole della buona gestione dei leberi professionisti. il tutto, senza preoccuparsi minimamente che è buona norma rettificare le storture evidenti per adeguarsi poi alle migliori regole europee. senza tenere conto delle realtà nazionali...... senza pretendere di superarle ..... senza strafare ...... Ora, tornando al problema di Naruto, ampiamente e completamente sviscerato da tutti, risulta evidente che per estorcere del danaro l'avvocato della parte avversa utilizzando tutta la sua professionalità sta usando tutti ( ed impropri ) mezzi, tirando in ballo l'anello che ha ritenuto più debole: il tecnico che ha redatto l'ultimo accatastamento! ovviamente è stato facilmente tirato in ballo per la sua esposizione conseguente alla firma dei documenti in atti! ma l'avvocato, non ha colto nel segno giuto! tutti abbiamo individuato che lo stesso ha toppato nel non analizzare la vera storia del possesso del bene che da molto di più dei canonici venti anni determina la usucapione per possesso pacifico, in animo domini, in buona fede, incontrastato, cosa che non può dimostrare con documenti imprecisati e di dubbia provenienza! il problema sta nella difesa dei diritti e dei doveri dei liberi professionisti , che non può essere demandata a dilettanti!
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naruto
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Ancora grazie a tutti per gli interventi, continuo con gli aggiornamenti. Ieri sono stato al mio Collegio dei Geometri e mi hanno fissato un appuntamento per giovedì mattina in sede con il presidente e tutto il direttivo per analizzare la mia situazione ed il operato. Sempre ieri poi sono stato dal mio avvocato,un uomo di cui mi fido perchè molto vicino alla mia famiglia. A suo dire tutto questo tram tram non è altro che una nuovola di polvere, infatti essendo la società costruttrice fallita nessuno può pretendere soldi da quest'ultima e quindi ci stanno provando con me. Quando mi ha detto così vi dico quante cose brutte ho pensato di dire a quell'avvocato, non c'ho dormito per giorni per sti fatti e adesso vengo a sapere che questo spara a destra e a manca con la speranza di prendere qualcosa, ma la deontologia professionale è un'utopia? Cmq il colloquio con il mio avvocato mi ha rassenerato , ma non del tutto.Visto come funziona la giustizia in Italia c'è caso che qualcosa devo sborzare!!! Adesso spero che il mio Collegio mi certifichi come corretto il mio operato in modo da far capire in una eventuale causa che anche un altro geometra in quella situazione avrebbe operato come me. PS: apri una società, fai i lavori a cavolo, fai l'atto notarile,incassi,fallisci e arrivederci a tutti. Forse l'Italia va a male anche per questo?
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rubino
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Potenza
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Sta attento: correggi subito quel "Colleggio", potrebbe essere usato contro di te.
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naruto
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"rubino" ha scritto: Sta attento: correggi subito quel "Colleggio", potrebbe essere usato contro di te. Fatto ...cmq non ero capace d'intendere e di volere mentre lo scrivevo :wink:
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alfalimapapa
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forse la farò un po' semplice ma io la vedo così: - IL CATASTO ITALIANO INDICA MA NON PROVA pertanto a termine di legge non è probatorio. il compito di verificare gli atti di provenienza e proprietà spetta al notaio. il tecnico in un eccesso di zelo, avendo a disposizione l'atto di provenienza avrebbe potuto verificare la rispondenza con la scheda (o planimetria) di cui nei vecchi rogiti veniva citato il numero identificativo. - Il tecnico ha rilevato la situazione di fatto come previsto da normativa per cui la vera frittata l'ha fatta l'impresa che non ha fatto accertamenti prima di eseguire l'intervento o ancora meglio prima di acquisire l'immobile. insomma l'errore lo ha fatto chi ha operato prima. il semplice fatto che l'impresa sia fallita non può far cadere la colpa su chi ha fatto l'accatastamento fotografando correttamente la situazione come presente in loco. - sicuramente però non potrai evitare le spese legali per la difesa se la controparte ti cita in giudizio. Sicuramente è la classica situazione in cui nessuno vorrebbe mai trovarsi ed hai quindi tutta la mia solidarietà come quella di tutti coloro che mi hanno preceduto. in bocca al lupo! cordialità
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dioptra
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Piove di Sacco(PD) dioptra@dioptra.it (Autore OK_Pregeo)
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"naruto" ha scritto: "rubino" ha scritto: Sta attento: correggi subito quel "Colleggio", potrebbe essere usato contro di te. Fatto ...cmq non ero capace d'intendere e di volere mentre lo scrivevo :wink: Salve Grande sito GEOLIVE. quando è ora di tirare fuori i "cosidetti" diventa impagabile. Comunque da insegnante e da tecnico che sente in particolar modo queste problematiche ti consiglio non solo di correggere quello che scrivi ma di rileggere, a mente fredda, quello che hai scritto. Stai assaggiando quanto possono essere feroci le "controparti" attaccandosi anche ad errori di "battitura". Lo so per esperienza personale. cordialmente e un grande I.C.A.B. Geom. Udino Ranzato
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gaetano59
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04 Gennaio 2007
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Salve naruto, non mi dilungo a ripetere quello che ti è già stato ribadito dagli interventi precedenti, che quoto. Se, come hai spiegato, il tuo operato è stato quello di : - accatastare un immobile, a lavori ultimati, quindi perfettamente configurato e nella piena disponibilità dell'impresa (proprietaria) che ti ha dato l'incarico; - se hai verificato la coincidenza del perimetro della planimetria esistente in atti, relativamente al sub che hai variato, con il perimetro della nuova planimetria da te presentata, HAI OPERATO BENE E PUOI STARE TRANQUILLO. Eventuali verifiche sulla proprietà andavano fatte prima di presentare il progetto e prima di fare i lavori, e sicuramente non sono di competenza del tecnico che interviene per ultimo a fare l'accatastamento di una unità già ultimata e peraltro corrispondente alla sagoma di quanto già riportato in catasto. Siccome questa è una cosa talmente logica, io penso che il fatto di tirarti in ballo in una causa abbia altri scopi, probabilmente quello di spingerti a fare delle dichiarazioni (accuse) per poi servirsene nei confronti di qulacun'altro o magari di te stesso se, nella tensione della causa, dovessi fare qualche passo falso. Quindi, calma e sangue freddo, come ti ha saggiamente consigliato Leo, meno si parla, soprattutto con la contgroparte, meglio è Se i fatti si sono svolti come ho detto sopra, non hai nulla da temere. Saluti, Gaetano
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geonick
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05 Febbraio 2005
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Reggello
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Quoto tutti gli interventi, ed in particolare Udino "dioptra" ha scritto: A mio parere (...) sembra di essere in un palese caso di "Lite temeraria" Infatti mi chiedevo, ordinando cronologicamente gli ultimi avvenimenti, cioè: 2002 la societa acquista l'immobile 2002-2004 effettuta la ristrutturazione 2004-2005 accatastamento 2008 vendita degli immobili 2011-2012 ? fanno causa? al te? E' possibile che dal 2002 si intervenga ora perchè ipoteticamente terzi si sono appropriati di una porzione del proprio immobile? Se ne accorgono dopo 10 anni? Inoltre da tecnico incaricato dell'accatastamento hai riportato la situazione che hai trovato in sede di sopralluogo, variando soltanto la situazione che hai trovato in atti (le vecchie planimetrie del '39) che trall'altro hai anche verificato essere arrivate regolarmente in titolarità ai tuoi clienti. Se ti informi a proposito della "lite temeraria" vedrai che oltre ad essere vietata dalla legge porta, in caso di soccombenza, al risarcimento danni. Forse ti conviene quasi lasciarli farti causa, comincia a farti visitare da uno psicologo e porta una marea di certificati atti a dimostrare l'inquietudine ed il malessere che ti sta causando questa faccenda. Ribadisco il consiglio che ti hanno dato tutti: non ti confrontare più con la controparte e consulta un buon avvocato. Auguri ti sono nel cuore geoNick
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