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CESKO
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Agro Nocerino Sarnese
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è logico che A è unico proprietario.........se il fondo era suo anche l'immobilè e/o gli immobili sono di sua proprietà....... non confondere il fattore urbanistico(titoli autoritativi) da quelli catastali.... le quote di proprieta del signor A saranno ripartite nel seguente modo: alla signora B andranno la quota pari ad 1/3 dell'asse ereditario del signor A(quota 2/6) ai figli invece andranno i 2/3(diviso 4 essendo logicamente 4 figlie cioè 4/6 complessivamente e quindi 1/6 ciascuno) dell'asse ereditario del signor A
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paolomotetta
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1° ipotesi: Se il terreno è stato acquistato o ereditato da A prima del matrimonio, i due fabbricati sono di esclusiva proprietà di A, per cui in conseguenza del decesso la quota intera va suddivisa 1/3 a B e 2/12 ciascuno per i 4 figli. Verifica se il coniuge superstite, uno o qualcuno dei figli può beneficiare dell'agevolazione 1° casa. 2° ipotesi: Dato che hai scritto che A e B pagavano l'ICI 50% ciascuno, posso pensare che probabilmente il terreno è si stato acquistato solo da A, ma successivamente al matrimonio; allora la vera proprietà, essendo in comunione dei beni, è 1/2 ciascuno A e B. In questo caso l'intestazione della visura non è del tutto errata in quanto risulta volturato solo il nome di chi materialmente ha firmato l'atto di acquisto, per cui sarebbe meglio, per migliorare la comprenzione all'agenzia delle entrate, che tu presenti un foglio di osservazione in catasto per inserire anche il nome di B. In questo secondo caso la quota in successione è 1/2. Quindi B somma il proprio 1/2 con il 1/3 di 1/2 e diviene proprietario/a della quota totale di 4/6 e ciascuno dei figli diviene proprietario di 2/24. Vale sempre l'agevolazione 1° casa. Spero si esserti sto utile. ciao p.s.: controlla la data di sistema del tuo computer perchè il tuo messaggio risulta inviato domani.
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stefysem
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grazie, la questione è un po' più chiara verificherò quando il terreno è stato acquistato rispetto al matrimonio. Se gli immobili non fossero in comunione dei beni i miei clienti potrebbero incorrere in sanzioni per aver dichiarato l'immobile a fini ICI in modo scorretto? (so che esula un po' dall'argomento ma vorrei dargli qualche indicazione) grazie per l'aiuto P.s. la data sul mio pc risulta giusta non so perchè poi compare ven 28
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paolomotetta
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Per l'ICI bisognerebbe verificare bene la normativa, ma tutto sommato dato che è una tassa comunale e se complessivamente è stato versato l'importo corretto (altrimenti il comune avrebbe emesso accertamento), credo non possa succedere niente. p.s.: è vero, è il primo messaggio che mando quindi mi sono accorto solo dopo averti mandato quello di prima che anche il mio riporta una data di invio errata. ciao
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GEOMANCONI
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Ichnusa
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"paolomotetta" ha scritto: 2° ipotesi: Dato che hai scritto che A e B pagavano l'ICI 50% ciascuno, posso pensare che probabilmente il terreno è si stato acquistato solo da A, ma successivamente al matrimonio; allora la vera proprietà, essendo in comunione dei beni, è 1/2 ciascuno A e B. non credo sia proprio così.... la riforma del diritto di famiglia parte dal 1975 se non ricordo male, quindi se nel 1962 non c'erano accordi di altro genere tra A e B e nell'atto non risulta nulla di esplicito riguardo eventualmente all'acquisto ciascuno per 1/2 con B, ritengo che il terreno (e quindi anche i fabbricati edificati sopra) sono esclusivamente di proprietà del de cuius!
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technograph
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Soresina (CR)
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bisogna fare una piccola premessa ante 1975 tutto ciò che veniva acquistato era da considerarsi in regime di separazione dei beni dopo il 1975 vige la legge sulla comunione legale dei beni dal 1975 al 1978 periodo transitorio cosa comporta ciò che se il bene veniva acquistato dai coniugi antecedentemente al 1975 il bene era di fatto personale; se veniva acquistato dopo il 1975 il bene salvo diversa dichiarazione da parte di uno od entrambi i coniugi era considerato quale bene in comunione legale e durante il periodo transitorio che va dal 1975 sino al 1978 salvo diversa dichiarazione tutti i beni sono da considerarsi in comunione legale. fatta questa dovuta premessa se ho ben capito i coniugi erano si sposati dal '66 però l'acquisto del terreno su cui è stato edificato l'immobile era circa dei primi anni 90 pertanto dovresti redigere una prima voltura dove viene indicata anche la quota spettante al coniuge (50%), dopodichè puoi procedere con la successione della quota caduta nell'asse ereditario ovvero la restante parte del 50% con le seguenti quote 50% della metà al coniuge l'altro 50% da dividersi in parti eguali tra ciascuno dei quattro figli 1/2 coniuge 1/2 diviso per i quattro figli otenendo così le seguenti quote: 12/16 madre (8/16 per la quota già sua + 4/16 quota in eredità) 1/16 ciascuno dei quattro figli lo sò è complicato ma spero di essere stato abbastanza esaustivo, chiedi comunque conferma all'ADT prima della presentazione!
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stefysem
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in realtà il problema è un po' articolato perchè A ha comprato il terreno prima del '75 (non ricordo bene se prima o meno del matrimonio ma fa poca differenza) poi ha costruito gli immobili sul terreno nel corso di vari anni (le licenze edilizie sono degli anni '70). Al catasto risultano registrati nel 1992 a solo nome di A. Grazie per adesso e per tutte le altre info che mi darete
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paolomotetta
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io sapevo il contrario. prima del 1975 c'era la sola comunione dei beni, la separazione è stata introdotta dopo. Inoltre se come scrivi l'immobile è stato acquistato i primi anni '90, non serve fare voltura della quota spettante al coniuge: o foglio d'osservazione o niente. Attenzione: se i figli sono 2 o più al comuige va 1/3 della quota; 1/2 solo nel caso di 1 solo figlio
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CESKO
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Agro Nocerino Sarnese
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"stefysem" ha scritto: in realtà il problema è un po' articolato perchè A ha comprato il terreno prima del '75 (non ricordo bene se prima o meno del matrimonio ma fa poca differenza) poi ha costruito gli immobili sul terreno nel corso di vari anni (le licenze edilizie sono degli anni '70). Al catasto risultano registrati nel 1992 a solo nome di A. Grazie per adesso e per tutte le altre info che mi darete allora era come dicevo io.......... una cosa sono i titoli di provenienza........ e un altra i titoli autoritativi.........
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paolomotetta
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... non fa poca differenza ..... se è stato acquistato (o ereditato) prima del matrimonio è tutto di A se dopo è 1/2 ciascuno di A e B. Le licenze poi dovrebbero seguire la reale proprietà.
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technograph
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[quote]paolomotetta io sapevo il contrario. prima del 1975 c'era la sola comunione dei beni, la separazione è stata introdotta dopo. Inoltre se come scrivi l'immobile è stato acquistato i primi anni '90, non serve fare voltura della quota spettante al coniuge: o foglio d'osservazione o niente. Attenzione: se i figli sono 2 o più al comuige va 1/3 della quota; 1/2 solo nel caso di 1 solo figlio[/quote] ti posso assicurare che quanto ho detto corrisponde al vero; in caso di successione leggitima ovvero senza testamento 1/2 và al coniuge ed 1/2 da dividersi tra i figli; mentre il caso a cui ti riferisci è quello testata dove il de cuius puo disporre di 1/3 dei beni da dare a chi vuole per favorire maggiormente uno dei figli, coniuge, [size=18]estraneo/a[/size] ma si applica come anzidetto in caso di testamento.
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mapo55
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cagliari
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allora vediamo di fare un pò di chiarezza: - se una persona comprava un bene prima del 1975 ed era sposato, quel bene diventava automaticamente in comunione legale dei beni dopo il 1978 (fine periodo transitorio), salvo diversa dichiarazione fatta da entrambi i coniugi nel periodo transitorio davanti al segretario comunale o notaio che la annotava nel registro dei matrimoni, - nel caso invece in cui il bene fosse stato acquistato prima del 1975 in regime di celibato o nubilato, questo bene rimaneva personale, salvo sempre la dichiarazione di cui sopra. Ora caro stefisem devi verificare (quindi importa eccome!) la data di acquisto del terreno e la data di matrimonio ed ovviamente chiedere alla signora se nel 1975 avevano fatto qualcosa in merito alla comunione. Mi sembra di capire che al momento dell'acquisto del terreno il de cuius fosse già sposato, quindi al dì la "dell'errore" di intestazione catastale, il diritto ci dice che la signora è proprietaria del 50% dei beni quindi in successione devi mettere solo la quota del marito del l'altro 50%, che andrà suddiviso, essendoci più di un figlio, 1/3 alla signora ed i restanti 2/3 ai figli. Per giustificare la quota del 50% in successione rispetto alla visura catastale metterei un piccolo appunto sulle osservazioni della stessa.
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technograph
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Soresina (CR)
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chiedo venia e mi cospargo il capo di cenere ma ero sicuro di essere nel giusto! ma chi è senza peccato scagli la prima lapide. ho cercato in internet (bene/male...detto internet) ho trovato il seguente link: http://www.avvocati24ore.it/tipi_success... ed effettivamente avevi ragione tu paolomotetta in caso di più di un figlio al coniuge spetta la quota di 1/3!
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paolomotetta
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per tecnograph io e mapo55 abbiamo detto le stesse cose ... siamo già in due! Sul testamento hai ragione sul fatto che il de cuis possa disporre diversamente al coniuge e tra i figli, ma ciascuno puo impugnare il testamento in caso di lesione della quota di legittima
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