"Marco92" ha scritto:
Grazie per le risposte, comunque il titolare è un imprenditore agricolo.
Io pensavo già di procedere con il ravvedimento operoso in quanto il cliente non vuole per nulla stuzzicare il comune.
Grazie
La normativa di accatastamento dei fabbricati ex rurali al C.F. riguarda i fabbricati rurali già censiti come tali al C.T. alla data del 1° gennaio 2012.
Per le unità con requisiti di ruralità ante 2012, ma che erano censite al C.F pur non riportando alcuna annotazione di ruralità perchè allora non prevista, lo Stato è intervenuto per sanare le illegittime richieste di soldi (Ici) da parte dei Comuni, emanando norme in cui erano state stabilite delle domande di richiesta di ruralità, con allegati, da presentare entro il 30 settembre 2011 (poi prorogato ma non ricordo fino a quando). In tal caso ed in caso di accoglimento la ruralità si estendeva anche ad oltre 5 anni antecedenti al 2011, impedendo ai Comuni di richiedere somme per Ici relativa a fabbricati urbani aventi i requisiti di ruralità.
Se un edificio è sconosciuto o meglio non è mai risultato censito al Catasto nemmeno come fabbricato rurale la normativa di riferimento ai fini dell'applicazione delle sanzioni riguarda quella dei fabbricati mai accatastati ovvero fa fede la data di costruzione (se supera oltre 5 anni non si pagano sanzioni).
Resta da capire cosa succede in tali casi se in sede di Docfa si richiedono i requisiti di ruralità pur dichiarando una data di fine lavori di oltre 5 anni antecedenti. Ovvero resta da capire se la ruralità si estende almeno dal 2012 in poi. Io credo di no perchè non esistono norme in tal senso altrimenti ognuno può retroattivamente dichiarare un'unità con requisiti di ruralità in qualsiasi momento. Resta anche da capire se in tali casi si applicano le sanzioni ma credo di no perchè le medesime sono previste solo per gli edifici rurali al C.T. da trasferire al C.F.
Poichè siamo in Italia ovvero nel paese del balocchi, per evitare rogne o interpretazioni alla c. di c. da parte di funzionari dello Stato, consiglio di fare come ho detto io.
In più di un'occasione l'ho fatto come da me suggerito nel post di risposta precedente ovvero oggi mi hanno approvato il Docfa e domani presento la richiesta di ruralità. I miei casi però riguardavano denunce di variazioni di unità urbane già censite.
Ovvero ad esempio una veniva frazionata e destinata in parte a magazzino strumentale e in parte a unità collabenti (quindi non potevo utilizzare la tipologia Docfa prevista per i fabbricati oggetto di richiesta di requisiti di ruralità).
Un'altra era un magazzino urbano ma mancava la planimetria di impianto. Poichè la consistenza era diversa fra quella presente in visura e quella da me rilevata ho presentato una Docfa per ristrutturazione e diversa distribuzione spazi interni. Il giorno dopo l'approvazione Docfa ho presentato la domanda di richiesta ruralità.