ho verificato che un fabbricato del quale avrei dovuto fare un docfa per semplici modifiche interne in realtà non è mai stato accatastato all'urbano o meglio è inserito come F2... ora come ci si comporta? è come se fosse una nuova costruzione? il fatto è che il fabbricato ha 30 e più anni, l'attività all'interno ha subito negli anni alcune modifiche (almeno 6/7 concessioni edilizie/pdc/dia) e NESSUNO si è mai accorto che non è correttamente accatastato??!?!?! (agibilità ecc...)
sopprimo il mappale intero (f2)
e costituisco le nuove ui (sono 3... distributore, gommista e lavaggio)


negli ultimi anni è variata la viabilità della zona e "naturalmente" i confini del mappale non sono più rispondenti al vero (o almeno è l'impressione che mi ha dato a seguito di un veloce sopralluogo) se dovessi fare il docfa inserendo degli impianti FUORI dai confini ci sarebbero dei problemi? (ci sono impianti che DEVONO avere delle distanze di protezione specifiche e non intendo presentare un FALSO solo per star dentro al mappale) -chiedo questo nell'ipotesi che il cliente non accetti di procedere con un pregeo - trattandosi di un mappale a ridosso di strade comunali...

grazie

Se il il fabbricato compare in mappa regolarmente fai solo la variazione al ceu sopprimendo tutto quello che esiste e ricostituendo le unità immobiliari come devono essere. Il fatto che ci siano 7-1000 concessioni non deve preoccuparti poichè non potranno mai richiederle, al massimo puoi solo indicare l'ultimazione lavori che se è stata fatta oltre 5 anni fa non possono nemmeno chiederti le sanzioni, almeno che non ci sia l'accertamento ai sensi del dl 262. Il fatto che parte del lotto non corrisponda alla realtà poco importa tu rappresenti la mappa catastale, eventualmente puoi evidenziare in tratteggio le porzioni eccedenti, altrimenti se vuoi regolarizzare anche quello fai un frazionamento al nct e crei le particelle che t'interessano e successivamente fai la variazioni, o accatastamento come unità afferenti.