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ESPROPRI - Distanze da garantire ai fabbricati |

Haran74
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Salve a tutti, chiedo l'aiuto di qualcuno più esperto di me in materia di espropri; sono stato incaricato dal Comune di mia appartenza per fare uno studio per l'esproprio di alcune aree edificabile al fine di realizzare un tratto di strada per collegare una strada di lottizzazione alla strada principale del paese. Il mio problema è questo, dove posso trovare le normative per quanto concerne le distanze minime da rispettare (ho cercato un pò su google ma questo aspetto non sono riuscito a trovarlo da nessuna parte, quindi provo a chiedere a voi), nel mio caso in particolare ho questa situazione: devo espropriare un pezzo di cortile ad un immobile in cui è edificato un fabbricato residenziale , se proseguissi in maniera diritta la strada della lottizzazione risulterebbe che dovrei fare la recinzione dell'immobile espropriato a soli 50 cm dal fabbricato, per evitare questo ho deciso di fare una leggera curva allontandomi dal fabbricato e realizzare la recinzione a 2.75 mt dal fabbricato, quello che volevo sapere è proprio questo, esiste una distanza minima da garantire al fabbricato? dall'altra parte della strada invece esiste un rudere inutilizzabile, anche in questo caso ci sono delle distanze minime da rispettare? Ringrazio chiunque potrà aiutarmi. Saluti
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anonimo_leccese
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Mi fa venire in mente un dubbio che mi arrovella ogni volta che faccio la provinciale Maglie - Otranto - Santa Cesarea, sul primo tratto stanno realizzando l'allargamento della carreggiata da due a quattro corsie ( detto tra noi soldi buttati) comunque, e l'allargamento da una sola parte della strada costringe ad abbattere ed a rifare alcune recinzioni di abitazioni posizionate lungo detta stradale - Ora se queste abitazioni sono state, giustamente, realizzate alla minima distanza che prevede il codice dal bordo stradale, ora che la strada nuova si "avvicina" ai fabbricati esistenti, che fanno spostano le case alla giusta distanza secondo codice ??!! - Questo perchè, sembra un paradosso, ma io che realizzo l'abitazione devo attenermi ad una certa distanza, ammettiamo 50 ml, perchè poi chi costruisce la strada può tranquillamente "entrare" dentro casa tua ???!!! Vi sembra giusto ? Infatti se percorrete la provinciale vedrete molti cartelli "vendesi" in quanto fra qualche anno, si vedranno le auto ed i tir passargli dentro casa .... sembra na barzelletta, ma secondo me è un problema molto serio,....che ne pensate ?
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robertopi
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Anonim' nun' c' pensa'!!!
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cappe_46
cappe.46
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"anonimo_leccese" ha scritto: Mi fa venire in mente un dubbio che mi arrovella ogni volta che faccio la provinciale Maglie - Otranto - Santa Cesarea, sul primo tratto stanno realizzando l'allargamento della carreggiata da due a quattro corsie (detto tra noi soldi buttati) comunque, e l'allargamento da una sola parte della strada costringe ad abbattere ed a rifare alcune recinzioni di abitazioni posizionate lungo detta stradale - Ora se queste abitazioni sono state, giustamente, realizzate alla minima distanza che prevede il codice dal bordo stradale, ora che la strada nuova si "avvicina" ai fabbricati esistenti, che fanno spostano le case alla giusta distanza secondo codice ??!! - Questo perchè, sembra un paradosso, ma io che realizzo l'abitazione devo attenermi ad una certa distanza, ammettiamo 50 ml, perchè poi chi costruisce la strada può tranquillamente "entrare" dentro casa tua ???!!! Vi sembra giusto ? Infatti se percorrete la provinciale vedrete molti cartelli "vendesi" in quanto fra qualche anno, si vedranno le auto ed i tir passargli dentro casa .... sembra na barzelletta, ma secondo me è un problema molto serio,....che ne pensate ? Mi dispiace, ma vedete il problema esattamente a rovescio ! Le distanze di cui parli sono state stabilite esattamente per permettere all'Ente Pubblico di manovrare la propria progettazione all'interno della fascia che viene lasciata libera . Amen
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Haran74
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Nessuno sa aiutarmi per il mio problema? esiste una distanza minima che devo garantire a quel fabbricato o posso espropriare dove voglio (sempre cercando di danneggiare il meno possibile quel fabbricato)
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anonimo_leccese
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"Haran74" ha scritto: Nessuno sa aiutarmi per il mio problema? esiste una distanza minima che devo garantire a quel fabbricato o posso espropriare dove voglio (sempre cercando di danneggiare il meno possibile quel fabbricato) per fare uno studio per l'esproprio di alcune aree edificabile al fine di realizzare un tratto di strada per collegare una strada di lottizzazione alla strada principale del paese. In genere, e correggetemi se sbaglio, queste son scelte da fare di concerto con l'Amministrazione e la ditta da espropriare, non è perchè ti hanno affidato l'incarico puoi decidere di tagliare dove vuoi, deve essere una scelta, come si dice oggi, condivisa ..... altrimenti dopo l'eventuale frazionamento, sai quanti ricorsi da parte di chi è stato espropriato !!!! A voler essere proprio cinici, soprattutto da chi non ha votato quell'Amministrazione ... :- (
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Haran74
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"anonimo_leccese" ha scritto:
In genere, e correggetemi se sbaglio, queste son scelte da fare di concerto con l'Amministrazione e la ditta da espropriare, non è perchè ti hanno affidato l'incarico puoi decidere di tagliare dove vuoi, deve essere una scelta, come si dice oggi, condivisa ..... altrimenti dopo l'eventuale frazionamento, sai quanti ricorsi da parte di chi è stato espropriato !!!! A voler essere proprio cinici, soprattutto da chi non ha votato quell'Amministrazione ... :- ( Il problema è proprio questo, lo studio è iniziato con la vecchia amministrazione , ora c'è la nuova che mi sta lasciando carta bianca (mi hanno detto di fare io la proposta e loro la valuteranno ed eventualmente mi chiederanno le modifiche, visto che siamo ancora nella fase preliminare), la cosa peggiore è che la ditta proprietaria del terreno da espropriare non è assolutamente d'accordo con l'esproprio, quindi è sicuro che si opporrà e farà ricorso, qualunque sia la soluzione adottata (anche per questo mi serve sapere delle distanze minime), l'amministrazione però considera primario questo intervento quindi mi ha detto che andrà avanti per la sua strada.
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anonimo_leccese
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mi hanno detto di fare io la proposta e loro la valuteranno ed eventualmente mi chiederanno le modifiche, visto che siamo ancora nella fase preliminare [color=#008080]Vai con i piedi di piombo, ...così potranno dire che hai fatto il lavoro secondo le indicazioni della precedente amministrazione e "scaricano[/color]" solo su di te tutte le responsabilità, tanto l'incarico non è stato dato da loro, ed alle prossime amministrative ti useranno come grimaldello .... vedi di concertare la questione con il tecnico comunale,...a Lecce si dice .. " apri l'occhi"
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cappe_46
cappe.46
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"Haran74" ha scritto: "anonimo_leccese" ha scritto:
In genere, e correggetemi se sbaglio, queste son scelte da fare di concerto con l'Amministrazione e la ditta da espropriare, non è perchè ti hanno affidato l'incarico puoi decidere di tagliare dove vuoi, deve essere una scelta, come si dice oggi, condivisa ..... altrimenti dopo l'eventuale frazionamento, sai quanti ricorsi da parte di chi è stato espropriato !!!! A voler essere proprio cinici, soprattutto da chi non ha votato quell'Amministrazione ... :- ( Il problema è proprio questo, lo studio è iniziato con la vecchia amministrazione , ora c'è la nuova che mi sta lasciando carta bianca (mi hanno detto di fare io la proposta e loro la valuteranno ed eventualmente mi chiederanno le modifiche, visto che siamo ancora nella fase preliminare), la cosa peggiore è che la ditta proprietaria del terreno da espropriare non è assolutamente d'accordo con l'esproprio, quindi è sicuro che si opporrà e farà ricorso, qualunque sia la soluzione adottata (anche per questo mi serve sapere delle distanze minime), l'amministrazione però considera primario questo intervento quindi mi ha detto che andrà avanti per la sua strada. Hei, ragazzo, non stai mica facendo un gasdotto. La progettazione delle strade (e qui non si sa di che categoria sia la strada) segue delle norme precise sulla questione dei raggi/clotoidi delle curve, pendenze massime, ecc... Trovami qualcuno che sia d'accordo con un esproprio sul suo terreno/fabbricato (in questo caso non sarebbe necessaria la legge relativa) e solleverai il mondo
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geoalfa
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A mio modo di vedere credo che in questo caso c'è un pò di nebbia a confondere le idee! prima cosa un esproprio va studiato a seguito di un progetto (almeno di massima) e non dovrebbe essere il contrario, perchè poi se per una causa qualsiasi il progetto non potesse andare avanti per intralcio qualsiasi, che facciamo, rifacciamo l'esproprio e poi il progetto? ed infine se il nuovo progetto viene stoppato per altra ragione, che facciamo, ricominciamo daccapo? quindi il progetto è il primo traguardo, quantomeno le linee-guida, poi in applicazione di esse si provvederà al piano di esproprio. questo perchè in sede di progetto si terrà conto ti tante situazioni locali e/o particolari, al fine di snellire tutto quello che consegue. altra cosa è la litigiosità delle proprietà limitrofe alla strada da espropriare. altra cosa ancora è ( e se fai una ricerca sull'argomento troverai cose interessanti ) è il coinvolgimento o meno degli espropriandi all'utile sulla lottizzazione! si sono sentenze in merito. è troppo bello lottizzare il proprio terreno, guadagnare il dovuto, poi chiedere all'amministrazione comunale di costrire sul suolo di ignari ed estranei confinanti... è un buon argomento per sviscerare la faccenda!
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Haran74
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"geoalfa" ha scritto: A mio modo di vedere credo che in questo caso c'è un pò di nebbia a confondere le idee! prima cosa un esproprio va studiato a seguito di un progetto (almeno di massima) e non dovrebbe essere il contrario, perchè poi se per una causa qualsiasi il progetto non potesse andare avanti per intralcio qualsiasi, che facciamo, rifacciamo l'esproprio e poi il progetto? ed infine se il nuovo progetto viene stoppato per altra ragione, che facciamo, ricominciamo daccapo? quindi il progetto è il primo traguardo, quantomeno le linee-guida, poi in applicazione di esse si provvederà al piano di esproprio. questo perchè in sede di progetto si terrà conto ti tante situazioni locali e/o particolari, al fine di snellire tutto quello che consegue. altra cosa è la litigiosità delle proprietà limitrofe alla strada da espropriare. altra cosa ancora è ( e se fai una ricerca sull'argomento troverai cose interessanti ) è il coinvolgimento o meno degli espropriandi all'utile sulla lottizzazione! si sono sentenze in merito. è troppo bello lottizzare il proprio terreno, guadagnare il dovuto, poi chiedere all'amministrazione comunale di costrire sul suolo di ignari ed estranei confinanti... è un buon argomento per sviscerare la faccenda! Tutto giusto quello che dite, però non posso spiegarvi per bene tutte le cose etc etc altrimenti scriverei una cosa chilometrica, il problema però che si continua a sviare l'argomento che interessa a me , ossia : esistono delle distanze minime da rispettare quando si fa un'esproprio in centro urbano , tutto il resto che scrivete è giusto ,ma sono tutte cose che già ho superato o che cmq so, quello che non so è questa cosa delle distanze minime perchè non riesco a trovare nulla a riguarda, ci sono le distanze minime di quando si costruisce un fabbricato , ma non ci sono le distanze da rispettare in caso di esproprio.
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cappe_46
cappe.46
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[quote= Tutto giusto quello che dite, però non posso spiegarvi per bene tutte le cose etc etc altrimenti scriverei una cosa chilometrica, il problema però che si continua a sviare l'argomento che interessa a me , ossia : esistono delle distanze minime da rispettare quando si fa un'esproprio in centro urbano , tutto il resto che scrivete è giusto ,ma sono tutte cose che già ho superato o che cmq so, quello che non so è questa cosa delle distanze minime perchè non riesco a trovare nulla a riguarda, ci sono le distanze minime di quando si costruisce un fabbricato , ma non ci sono le distanze da rispettare in caso di esproprio.[/quote] E' molto semplice: non ci sono. Infatti quando si costruisce, ad esempio, un'autostrada si abbattono pure le case (ovviamente pagandole al loro prezzo di mercato). E' chiaro che io faccio l'avvocato del diavolo, ma se i finanziamenti lo permettono, puoi fare quello che vuoi purchè sia compatibile con la corretta progettazione concernente la categoria di strada che stai progettando.
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numero
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prato
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Il mio dubbio è questo: per iniziare una procedura espropriativa serve una dichiarazione di pubblica utilità, definita solitamente con una delibera nella quale si approva il progetto definitivo dell'opera e si dà inizio al procedimento. A tale progetto viene allegato il piano particellare di esproprio, che definisce quindi tracciato e superfici. Tale progetto viene inoltre redatto sulla base di quanto già previsto nelle tavole del piano strutturale: non si può espropriare una strada se su quell'area è prevista una destinazione diversa. Serve in quel caso una variante al piano. Quindi come fai a spostare a tuo piacimento la strada? saluti
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cappe_46
cappe.46
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"numero" ha scritto: Il mio dubbio è questo: per iniziare una procedura espropriativa serve una dichiarazione di pubblica utilità, definita solitamente con una delibera nella quale si approva il progetto definitivo dell'opera e si dà inizio al procedimento. A tale progetto viene allegato il piano particellare di esproprio, che definisce quindi tracciato e superfici. Tale progetto viene inoltre redatto sulla base di quanto già previsto nelle tavole del piano strutturale: non si può espropriare una strada se su quell'area è prevista una destinazione diversa. Serve in quel caso una variante al piano. Quindi come fai a spostare a tuo piacimento la strada? saluti Se lo stai chiedendo a me questo è un altro problema. E' chiaro che a monte ci deve essere un Piano Regolatore da variare in caso di discordanza fra progettazione e le previsioni del piano stesso.
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anonimo_leccese
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