Ti ringrazio CESKO: sei stato gentilissimo.
Ho operato una "bozza" di successione integrativa su modello cartaceo (mod.4) e l'ho indirizzata per mail all'ufficio di ROMA2 - Aurelio, che mi hai gentilmente segnalato: quest'ultimo l'ha già ricevuto con gli allegati (messaggio di accompagnamento, testamento olografo e succesisone primaria) e sta valutando una risposta.
Di fatto restano da chiarire alcuni modesti aspetti, come il calcolo INVIM (necessario, visto che la successione primaria è del 1995), sebbene non esista un valore dell'U.I.U., perchè accatastata solo di recente, utile come predcedente riferimento rispetot all'attuale per determinare il suo incremento di valore nel tempo.
I beni di quella U.I.U., infatti, sono stati edificati assieme all'intero fabbricato.
Inoltre per il calcolo del valore del C/1 ho usato i coefficienti attuali di incremento della rendita catastale, perchè tale rendita è emersa solo di recente.
Attendo le indicazioni dell'Ade e vedrò che accadrà.
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Colgo l'occasione per precisare che la questione da me esposta è nata in ragione del nuovo accatastamento di una U.I.U. (soffitta e vano tecnico) che era sfuggita alla successione primaria del 1995, perchè verosimilmente riconosciuta, invece, come bene accessorio comune sprovvisto di rendita... e non da accatastare.
Con questo mi voglio ricollegarmi ai vari altri post, anche recenti, di questo utilissimo forum che trattano l'accatastamento di soffitte: l'AdE ribadisce che la natura indipendente del bene lo rende una unità immobiliare con relativa rendita, con conseguenza che qualora questo possa essere sfugggito nel novero delle unità in atto di trasferimento di diritto (vendita, successione, donazione, etc..), quest'ultimo dovrebbe essere integrato.
Seppure magari sembrerà ovvio a tanti, trovo che possa necessitare una certa attenzione nei vari interventi che si occupano della denuncia in catasto di soffitte preesistenti, cui si possa avere accesso indipendente da scala comune.
Riflettendoci, e di grazia abbiate la pazienza di correggermi se sbaglio, una soffitta del genere (erroneamente esclusa da una successione, sebbene di fatto indipendente e quindi capace di generare reddito) rischierebbe di mancare di continuità nella proprietà e, quindi, non dovrebbe essere vendibile.