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domanda su rilievo celerimetrico. |

matero
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21 Maggio 2008
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Salve a tutti. Devo redigere un tipo di frazionamento, e mi trovo un punto fiduciale che si trova messo molto male rispetto alla zona di mio interesse. Come distanze tra pf ci siamo, ma vista la strada e la vegetazione ci vorranno 7-8 stazioni solo per arrivare ad esso. Premettendo che non c'è niente per poter istituire un punto ausiliario, mi chiedevo se potevo fare l'ultima stazione, utile per battere il suddetto pf, sopra la terrazza di un fabbricato, viosto che da li si vede benissimo lo spigolo in questione. Se si puo' fare, lo dovro' specificare in relazione (considerato che si vedrebbe una stazione all'interno della graffatura del fabbricato)? Grazie a tutti.
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jema
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in giro in giro creek
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"matero" ha scritto: ... mi trovo un punto fiduciale che si trova messo molto male rispetto alla zona di mio interesse. Come distanze tra pf ci siamo, ma vista la strada e la vegetazione ci vorranno 7-8 stazioni solo per arrivare ad esso. Premettendo che non c'è niente per poter istituire un punto ausiliario, mi chiedevo se potevo fare l'ultima stazione, utile per battere il suddetto pf, sopra la terrazza di un fabbricato, ... Se si puo' fare, lo dovro' specificare in relazione? Vai tranquillo e, per una maggior comprensione del Tipo, metti in Relazione Tecnica i problemi che incontrerai durante il rilevamento. Ovviamente la terrazza dovrà essere sufficientemente solida da impedire qualsiasi modifica del piano di appoggio.
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george_ces
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09 Giugno 2007
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Puoi fare tranquillamente stazione sul terrazzo, senza neanche spiegarlo in relazione; di solito io faccio sempre stazione sui lastrici solari, al fine di evitare molteplici stazioni che possono inficiare la precisione del rilievo stesso. Buon lavoro
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rubino
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La "nuova procedura" di redazione degli atti d'aggiornamento catastali si basa su alcuni fondamenti fra cui il concetto di "ripetibilità" del rilievo, codificato con il modello matematico contenuto nel libretto di campagna. In questo forum abbiamo ragionato molte volte sulle modalità di ripristino dei confini, sulle diverse procedure da attivare per il loro corretto riposizionamento in funzione del "certificato di nascita" della dividente, ed è cosa cognita che, qualora questa derivi da un frazionamento redatto ai sensi della circ. 2/88 e s.m. l'elemento da cui attingere i dati sia proprio il libretto di campagna, che deve essere interamnete ricostruibile in tutte le sequenze del rilievo. Ne consegue che, presumendo che terrazza (o lastrico, o tetto ecc.) su cui tu oggi fai stazione sia di proprietà privata e che per accedervi serva il compiuto assenso del proprietario - che ha tutto il diritto di negarlo - e che domani questi si opponga a far nuovamente stazionare un tecnico per tracciare i dati celerimetrici dallo stesso punto generatore di osservazioni sancito nel libretto, quest'ultimo si vedrà come minimo raddoppiato l'impegno, per non parlare di tutto l'ambaradam che deve mettere in moto per tracciare il confine in maniera incontestabile. Considera inoltre che la mancanza del requisito di ripetibilità del rilievo è causa di sospensione.
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rossa
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Secondo il parere di "rubino" tutte le stazioni dovrebbero essere su suolo pubblico perchè altrimenti si porrebbe per tutte il problema del possibile diniego all'accesso su proprietà privata. Non sò in che zona lui sia solito operare e quante stazioni in più faccia per rispettare la suddetta teoria (alla faccia della precisione) ma, dove opero io, è praticamente impossibile stazionare solo su suolo pubblico. Faccio poi osservare che, sempre per rispettare la suddetta teoria, non solo le stazioni ma anche le visuali dovrebbero corrispondere tutte su suolo pubblico perchè il privato potrebbe interrompere le visuali, ad esempio con la costruzione di un fabbricato. Però anche il pubblico potrebbe erigere un manufatto o più semplicemente piazzare un segnale stradale in corrispondenza di una visuale ed allora come la mettiamo ? Ritengo che nel lavoro si debba avere un poco di buon senso, senza teorizzare situazioni a mio parere assurde, anche perchè a qualcuno potrebbe venire in mente di vietare i rilievi celerimetrici ed obbligarci tutti ad acquistare il satellitare ! Saluti.
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amastria
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12 Febbraio 2003
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Sono perfettamente d'accordo con rossa. Ci sarebbe da aggiungere che per l'eventuale ricostruzione di nuove dividenti del rilievo effettuato non bisogna necessariamente fare stazione con riposizionamento sulle stesse stazioni, ma si puo' fare ricorso a soluzioni già ampiamente discusse in questo forum (riconfinazioni). Saluti.
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rubino
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"rossa" ha scritto: Secondo il parere di "rubino" tutte le stazioni dovrebbero essere su suolo pubblico perchè altrimenti si porrebbe per tutte il problema del possibile diniego all'accesso su proprietà privata. Non sò in che zona lui sia solito operare e quante stazioni in più faccia per rispettare la suddetta teoria (alla faccia della precisione) ma, dove opero io, è praticamente impossibile stazionare solo su suolo pubblico. Faccio poi osservare che, sempre per rispettare la suddetta teoria, non solo le stazioni ma anche le visuali dovrebbero corrispondere tutte su suolo pubblico perchè il privato potrebbe interrompere le visuali, ad esempio con la costruzione di un fabbricato. Però anche il pubblico potrebbe erigere un manufatto o più semplicemente piazzare un segnale stradale in corrispondenza di una visuale ed allora come la mettiamo ? Ritengo che nel lavoro si debba avere un poco di buon senso, senza teorizzare situazioni a mio parere assurde, anche perchè a qualcuno potrebbe venire in mente di vietare i rilievi celerimetrici ed obbligarci tutti ad acquistare il satellitare ! Saluti. Ma che c'azzecca la visuale, il segnale stradale, il manufatto, il satellitare da acquistare e compagnia bella? Una cosa è fare stazione in un terreno di proprietà privata, un'altra è farla su un terrazzo di casa altrui; stavo solo consigliando di fare una stazione in più, piuttosto che mettere altri nella condizione di non poter accedere alla tua stazione. Per quanto alla teorizzazione, guarda che non è mia. Ho solo ricordardato che questo è quanto prevede la norma, morta per mancanza di applicazione. Il guaio è che il buon senso non si si sente molto bene. P.S.: un'ultima cosa, per il futuro: la discussione è bella quando non si accusa l'interlocutore di aver detto quello che avremmo voluto sentire: lo scenario che prospetti nel mio messaggio non c'è.
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schwierig
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Torino
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Per quanto riguarda l'accesso alla proprieta' privata, ricordo che non si puo' opporre un diniego a fronte di una ragionevole (ed educata) richiesta. Decreto del 02/01/1998 n. 28 (omissis).... Art. 10 Accesso alla proprieta' privata. Testo: in vigore dal 11/03/1998 1. Per le operazioni di formazione e di conservazione del catasto dei fabbricati, i funzionari degli uffici del territorio, espressamente delegati e muniti di speciale tessera di riconoscimento, hanno diritto di accedere alle proprieta' private dietro preavviso di almeno sette giorni. 2. Le disposizioni di cui al comma 1 si applicano anche ai tecnici professionisti abilitati alla redazione di atti di aggiornamento cartografico, limitatamente all'accesso, ove necessario, a punti fiduciali. Gli ordini professionali rilasciano, a tal fine, speciali tessere di riconoscimento. ------ Io interpreto questa norma anche come la possibilita' di rilevare un punto fiduciale da una stazione su proprieta' privata e non solo rilevare un fiduciale che e' esso stesso in una proprieta' privata. Paolo
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geoalfa
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"rubino" ha scritto: La "nuova procedura" di redazione degli atti d'aggiornamento catastali si basa su alcuni fondamenti fra cui il concetto di "ripetibilità" del rilievo, codificato con il modello matematico contenuto nel libretto di campagna. In questo forum abbiamo ragionato molte volte sulle modalità di ripristino dei confini, sulle diverse procedure da attivare per il loro corretto riposizionamento in funzione del "certificato di nascita" della dividente, ed è cosa cognita che, qualora questa derivi da un frazionamento redatto ai sensi della circ. 2/88 e s.m. l'elemento da cui attingere i dati sia proprio il libretto di campagna, che deve essere interamente ricostruibile in tutte le sequenze del rilievo. Ne consegue che, presumendo che terrazza (o lastrico, o tetto ecc.) su cui tu oggi fai stazione sia di proprietà privata e che per accedervi serva il compiuto assenso del proprietario - che ha tutto il diritto di negarlo - e che domani questi si opponga a far nuovamente stazionare un tecnico per tracciare i dati celerimetrici dallo stesso punto generatore di osservazioni sancito nel libretto, quest'ultimo si vedrà come minimo raddoppiato l'impegno, per non parlare di tutto l'ambaradam che deve mettere in moto per tracciare il confine in maniera incontestabile. Considera inoltre che la mancanza del requisito di ripetibilità del rilievo è causa di sospensione. concordo con rubino, perchè si deve predisporre il rilievo in modo da non dover, per forza, coinvolgere altri proprietari, anche se c'è la possibilità di accederci, previo avvio adeguatamente e preventivamente notificato come dice schwierig! mi sembra impossibile non trovare una soluzione alternativa! una per esempio usare il gps! un conto è l'accesso forzato per rilevare un punto, un'altro conto è l'accesso forzato per accedere ad un terrazzo con tutto l'andirivieni per istituire una stazione strumentale! badate bene gente badate a quello che fate! cordialità
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amastria
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mahh...... per geoalfa: la discussione è non sulla metodologia di rilievo con appropriata strumentazione (non tutti utilizzano il GPS) ma, in base alle esigenze dei luoghi, una opportuna scelta del posizionamento delle stazioni, ancorchè su terrazzi, per ridurre al minimo il numero delle stesse a beneficio della bontà di rilievo (una cosa è utilizzare 9-10 stazioni un'altra è utilizzare 2-3). La domanda, a cui dare una risposta, quindi dovrebbe essere un'altra: c'è necessità di riposizionamento sulla stessa stazione per ricostruire l'oggetto di rilievo? La discussione rimane aperta a chi voglia aggiungere proprie impressioni!!
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dioptra
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Salve Mi sono accordto di questo post solo ora. Ma stiamo scherzando? Sapete quante volte ho fatto aprire garage e finestre per avere visibilità? E su quanti tetti o lastrici solari ho stazionato? L'unico preblema è stato il chiodo che non si voleva piantare in mezzo al terrazzo!!! Ognuno di noi fa stazione dove vuole, lo dichiara e lo certifica. Chi viene dopo può solo lamentarsi per la posizione schifosa del PF e non per il modo in cui si è rilevato. Se da un terrazzo elimno 2-3 o più stazioni userò il miele ad alta gradazione per convincere il o la proprietaria a farmi passare ma nessuna deontologia mi può imporre un rischio di perdita di precisione. cordialmente
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matero
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Scusatemi tengo a precisare che, nonstante dalla terrazza scorga tranqullamente tutta l'area da frazionare, usero' la stazione sul terrazzo solo ed esclusivamente per battere il maledetto punto fiduciale. I punti del frazionamento verranno battuti tutti dall'interno del piazzale stesso...
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dioptra
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Piove di Sacco(PD) dioptra@dioptra.it (Autore OK_Pregeo)
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Salve Meglio abbondare, dal terrazzo batti anche qualche punto comune alla stazione dal cortile, che è MEGLIO! come dicono i Puffi. cordialmente
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amastria
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per matero: Vai tranquillo!. Dalla tua stazione sul terrazzo puoi battere sia punti di rilievo che PF. Io personalmente ho fatto anche stazione (unica stazione!!) su un lastrico solare di un appartamento sito al 5° piano!! rilevando l'oggetto di rilievo e 3 PPFF di inquadramento. Ovviamente con una garbata richiesta di accesso al proprietario. Quante stazioni avrei dovuto fare per arrivare ai PF considerata la particolare disposizione dell'agglomerato edilizio d'intorno (maglie di isolati con figure geometriche irregolari) ? E con quali risultati sugli scarti finali?? Il rilievo inoltre è stato eseguito in 15 minuti!! Buon lavoro!
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geoalfa
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"amastria" ha scritto:
mahh...... La domanda, a cui dare una risposta, quindi dovrebbe essere un'altra: c'è necessità di riposizionamento sulla stessa stazione per ricostruire l'oggetto di rilievo? La discussione rimane aperta a chi voglia aggiungere proprie impressioni!! di come fare per ottenere il permesso di accesso alla proprietà privata, ne sono a conoscenza per aver predisposto una FAQ e precisamente questa: www.pregeo.it/modules.php?name=Forums&fi... ma, vedo che il monito che ho lanciato in adesione al messaggio di rubino, è stato ampiamente stravolto per proprie considerazioni, che io definirei comodi belli e buoni! uno, con l'inganno potrà anche andare dove vuole, con adeguato permesso di accesso, ma ribadisco che il proprietario deve essere edotto che dopo di noi potrebbero avere bisogno anche altri soggetti, nel caso ci fosse la necessità di ricostruire il rilievo! del fatto che uno, con le dovute maniere, si fa dare l'assenso ad accedere al lastrico solare, io stesso vi posso dare decine di prove, ma non deviate il discorso dal problema che ho posto! il proprietario deve conoscere che poi l'accesso lo dovrà dare anche a chi non gradisce! Poi non comprendo come mai Udino istiga a piantare chiodi sulla copertura! anche se scherzava, si deve rendere conto che poi, c'è sempre qualche ....buontempone.... che lo fa per davvero! suvvia... personalmente, rimango del mio parere e ri-concordo con il parere di rubino! cordialità
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