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Docfa passagio finale dopo atto quote definitive, confusione! |

aristide
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Buongiorno, sono a disturbare dopo molto tempo chiedendo un consiglio su come sia più corretto procedere con un Docfa. Ringrazio fin da ora chi vorrà intervenire. Allego un’immagine illustrativa del quesito... cioè... avrei voluto allegarla ma non sono riuscito ad usare nessun sito hosting (in passato usavo tinyipic ma vedo che hanno messo il servizio a pagamento). Proverò a spiegarmi lo stesso. Introduzione Precedentemente all’atto notarile di cessione/scambio quote tra fratelli, sono state stralciate dall’originale Sub. 1 inteso come BCNC, due porzioni di corte dichiarate aree urbane (Sub. 8 e Sub. 9), il vano scala dichiarato come F/4 (Sub. 4) e il deposito a piano secondo (Sub. 6). Queste 4 unità sono state dichiarate con quote provvisorie da definire con atto legale ossia con quote di 1/3 ciascuno per tre fratelli (chiamiamoli Luca, Antonio e Giovanni). Gli altri subalterni già presenti, ossia i sub. 2, 3 e 5 si riferiscono ad abitazioni, per le quali i tre fratelli, prima dell’atto, detenevano porzioni di quota. SITUAZIONE DOPO L’ATTO Ciascuno dei tre fratelli ha acquisito la piena proprietà di uno dei tre subalterni abitativi (n. 2, 3, 5) nonché due di essi sono diventati propr. esclusivi dei 4 subalterni stralciati dall’originale BCNC. Luca ha acquisito l’abitazione Sub. 3 e la piena proprietà dell’area urbana Sub. 8. Antonio ha acquisito l’abitazione Sub. 5 nonché l’area urbana Sub. 9 ma ha anche acquisito la proprietà esclusiva del vano scala Sub. 4 e del deposito Sub. 6, situato al piano secondo (sopra al sub. 5 piano primo). Ora sono un po’ in confusione su come procedere per concludere il “processo”. Mi spiego meglio. 1) Prendiamo il sub. 6 (deposito a piano 2) il quale non deve essere fuso con nessun altro subalterno e la cui sola necessità è quella di aggiornare la titolarità. Come è corretto agire? Ripetere un docfa di nuova denuncia, confermando il Sub. 6, la nuova titolarità, ed inserendo gli estremi del passaggio notarile nel quadro D? Oppure una pratica di variazione, sopprimendo il Sub. 6 e costituendo un nuovo numero? (sempre riportando in relaz. Tecnica gli estremi dell’atto). E quindi quale causale usare? 2) Per le due aree urbane, Sub. 8 e 9, il discorso è diverso. Esse diventano corte esclusiva rispettivamente del sub. 3 e del Sub. 5. Quindi immagino sia corretto, eseguire unicamente una pratica di variazione con causale fusione, sopprimendo di fatto tutti i subalterni originali (sia delle abitazioni sia delle aree urbane) e costituendone dei nuovi. 3) Un chiarimento. Vi sono problemi a costituire una corte esclusiva di un’unità, quando la corte non è adiacente all’unità stessa ed è anzi raggiungibile attraversando un’area comune? Penso di no. Grazie a chi risponderà. Saluti. Aristide
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bioffa69
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23 Settembre 2009
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BRESCIA
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Noi tecnici non facciamo i Notai, per cui non dobbiamo variare nessuna ditta, se come hai detto è stato fatto un atto, il sub.6, per esempio, sarà già intestato correttamente come tutte le altre unità. Tu , in base a ciò che devi fare , farai tanti docfa, quante sono le prorietà, per cui per esempio, un docfa, per la fusione del sub.3 e 8, fusione. Saluti
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aristide
Iscritto il:
16 Gennaio 2005
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"bioffa69" ha scritto: Noi tecnici non facciamo i Notai, per cui non dobbiamo variare nessuna ditta, se come hai detto è stato fatto un atto, il sub.6, per esempio, sarà già intestato correttamente come tutte le altre unità. Tu , in base a ciò che devi fare , farai tanti docfa, quante sono le prorietà, per cui per esempio, un docfa, per la fusione del sub.3 e 8, fusione. Buongiorno Bioffa69, grazie per la tua gentile risposta. In effetti quanto dici ha senso, soprattutto per il Sub. 6. Ho ancora qualche dubbio in verità. Mi sono appoggiato ad un Vademecum regionale di sicura affidabilità rilasciato un paio di anni fa il quale riporta un esauriente casistica in appendice. Quindi, prima dell'atto notarile avevo eseguito una doppia pratica Docfa di ridefinizione di BCNC e contestuale nuova denuncia di due unità afferenti e due aree urbane, costituendo quindi quote provvisorie. Mi ero convinto che, eseguito l'atto, andasse fatto un "qualcosa" a livello di Docfa per "sancire la quota e ditta definitiva" per tutte e quatto le unità ivi compreso il Sub. 6, che come detto sopra, non è soggetto a modifiche di alcun tipo. Tu mi dici che per il Sub. 6 non c'è nulla da "dover fare". La quota è stata modificata per via dell'atto, vi sarà una Voltura, argomento chiuso. Ripeto, la cosa ha senso. Mentre per altri subalterni, come ad esempio le due aree urbane che "non possono" rimanere nello stato di aree urbane...si eseguirà una normale variazione Docfa di fusione. ULTIMA CONSIDERAZIONE Nel Vademecum è riportato un esempio di docfa di nuova dichiarazione in cui si costituisce un'unità con "quote definite in atto". Gli esempi sono riportati uno dietro l'altro e questo mi ha portato ad avere una visione erronea convincendomi che anche nel mio caso avrei dovuto procedere a ulteriori pratiche Docfa "semplicemente" per aggiornare la ditta post atto, con quote ormai definitive. Ma così non è. Grazie ancora. Buon lavoro. Aristide proprio perché
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