Per EFFEGI: la ricostruzione di misure a tavolino e il posizionamento dei picchetti in sopralluogo attraverso l'utilizzo di valida strumentazione (ricevitore GPS, ecc.) potrebbe comportare degli errori.
Quindi nel primo rilievo non rilevo i PF ma rilevo solo il lotto e punti di dettaglio materializzati esistenti nel lotto o nelle immediate vicinanze (parlo di eventuali termini, picchetti, assi di pozzetti, spigolo di recinzione e fabbricati, ecc.).
Dopo che torno in sopralluogo ad apporre i picchetti, nello stesso istante misuro prima tutti i PF, poi tutti i picchetti apposti, quindi misuro di nuovo i punti attendibili di dettaglio misurati nel precedente rilievo ovvero mi limito a misurare di nuovo soprattutto gli eventuali punti vertici e/o direzione che utilizzerò in Pregeo.
In tal caso al massimo perderò qualche minuto di tempo per ribattere i picchetti ricostruiti pochi istanti prima e misurare nuovamente tutti i punti di appoggio che utilizzerò come punti vertici e direzione nel Pregeo.
Con la sovrapposizione fra rilievo originario, comprensivo della posizione delle dividenti i cui vertici (picchetti) ho ricostruito nel secondo sopralluogo, e rilievo finale che sarà utilizzato in Pregeo avrò la certezza che i picchetti li ho piazzati bene visto che ho preso nuovamente le misure dei punti vertici e/o direzione e/o comunque le misure di punti stabili (per me gli assi chiusini in ghisa di pozzetti sono il massimo) posti nelle vicinanze del lotto da frazionare (naturalmente facendo in modo, possibilmente, che detti punti possano costituire almeno una sorta di piccolo triangolo che racchiude l'area oggetto di frazionamento).
Io preferisco misurare più volte gli stessi punti perché non è il quarto d'ora in più di tempo che perdo che mi cambia il problema.
Tante volte ho trovato benefici nel misurare più punti possibili quando magari, ad esempio, il confinante del lotto oggetto di frazionamento, ritenendoti un tecnico preparato anche per via della buona pubblicità che ti ha fatto chi ti ha incaricato del primo frazionamento, diventa tuo nuovo cliente e ti incarica di presentare un progetto di recinzione.
In tal caso manco i rilievi devi tornare a fare e produrrai un progetto di recinzione dove in lunghezza e dislivello spaccherai il centimetro.
E anche l'Impresa si meraviglierà della tua estrema precisione e del fatto che gli avrai saputo dividere gli esatti segmenti e dislivelli del muro di recinzione posto su confine con andamento in pendenza.
Per Francesco 2015: non devi dividere sulla carta.
Devi rilevare il lotto ed altri punti possibili e immaginabili e quindi sovrapponi il rilievo alla mappa tale che potrai non solo dividere la particella secondo le superfici richieste ma tracciare una coerente posizione delle dividenti.
Infatti se nel lotto trovi di filari di piante qualsiasi e/o delle piante isolate e/o dei manufatti quali pali di Luce, ecc. , misura tutto quanto possibile tale che a tavolino avrai ben chiara la situazione.
Sarebbe infatti il colmo che, quando andrai a picchettare, una dividente possa tagliare a metà un filare di piante e/o possa passare a pochi centimetri da un palo dei servizi pubblici tale che manco un mezzo agricolo ci passarebbe fra il palo e nuovo confine per le dovute lavorazioni.
Infine, se possibile, potresti anche far coincidere l'asse di un determinato suddetto palo con il confine, in modo che funga da termine che nessuno toglierà mai o quasi, il tutto semplicemente operando una rotazione della dividente tale da poter ottenere le esatte superfici richieste.
Quanto sopra sono alcuni dei suggerimenti di come operare ma tutto dipende dallo stato dei luoghi, dalle colture e dai manufatti presenti, ecc.