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Argomento: Coordinate Trigonometrici Catastali
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rubino
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"Francesco2015" ha scritto: "rubino" ha scritto: Vuoi un consiglio? Ma non ce l'hai una moglie, una fidanzata, una compagna con cui impiegare meglio il tuo tempo libero? Da te non me l'aspettavo una frase così sciocca.... per tua informazione ho di tutto e di più e trovo anche il tempo per cercare trigonometrici. Alleggerisci Ciccio. Ricordi le tue battute sulla setta ecc? Vai pure non aspettare che ti ci mandi io.
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Francesco2015
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10 Settembre 2015 alle ore 13:01
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"rubino" ha scritto: "Francesco2015" ha scritto: "rubino" ha scritto: Vuoi un consiglio? Ma non ce l'hai una moglie, una fidanzata, una compagna con cui impiegare meglio il tuo tempo libero? Da te non me l'aspettavo una frase così sciocca.... per tua informazione ho di tutto e di più e trovo anche il tempo per cercare trigonometrici. Alleggerisci Ciccio. Ricordi le tue battute sulla setta ecc? Vai pure non aspettare che ti ci mandi io. A parte che non ti consideravo membro della setta, però se ti do così tanto fastidio perchè non mi ignori? Cosa rispondi a fare ai miei post? Fatti i cavoli tuoi... campi cento anni. Tornando a quell'invito a fare altro, cosa credi che vado tutti i giorni a cerca di trigonometrici? Forse ti piacerebbe andarci... ma non puoi... Adios!
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rubino
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"Francesco2015" ha scritto: "rubino" ha scritto: "Francesco2015" ha scritto: "rubino" ha scritto: Vuoi un consiglio? Ma non ce l'hai una moglie, una fidanzata, una compagna con cui impiegare meglio il tuo tempo libero? Da te non me l'aspettavo una frase così sciocca.... per tua informazione ho di tutto e di più e trovo anche il tempo per cercare trigonometrici. Alleggerisci Ciccio. Ricordi le tue battute sulla setta ecc? Vai pure non aspettare che ti ci mandi io. A parte che non ti consideravo membro della setta, però se ti do così tanto fastidio perchè non mi ignori? Cosa rispondi a fare ai miei post? Fatti i cavoli tuoi... campi cento anni. Tornando a quell'invito a fare altro, cosa credi che vado tutti i giorni a cerca di trigonometrici? Forse ti piacerebbe andarci... ma non puoi... Adios! Prendi la vita con un briciolo di ironia ciccio, non ignoro nessuno nemmeno te. Quello che devo fare lo stabilisco io, in primis rispondere ai post come e quando mi piace. Di tutti. Ciao ciao.
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cappe_46
cappe.46
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"cappe_46" ha scritto: "Francesco2015" ha scritto: Salve, riprendo questo argomento per chiedere una cosa sempre riguardo i trigonometrici. Premesso che mi impegnerò a studiare (quindi non rinfacciatemelo subito...) vi chiedo: La distanza tra... ...sono effettuate a quote abbastanza alte, variabili tra 800 e 1200 m. slm. Per rispordere dovrei conoscere il GPS e, purtroppo, mi é passato solo vicino prima del pensionamento (servivano 2 GPS per il differenziale per ben 60 milioni = 30.00 Euri). In ogni caso é intuitivo che (anche in una sfera) allontanandosi dal centro le distanze fre i medesimi punti proiettati aumentano Le coordinate geografiche del GPS seguono il sistema WGS84 che bisognerebbe conoscere a fondo per poter capire come vengono calcolate le distanze (corda o arco della distanza ellissoidica ?) Grazie!!! Non c'é di che Per continuare (i battibecchi non sono graditi). Ho cercato di semplificare le mie conoscenze pensando all'ellissoide come un cestello che avvolge (alla quota zero) una grossissima patata bitorzoluta (che a volte bi-passa il cestello sia all'interno che all'esterno) detta geoide. Il geoide non é un'identita numerica come l'ellissoide, ma un'entitá molto variabile fisica che segue le regole della gravimetria e lo si determina essenzialmente studiando la deviazione del filo a piombo nei vari luoghi. L'ellissoide, invece, é un'entitá solamente numerica che obbedisce alle leggi della geometria analitica, ma che puó anche essere esemplificato con la geometria dell'ellisse e del cerchio combinate assieme e, purtroppo, risolvibile solo con la matematica superiore (integrali e derivate, mi pare). Infatti se dovessimo calcolare una distanza in senso nord-sud potremmo risolverla con l'equazione dell'ellisse ed in senso est-ovest con quella del cerchio. Purtroppo sono poche le distanze che capitano esattamente lungo queste due direttrici e quindi il calcolo deve avvenire giocoforza con le formule superiori. Tutti questi dati e risultati si esprimono un gradi, primi e secondi. Subentrano poi le proiezioni che sono molteplici e variegate atte a ridurre su di un piano gli ellissoidi al fine di essere usate per le varie rappresentazioni, progettazioni, ecc... Giocoforza nelle proiezioni si deve instaurare una situazione di compromesso che prevede dilatazioni e compressioni varie a seconda del tipo e posizione geografica. L'ellissoide WGS84 avrá le sue equazioni che ne determinano la forma e la proiezione Cassini-Soldner avrá a sua volta le sue equazioni determinati. Ergo per poter calcolare la distanza fra due trigonometrici con in GPS bisogna conoscere queste equazioni o, quantomeno, saper maneggiare i programmi che le svolgono che immagino siano date in dotazione dai venditori dei GPS o dalle case specializzate in software relativo.
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rubino
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(GURU)
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Quindi disponiamo di alcuni caposaldi: 1) il GPS non misura distanze ma coordinate espresse nel sistema WGS84, cioè riferite al centro dell'elissoide di riferimento, detto appunto WGS84 perchè adottato dalla comunità scientifica nel 1984; 2) la distanza misurata direttamente fra due punti di coordinate PIANE (come sono quelle catastali) analitiche note detti A e B, amesso che detta misura rientri nel campo topografico, può essere determinata applicando le note formule di trasformazione da coordinate cartesiane a polari, la cui applicazione può essere evinta da qui: www.geometri.potenza.it/collegio/dettagl... Questo varrebbe, in teoria, anche per i vertici trigonometrici catastali tuttavia la rete di triangolazione, come tutte le reti geodetiche, dopo il rilievo fu compensata per la ripartizione degli inevitabili errori commessi in fase di rilievo e di calcolo e successivamente elaborata per l'introduzione in cartografia espressa nel sistema Cassini - Soldner. Dal che si evince che un ragguaglio sic et simpliciter può produrre alla facile conclusione che qualcosa non torni: in questi casi, alle distanze misurate, devono essere applicate le giuste procedure di calcolo che consistono nella riduzione all'orizzonte, nella riduzione al livello medio del mare e nella riduzione al piano della rappresentazione cartografica, applicando il "modulo di deformazione lineare nella rappresentazione Cassini - Soldner" La Direzione Centrale del Catasto e dei SS.TT.EE. richiamò questi ed altri principi nel paragrafo "17 - NORME DI CALCOLO E DI VERIFICA DELLE POLIGONALI ESEGUITE CON IL RILIEVO DI DETTAGLIO" a pag. 93 e seguenti della Circ. 2/88 sono riportate le formule che, correttamente applicate alla misura reale della distanza, conducono ad un dato meglio ragguagliabile con il numero ottenuto dalla conversione delle coordinate. Tornando all'origine della discussione il ragguaglio è possibile però vedo più complessa la procedura disponendo solo di dati GPS, per le ragioni espresse da cappe46. E' più fattibile utilizzando, come dato di partenza, una distanza misurata "seriamente" Aggiungo che le medesime procedure di calcolo e riduzione delle distanze che ho sommariamente descritto e che possono essere evinte nel dettaglio dalla Circolare, sono le stesse applicate dalla procedura PREGEO: infatti potrete verificare che molti fattori delle formule citate vengono fornite da noi in fase di redazione del libretto (distanze inclinate, quota media, Est media ...)
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OTELLO
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Perchè molti considerano l'apertura a terra un procedimento topografico atto a determinare le coordinate piane di una stazione, ottenute mediante la misura di distanze prese dalla stessa verso punti (vicini) di note coordinate ed azimut osservati su punti noti lontani, magari con osservazioni multiple per avere anche delle iperdeterminazioni?. Questo accade ignorando che l'apertura a terra, è stata "inventata" dal nostro Catasto al solo scopo di risolvere il problema della impossibilità di stazionare il primo/ultimo vertice delle poligonali ad estremi vincolati (vedi Istruzione sulla Poligonazione - Ministero delle Finanze edito dal Poligrafico dello Statonel 1952), spesso coincidente con asse di campanili (trigonometrico di note coordinate analitiche). La procedura è chiaramente descritta come mezzo per ottenere una sola distanza e due azimut (non sono previste medie o altro) da utilizzare in sostituzione di quelli che avremmo dovuto misurare se fosse stato possibile stazionare sul trigonometrico d'apertura/chiusura. I relativi errori di misura venivano così ad essere trattati insieme a quelli della poligonale, quindi calcolati e compensati omogeamente. I punti di "appoggio" debbono essere di coordinate analitiche note (catastalmente con attendibilità < 10). Usi diversi da quello descritto sono impropri e se qualcuno vuole utilizzarli per georefenziare un punto incognito, magari con dati esuberanti e osservazioni su più punti di coordinate diverse, abbia il buon gusto di chiamarli diversamente (intersezione inversa mista) e calcolare i risultati associati ai relativi intervalli di confidenza. In topografia non esiste l'apertura a terra.
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cappe_46
cappe.46
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"OTELLO" ha scritto: Perchè molti...eranti e osservazioni su più punti di coordinate diverse, abbia il buon gusto di chiamarli diversamente (intersezione inversa mista) e calcolare i risultati associati ai relativi intervalli di confidenza. In topografia non esiste l'apertura a terra. L'intersezione inversa (Pothenot) non prevedeva la misura di distanze, ma solo di angoli, ergo...
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OTELLO
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"cappe_46" ha scritto: "OTELLO" ha scritto: Perchè molti...eranti e osservazioni su più punti di coordinate diverse, abbia il buon gusto di chiamarli diversamente (intersezione inversa mista) e calcolare i risultati associati ai relativi intervalli di confidenza. In topografia non esiste l'apertura a terra. L'intersezione inversa (Pothenot) non prevedeva la misura di distanze, ma solo di angoli, ergo... Forse è sfuggita la definizione da me suggerita: intersezione inversa mista (o ibrida) e non intersezione inversa classica, in mancanza di una definizione canonica della procedura. Mi spiace che qualcuno abbia pensato che io ignorassi il problema di Potenhot/Snellius, che ho insegnato per 40 anni all'ITG di Perugia in tutte le sua molteplici soluzioni (compresa quella di Galkiewicz). Per essere veramente rispettosi della scienza topografica e si volesse determinare la posizione di un punto misurando la sua distanza da uno o più punti di coordinate note e degli azimut su altri, dovremmo adottare un normale calcolo di compensazione ed ottenere dei risiultati con i relativi s.q.m. Spero di aver chiarito i dubbi di .. ergo, al quale mi permetto di "rimproverare" l'attenzione ad un dettaglio irrilevante senza esprimere un parere di merito su tema da me sollevato e che, di certo, mi farà odiare ta tutti catastali. Per questo motivo mi aspetterei contestazioni di merito e non correzioni (tra l'altro errate) da parte di colleghi affetti dalla sindrome del professore...ergo
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cappe_46
cappe.46
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"OTELLO" ha scritto: "cappe_46" ha scritto: [quote="OTELLO"] L'intersezione inversa (Pothenot) non prevedeva la misura di distanze, ma solo di angoli, ergo... Forse è sfuggita la definizione da me suggerita: intersezione inversa mista (o ibrida) e non intersezione inversa classica, ... ...sí é "sfuggita" !
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OTELLO
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"Francesco2015" ha scritto: Rubino grazie per le tue esaustive risposte! Guardando Visualtaf mi sono reso conto che ci sono alcuni PF che risultano trigonometrici. Eventualmente nel software è impostato il riconoscere come trigonometrico un qualsiasi PF di attendibilità al di sotto o uguale a 8. Può essere? Per quanto riguarda l'apertura a terra chiedevo perchè l'ho fatta un'operazione simile, ma con trigonometrico di facile lettura. Tutto sommato credo sia più precisa una ricostruzione dell'angolo verso il punto lontano se lo si legge piuttosto che se lo si intravede da km. Credo. Ciao!
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uccellino
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
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Buongiorno. Credo che visualtaf assuma i dati dalla ... TAF (Tabella Archivio Fiduciali) compresa l'attendibilita' e che la presenza di PF promossi a trigonometrici sia la prova del suo degrado. La circ. 2/87 descriveva chiaramente struttura, componenti e meccanismi di attribuzione dell'attendibilita' dei PF, sia in fase di costituzione che di aggiornamento: secondo me, se si e' giunti all'anomalia descritta e' per colpa di tecnici poco formati e di Uffici poco accorti.
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