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Autore Come Difendersi dai furbastri?

preglino

Iscritto il:
08 Maggio 2005

Messaggi:
16

Località

 0 -  0 - Inviato: 23 Febbraio 2008 alle ore 19:30

Come difendersi, o per meglio dire cautelarsi, dai colleghi furbacchioni ai quali facciamo rilievi, docfa, ecc. e poi non si fanno più vedere per il saldo dell'onorario?

Esiste uno schema di lettera di incarico da qualche parte per questo tipo di lavori ?

Scusate la domanda, forse è stato già discusso di ciò ma non saprei proprio dove ricercare.

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Autore Risposta

ccortazzo

Iscritto il:
31 Maggio 2006

Messaggi:
245

Località
Ogliastro Cilento (SA)

 0 -  0 - Inviato: 24 Febbraio 2008 alle ore 10:01

.....e qui casca l'asino.......tu ti limiti a pregeo e docfa?......fortunello
...il sottoscritto ha fatto rilievi celerimetrici per per aquedotti, fognature, grandi strutture e grandi complessi per un noto e stimato personaggio della mia zona.....e in teoria avanzerei quasi 15mila eurini.......e oltre al danno anche la beffa,....l'ultima volta che sono andato a battere cassa ha fatto finta di non ricordarsi "tutti questi rilievi".......
......e non parliamo poi delle varie amministrazioni comunali e le varie imprese........mesi di lavoro buttati in fumo.........
....un mio consiglio, io adesso mi regolo in questo modo......anche con i tecnici che sono il 50% del mio lavoro,......anticipo al'incarico e saldo alla consegna del tipo.....altrimenti può ammuffire nel cassetto della mia scrivania......e un'altra cosa, valuta bene quando ti fanno fare un tipo dicendoti che è questione di vita o di morte e gli serve subito.....nella maggior parte delle volte non è vero.......infatti, tu fai i salti mortali, rimandi lavori magari più importanti....e alla fine il tecnico o il committente si viene a prendere il tipo "urgente" quando è gia in avanzato stato di decomposizione sulla tua scrivania......

amici miei, mala tempora currunt....

Buona Domenica

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Silvano

Iscritto il:
21 Giugno 2005

Messaggi:
822

Località
Padova

 0 -  0 - Inviato: 25 Febbraio 2008 alle ore 08:52

Eh... bel problema.
Mi sono arrovellato parecchio per trovare un risposta a questa domanda, ma le variabili in gioco sono talmente tante che... ho optato per farmi anticipare, per presentare il tipo/docfa, una specie di "acconto" perchè non lo si può definire così, pari alle spese vive, più i famosi costi a vacazione (leggasi tariffario) per la consegna (direi 2 vacazioni alias due ore...). Ovviamente, per correttezza (visto che mi ritengo corretto), vado poi a scalare questo piccolo acconto al costo finale della pratica finale.
Così facendo non mi tutelo dal punto di vista della liquidazione del giusto compenso, ma almeno non ci rimetto (la famosa frase).

Si accettano idee migliori (perchè non è che la mia sia granchè..)

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lello59

Iscritto il:
08 Agosto 2003

Messaggi:
414

Località
torrance

 0 -  0 - Inviato: 25 Febbraio 2008 alle ore 10:06

L'ideale sarebbe: "Date a Cesare quel che è di Cesare!".
Nel senso della specializzazione, intendo dire!
Nessuno ne parla, ma sarebbe giusto che determinati lavori venissero affidati, dalla committenza, a chi ha investito soldoni in tal senso, magari dissanguandosi per l'acquisto di attrezzature specifiche.
Se ci fate caso, il lavoro professionale conto terzi è diffuso, a livelli di piaga, prevalentemente fra di noi geometri.
Nel tanto criticato settore della sanità privata questo non esiste: il dentista lavora per sé, come l'oculistica e via dicendo.
La questione andrebbe affrontata, almeno eticamente, non tanto sul piano della competenza professionale quanto su quello della specializzazione.
E chiarisco: io ho le competenze per farlo ma non ho approfondito la materia, non ho esperienza e, quindi, lo lascio fare ad altri, che ne rispondono anche in termini di responsabilità professionale.
Laddove il legislatore ha voluto lo ha fatto (vedi 494, 626, antincendi, etc.).
Qualche passo è stato fatto dall'ultimo Governo, con la modifica degli studi di settore che, dal 2007, escludono i beni strumentali dal calcolo del reddito minimo e penalizzano - per contro - i costi e le spese per l'esercizio della professione.
Difatti, a qualche collega, l'Agenzia delle Entrate, in un controllo di congruità, riscontrando la mancanza tra i beni strumentali dell'attrezzatura dichiarata sui TF e TM, gli ha chiesto le fatture per le corrispondenti prestazioni professionali acquisite ovvero le fatture per il nolo della strumentazione.
Siamo sulla buona strada ma è poco, troppo poco!
Penso al lavoro nero, che impera in questo settore e che, il più delle volte, più che danneggiare chi fa topografia regolarmente, danneggia solo i "black", spesso sottopagati o defraudati dai committenti proprio perché irregolari ma dagli stessi chiamati in causa senza pietà in presenza di complicazioni.
Un aneddoto: qualche anno fa ho eseguito un rilievo topografico su di un cantiere per conto di un impresa. Qualche giorno dopo una macchina sbanda, rompe le protezioni e finisce nel cantiere: conducente e passeggero all'ospedale senza danni gravi. L'impresa viene denunciata perché ritenuta responsabile di carenze più o meno gravi nella recinzione e nella segnalazione del cantiere. Mi citano come testimone (?). Il giudice mi chiede: se, durante il rilievo, mi fossi accorto di queste carenze (gli ho risposto descrivendogli la mia occasionale mansione e che, forse, era il caso girare la domanda alla D.L. ed al responsabile della sicurezza); se (ai sensi della Bersani, mi precisava) avevo percepito compenso, l'entità dello stesso e l'esibizione della fattura.
Di positivo c'è stato che ho recuperato il credito dall'Impresa, fino a quel momento latitante in tal senso e costretta a regolarizzare questo aspetto anche in Giudizio.
Per me, iscritto e di lungo corso, è andata fin troppo bene: non tutti i mali vengono per nuocere!
E se, invece, .........

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