L'ideale sarebbe: "Date a Cesare quel che è di Cesare!".
Nel senso della specializzazione, intendo dire!
Nessuno ne parla, ma sarebbe giusto che determinati lavori venissero affidati, dalla committenza, a chi ha investito soldoni in tal senso, magari dissanguandosi per l'acquisto di attrezzature specifiche.
Se ci fate caso, il lavoro professionale conto terzi è diffuso, a livelli di piaga, prevalentemente fra di noi geometri.
Nel tanto criticato settore della sanità privata questo non esiste: il dentista lavora per sé, come l'oculistica e via dicendo.
La questione andrebbe affrontata, almeno eticamente, non tanto sul piano della competenza professionale quanto su quello della specializzazione.
E chiarisco: io ho le competenze per farlo ma non ho approfondito la materia, non ho esperienza e, quindi, lo lascio fare ad altri, che ne rispondono anche in termini di responsabilità professionale.
Laddove il legislatore ha voluto lo ha fatto (vedi 494, 626, antincendi, etc.).
Qualche passo è stato fatto dall'ultimo Governo, con la modifica degli studi di settore che, dal 2007, escludono i beni strumentali dal calcolo del reddito minimo e penalizzano - per contro - i costi e le spese per l'esercizio della professione.
Difatti, a qualche collega, l'Agenzia delle Entrate, in un controllo di congruità, riscontrando la mancanza tra i beni strumentali dell'attrezzatura dichiarata sui TF e TM, gli ha chiesto le fatture per le corrispondenti prestazioni professionali acquisite ovvero le fatture per il nolo della strumentazione.
Siamo sulla buona strada ma è poco, troppo poco!
Penso al lavoro nero, che impera in questo settore e che, il più delle volte, più che danneggiare chi fa topografia regolarmente, danneggia solo i "black", spesso sottopagati o defraudati dai committenti proprio perché irregolari ma dagli stessi chiamati in causa senza pietà in presenza di complicazioni.
Un aneddoto: qualche anno fa ho eseguito un rilievo topografico su di un cantiere per conto di un impresa. Qualche giorno dopo una macchina sbanda, rompe le protezioni e finisce nel cantiere: conducente e passeggero all'ospedale senza danni gravi. L'impresa viene denunciata perché ritenuta responsabile di carenze più o meno gravi nella recinzione e nella segnalazione del cantiere. Mi citano come testimone (?). Il giudice mi chiede: se, durante il rilievo, mi fossi accorto di queste carenze (gli ho risposto descrivendogli la mia occasionale mansione e che, forse, era il caso girare la domanda alla D.L. ed al responsabile della sicurezza); se (ai sensi della Bersani, mi precisava) avevo percepito compenso, l'entità dello stesso e l'esibizione della fattura.
Di positivo c'è stato che ho recuperato il credito dall'Impresa, fino a quel momento latitante in tal senso e costretta a regolarizzare questo aspetto anche in Giudizio.
Per me, iscritto e di lungo corso, è andata fin troppo bene: non tutti i mali vengono per nuocere!
E se, invece, .........