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SIMBA4
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28 Agosto 2015 alle ore 16:02
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Salve Io di solito invio la documentazione da allegare alla richiesta/presentazione della nuova monografia tramite PEC, e allego anche la ricevuta di protocollo che mi rilascia il sistema relativo all'invio della monografia stessa. Saluti cordiali
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numero
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a me invece piacerebbe sapere perchè si respinge una monografia con questa motivazione, visto che non mi pare esista nessun obbligo in tal senso. saluti
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SIMBA4
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28 Agosto 2015 alle ore 16:02
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Salve Concordo con te numero, però c'è da considerare una cosa, se io faccio una nuova monografia (punto fiduciale ex novo tipo traliccio enel alta tensione) come posso dimostrare al catasto che sto scrivendo le coordinate nord e sud corrette?? O quanto meno delle coordinare coerenti?? Se non attraverso un metodo di calcolo valido?? Ecco che allora il catasto ci chiede come abbiamo fatto a trovare quelle coordinate che scriviamo nella monografia stessa. Non mi sembra che chiedano una cosa fuori dal mondo. Altrimenti ogn'uno di noi potrebbe scrivere le coordinate che gli fanno più comodo. Saluti cordiali
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numero
(GURU)
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se il PF non ha coordinate grafiche mi pare ovvio e corretto che a monte ci sia un calcolo di qualche tipo. come ho detto però non mi pare che le norme impongano al tecnico di dimostrare come le ha ottenute. su cosa viene scritto sugli elaborati sorvoliamo perchè le coordinate dei PF credo siano il minore dei problemi. saluti
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atan
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"SIMBA4" ha scritto: Salve Concordo con te numero, però c'è da considerare una cosa, se io faccio una nuova monografia (punto fiduciale ex novo tipo traliccio enel alta tensione) come posso dimostrare al catasto che sto scrivendo le coordinate nord e sud corrette?? O quanto meno delle coordinare coerenti?? Se non attraverso un metodo di calcolo valido?? Ecco che allora il catasto ci chiede come abbiamo fatto a trovare quelle coordinate che scriviamo nella monografia stessa. Non mi sembra che chiedano una cosa fuori dal mondo. Altrimenti ogn'uno di noi potrebbe scrivere le coordinate che gli fanno più comodo. Saluti cordiali Gentili colleghi, ho inviato all'agenzia tramite PEC copia del libretto e dei risultati dell'elaborazione spiegando tutta la situazione e mi è stata regolarmente approvata la richiesta di inserimento del nuovo pf. Volevo aggiunger un piccolo appunto: E' assolutamente vero che non ci chiedono una cosa fuori dal mondo. Ma per fare quei calcoli ed inserire quei risultati, noi professionisti abbiamo studiato, ed anche tanto. Per cui i tecnici dell'agenzia, che spesso (ma non sempre....) non sono così preparati come noi, dovrebbero prendere per buone le cose che inviamo e di cui in ogni caso ci assumiamo le responsabilità. Alla fine, almeno per quanto mi riguarda, il risultato è l'aver perso almeno una settimana di tempo nell'attendere l'esito della pratica inviata. in ogni caso grazie a tutti
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geoalfa
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Stefano, mi meraviglio di te! Numero è stato più che puntuale nella risposta! Non dobbiamo dimostrare un bel nulla al funzionario del Catasto, il quale molto spesso non è altro che un semplice dattilografo e pure imboscato! Invece chi propone una nuova scheda monografica è un tecnico a tutti gli effetti che sa quello che fa, e non credo proprio che indicherà dati che serviranno per primo a lui stesso! Saluti fiduciali
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John_Pippero
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Non credete che per istituire un punto fiduciale nuovo ci sia bisogno di rilevare almeno due PF? O almeno riferirsi a due punti di coordinate note. In questo caso il rilievo di Atan a mio parere é poco controllato perchè manca del punto orientamento noto basandosi di fatto solo sulla posizione dell'unico PF rilevato e quindi l'oggetto è molto a rischio di inesatta rotazione. Ora Atan mi smentirà avendo nel rilievo eseguito una apertura a terra verso un trigonometrico lontano e quindi mi cospargerò di cenere il capo. Ma ne sarei soddisfatto in questo caso perchè sarei molto più tranquillo di poter utilizzare il nuovo PF da lui costituito indipendentemente dalla registrazione del PF da parte dell'ufficio. Spero di non aver detto sciocchezze.
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samsung
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Sull'importanza delle coordinate riportate sulla monografia del PF, per non parlare della quota, è stato scritto molto su questo forum. Riassumo: "irrilevanti". Ciò che conta è la solidità del PF la sua accessibilità e la sua descrizione puntuale con buone foto e buone monografie sia planimetriche che altimetriche. Insomma nessun dubbio su quale sia il punto che dobbiamo rilevare. E' questo che ti deve dare la tranquillità di utilizzare il PF, non la precisione usata nel calcolo delle coordinate. Ovviamente non sto dicendo che si possono mettere numeri a caso, ma che le coordinate che vengono calcolate da Pregeo basate su quelle del PF e del PA sono più che sufficienti, senza andare a caccia di trigonometrici superstiti per calcolare le migliori coordinate assolute possibili. Ricordarsi che a nessuno, che conosca il mestiere, verrebbe mai in mente di dare peso e di considerare affidabili le coordinate che legge sia sulla monografia che nel file TAF.
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geoalfa
(GURU)
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John_Pippero
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
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Credo di aver capito. Grazie.
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SIMBA4
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"geoalfa" ha scritto: Stefano, mi meraviglio di te! Numero è stato più che puntuale nella risposta! Non dobbiamo dimostrare un bel nulla al funzionario del Catasto, il quale molto spesso non è altro che un semplice dattilografo e pure imboscato! Invece chi propone una nuova scheda monografica è un tecnico a tutti gli effetti che sa quello che fa, e non credo proprio che indicherà dati che serviranno per primo a lui stesso! Saluti fiduciali Ciao grande Capisco che ti stupisci della mia risposta, tuttavia l'ho scritta perchè dettata da come opero di solito. Purtroppo Rovigo ci chiede per le nuove monografie la dimostrazione del calcolo delle coordinate, credo, visto il quesito, che anche altre provincie siano sulla stessa onda. Però visto le risposte concise che leggo, sarà obbligo da parte mia mettere nero su bianco su quanto mi chiedono quando redigo una nuova monografia. Saluti cordiali
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