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bioffa69
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...il fabbricato in mappa risultera' di 18mq, non 9mq, comunque resta una modesta visto che sei inferiore ad i 20 mq. ..i mappali ai tereni mantengono il loro numero.
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AnMar
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"bioffa69" ha scritto: ...il fabbricato in mappa risultera' di 18mq, non 9mq, comunque resta una modesta visto che sei inferiore ad i 20 mq. ..i mappali ai tereni mantengono il loro numero. Grazie bioffa, e secondo te quale tipologia andrebbe bene? la 8 non mi pare perchè prevede un nuovo numero e la graffa al fabbricato (quindi tutto all'urbano). Potrebbe essere la 29? ma anche li mi sembra che passa tutto all'urbano....che ne pensi?
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bioffa69
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...non esiste ancora la causale corretta per il tuo caso, selezioni semplicemente tm, verra' elaborato in modalita pregeo9.
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AnMar
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"bioffa69" ha scritto: ...non esiste ancora la causale corretta per il tuo caso, selezioni semplicemente tm, verra' elaborato in modalita pregeo9. e il modello censuario? abbi pazienza l'ho detto che con pregeo sono una capra! :oops: :lol: :oops: grazie
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AnMar
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C'è qualcuno che ha avuto un caso simile e gli va di darmi una mano? Grazie comunque.
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bioffa69
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...mod. censuario tm---O V C per tutte le particelle le particelle originarie variano di sup. e costituisci le tre particelle nuove, che costituiranno un unico lotto A.
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AnMar
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"bioffa69" ha scritto: ...mod. censuario tm---O V C per tutte le particelle le particelle originarie variano di sup. e costituisci le tre particelle nuove, che costituiranno un unico lotto A. Grazie, ti ringrazio tanto ma di primo acchitto non ci ho capito una mzz. Significa che devo sottrarre ad ogni particella la superficie occupata dal fabbricato portandole in variazione? e poi come costituisco quast'ultimo?
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bioffa69
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esempio O 100 10000 mq v 100 9900 mq C b AAB 100 mq LOTTO A def. AAA 282 E.U. O 101 20000 mq v 100 19800 mq C c AAC 200 mq LOTTO A def. AAA 282 E.U. O 102 30000 mq v 100 29700 mq C d AAD 300 mq LOTTO A def. AAA 282 E.U. le tre porzioni b -c -d - sono le prozioni di fabbricato che insistono sui tre mappali diversi (100 - 101 - 102), che cosi' restano ai terreni, mentre le tre porzioni passano all'urbano (282 e.u.). il programma poi unira' le tue particelle b-c-d, che costituiscono il lotto A definitivo AAA (l'agenzia attribuira' la particella nuova) e la sup. sara' data dalla somma delle tre particelle, nel mio caso 100 + 200 + 300, percio' la particella finale avra' sup.600 mq. nel tuo caso la somma dovra' dare i tuoi 18 mq.
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AnMar
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Ok! sei stato chiarissimo. Ora aspetto l'EDM e provo a redigere il tipo, ti farò sapere. Un sincero ringraziamento per la tua disponibilità.
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BOJINOV
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scusa bioffa69: ma le porzioni che rimangono ai terreni non dovrebbero cambiare numero anche queste? In casi come questi solitamente adotto questo schema: MAPPALE O 100 10000 mq S C a AAA 9900 mq C b BBB 100 mq LOTTO A def. AAA 282 E.U. Il risultato finale poi è lo stesso, ma cambiano anche i numeri che rimangono ai terreni.
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AnMar
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Ah! colgo l'occasione per imparare un'altra cosa: - premesso che se fosse possibile io manterrei gli identificativi attuali (soluzione bioffa) vorrei capire perchè ogni volta che si "lavora" una unità sia essa urbana o un terreno, le si fa cambiare numero e mi spiego meglio: all'inizio dell'anno mi fu commissionato l'accatastamento di un villaggio turistico e il collega che avevo in studio (lui si occupava del catasto) fece il nuovo tipo e poi col docfa, atteso che la struttura risultava identificata con il solo numero di p.lla, lui creò un nuovo subalterno e mise tutto li dentro quindi mentre prima il villaggio si identificava con Foglio X p.lla Y etc. ora si identifica con Foglio X p.lla Y Sub 1 etc. Gli chiesi se era inevitabile mi disse di si......ma non ne sono convinto. Oggi che ho deciso di riprendere in mano anche il catastale vorrei approfondire l'argomento. Grazie comunque
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totonno
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Premesso che è giustissimo il postulato di Bioffa. Il mio metodo però sui frazionamenti delle particelle al catasto terreni(perchè di questo si tratta) è quello di cambiare il numero di tutte le particelle derivate, perchè ritengo che la mappa catastale, con i numeri di particella, indichi a primo impatto se in quella particella si sia verificato una variazione e da lì si riesce ad individuarne, a grandi linee, la storia di essa. Mi spiego meglio: una particella con un numero identificativo molto basso mi rappresenta una particella probabilmente formata d'impianto, viceversa quelle con i numeri molto alti indicano che l'area ha subito degli interventi modificativi, specie sulla superficie. Tutta questa verifica va a farsi benedire a scapito della storia, se la particella con numero basso rimane invariata nonostante la sua variazione di superficie nel tempo. Saluti.
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dioptra
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"totonno" ha scritto: Premesso che è giustissimo il postulato di Bioffa. Il mio metodo però sui frazionamenti delle particelle al catasto terreni(perchè di questo si tratta) è quello di cambiare il numero di tutte le particelle derivate, perchè ritengo che la mappa catastale, con i numeri di particella, indichi a primo impatto se in quella particella si sia verificato una variazione e da lì si riesce ad individuarne, a grandi linee, la storia di essa. Mi spiego meglio: una particella con un numero identificativo molto basso mi rappresenta una particella probabilmente formata d'impianto, viceversa quelle con i numeri molto alti indicano che l'area ha subito degli interventi modificativi, specie sulla superficie. Tutta questa verifica va a farsi benedire a scapito della storia, se la particella con numero basso rimane invariata nonostante la sua variazione di superficie nel tempo. Saluti.  Salve Totonno hai spiegato in modo egregio anche la mia convinzione e quella di tanti altri "vecchiotti". cordialmente
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PIZZOLO
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Quoto in toto i signori di cui sopra, nuove derivate nuovi numeri. Saluti.
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