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Argomento: Accatastamento scuola provinciale
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GEOMANCONI
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05 Marzo 2006
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Ichnusa
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x Geoalfa... ti ho mandato un MP
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studionobruno
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11 Febbraio 2009
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Ringrazio veramente tutti per le risposte, però il problema principale e che soldi per danni o esproprio non c'è ne sono e poi a chi darli se come ho detto in precedenza di proprietari o non sono rintracciabili, ad esempio una particella su cui insiste il fabbricato è intestata a persone del 1890 e non esistono eredi ne nessuno a mai rivendicao niente. Gazie per la gentile collaborazione, saluti.
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Silvano
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21 Giugno 2005
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Padova
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beh, in quel caso il terreno diventa pubblico
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studionobruno
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11 Febbraio 2009
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Scusa Silvano ma il mio problema come fare l'intestazione per il TM, al Catasto non è che posso dirlo a voce che è diventato pubblico.
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dado48
(GURU)
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24 Novembre 2005
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Terzo pianeta del Sistema Solare
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Ho cercato in rete esempi simili a questo prospettato da Studionobruno ed ho trovato il caso di una Provincia che, avendo a suo tempo acquisito terreni per ampliamento stradale, con Deliberazione in cui, tra altro, si legge: " In merito a quanto sopra, si evidenzia che dall’orientamento oramai consolidato della giurisprudenza della Suprema Corte, si ricava il principio, in base al quale l’acquisto della proprietà si determina a titolo originario in capo alla P.A., a seguito della c.d. occupazione acquisitiva ovvero accessione invertita quando sussistano i seguenti presupposti: a) dichiarazione di pubblica utilità dell’opera pubblica; b) occupazione protrattasi oltre i termini previsti, senza che sia intervenuto un atto traslativo della proprietà; c) irreversibile trasformazione dell’area occupata a seguito della realizzazione o destinazione dell’opera pubblica. Sussistendo nella fattispecie in esame detti presupposti, è da ritenere che l’area sopraspecificata, la cui destinazione originaria è stata irreversibilmente trasformata, a seguito dei lavori eseguiti dalla Provincia ...... 1) di dare atto, per le motivazioni specificate in narrativa, dell’intervenuta acquisizione al demanio della Provincia di ...., a titolo originario di accessione invertita delle seguenti aree: ([size=9]descrizine delle aree e degli intestati[/size]) 2) di autorizzare le trascrizioni presso la Conservatoria dei registri immobiliari e le conseguenti volturazioni nei registri catastali del presente provvedimento, da considerarsi quale titolo dichiarativo di natura documentale idoneo per le formalità suddette, sia in relazione ai fondi acquisiti , sia in relazione all’inserimento dell’opera pubblica come sopra realizzata nei registri immobiliari e catastali 3) di rinviare a successivo provvedimento dirigenziale la liquidazione dell’indennizzo spettante ai proprietari.." Con il punto 2) si risolve il problema delle intestazioni catastali ed il Tecnico incaricato può procedere al Frazionamento, Tipo Mappale e Docfa. A me sembra che, in questo caso, sia il modo più semplice e percorribile. Ciao, buon lavoro a tutti.
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Silvano
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21 Giugno 2005
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Padova
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"studionobruno" ha scritto: Scusa Silvano ma il mio problema come fare l'intestazione per il TM, al Catasto non è che posso dirlo a voce che è diventato pubblico. Mi scuso se non mi sono spiegato bene, io parlo sempre partendo dal presupposto che essendo il catasto non probatorio ogni pratica che noi presentiamo/trattiamo debba a priori esse coerente con le proprietà. Mi spiego. Se devo fare un qualsiasi atto di aggiornamento catastale posso farlo in quanto tecno solo se incaricato da persona avente titolo. Se chi ha tale titolo non corrisponde con la ditta catastale mi trovo in una situazione di disallineamento generico: prima allineo, poi procedo con l'atto di aggiornamento. Questo è un caso che definirei misto, perchè come accade per gli espropri esiste una legge specifica che regolamenta la stesura dell'atto di frazionamento (e solo ed esclusivamente quello) nel caso in cui a firmare non sia l'avente titolo per tutta una serie di cause volte al fatto di accollare all'ente espropriante ogni onere (chi firma in soldoni paga). Per come la vedo io, parlando nella teoria del caso e non nello specifico, l'ente che ti chiede di effettuare talle atto di aggiornamento deve certificare il suo titolo, non è una semplice questione di chi firma, ma di quello che rappresenta. È in ogni caso indubbio che questo ente debba come intento principale regolarizzare la sua questione patrimoniale e tu da tecnico dovresti con garbo farglielo capire, che non si tratta solo di una questione di disponibilità di fondi... Prima quindi se ne appropriano (accessione indiretta, esproprio, sentenza di un giudice), poi accatastano, e così a spanne trovo più importante la prima parte della procedura. Spero di non essere sembrato scortese, volevo solo puntualizzare questa particolare che secondo me è molto importante e spesso tralasciato in tutta tranquillità.
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ValluzziAntonio
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22 Aprile 2007
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"studionobruno" ha scritto: Scusa Silvano ma il mio problema come fare l'intestazione per il TM, al Catasto non è che posso dirlo a voce che è diventato pubblico. Bisogna procedere per gradi: - frazionamento con lettera d'incarico dell'Ente e apposizione dell'anotazione di firma mancante alle particelle derivate per individuare l'area da acquisire; - atto di cessione bonaria o decreto di acquisizione dell'area con relativa registrazione, trascizione e voltura ai sensi dell'art. 43 del D.P.R. 327/2001; - tipo mappale in capo alla ditta risultante dalla cessione bonaria o decreto di acquisizione. L'Ente pubblico ha titolo per procedere in quanto vi è stata una irreversibile trasformazione dell'area con la costruzione della scuola e l'uso pubblico della stessa.
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studionobruno
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11 Febbraio 2009
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Ringrazio veramenti tutti i colleghi, che si sono prodicati per cercare di risolvere il mio problema e l'autore di questo sito er averci dato la possibilità di scambiarci le nostre situazioni che giornalmente incontriamo per esercitare questa professione. Venerdi ho avuto un primo incontro con il responsabile del servizio illustrandoci la situazione, nella prossima settimana parleremo con il segretario provinciale, vi terrò informati, ciao a presto.
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geoalfa
(GURU)
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02 Dicembre 2005
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salve! fo notare come il buon Leo che, visto l'importanza dell'argomento, in vista degli sviluppi che l'argomento avrà nel prossimo futuro, ha prontamente preparato la relativa FAQ n 58 ! ben vengano queste operazioni a supporto della ns professionalità! grazie Leo, e pongo di nuovo l'invito agli altri tutti, affinchè nel limite della loro disponibilità di tempo, facciano altrettanto proponendo tutte le FAQ che ritengono opportune ed inviarle con un MP ! appena tony avrà risistemato il tutto, provvederemo ad aggiornare il tutto, quanto prima! cordialità
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oudeus
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Mi trovo in una situazione simile, per non dire proprio uguale. Seguirò le indicazioni di questo post e della faq, sperando di arrivare alla conclusione. Intanto un sentito ringraziamento. Buon lavoro.
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robertopi
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NAPOLI
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Riesumo questo vecchio post per chiedervi pareri in merito ad una situazione analoga. Posto che l'amministrazione pubblica, costruita la scuola, ormai da svariati anni, in alcuni casi non sa a che titolo l'abbia costruita, non esiste decreto d'esproprio ne atto di cessione, nulla; non sa,se fu corrisposta indennità, l'unico fatto certo è che la scuola esiste, è attiva e nussuno rivendica nulla. Vista la necessita, ovvero l'obbligo di accatastare l'immobile, fermo restando tutti i metodi di acquisto, di cui si è discusso (accessione inv, usucapione, decreto d'esproprio ecc.) che per logica hanno delle consguenze legate al tempo e ad eventuali contenziosi che ne potrebbero scaturire, senza contare, inoltre, che la natura dei terreni edificatori imporrebbe agli intestatari degli stessi oneri non indifferenti, la mia domanda è: vista l'urgenza e l'obbligo di accatastare, cosa vieta di fare il TM intestando prop. per l'area i vari intestatari dei terreni e prop. del fabb. l'ente pubblico? Attendo pareri, grazie e saluti
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robertopi
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16 Dicembre 2004
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