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Autore Uno strano libretto

Alberto

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 0 -  0 - Inviato: 03 Settembre 2009 alle ore 08:46

Ho richiesto in catasto il libretto originale di una vasta lottizzazione eseguita da un collega qualche anno fa (pregeo 7).

Esaminando il libretto noto subito che su un lato della poligonale la cui lunghezza è di circa 900 metri, la distanza in andata differisce di ben 12 centimetri dalla distanza in ritorno, però stranamente elaborandoi il rilievo i due punti in comune tra queste due stazioni, uno dei quali è un PF, planimetricamente sono quasi perfetto, scarto di 1 centimetro.

Editando il libretto e provando ad uniformare la distanza tra le stazioni, prima usando quella in andata e poi quella in ritorno, ottengo che gli scarti sui punti in comune non sono più così perfetti.

Gradirei vs. impressioni, perchè io sento puzza di rilievo taroccato, grazie.

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Autore Risposta

fabio2586

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 0 -  0 - Inviato: 03 Settembre 2009 alle ore 10:03

probabilmente la distanza media è quella che più si accorda con le misure angolari sui punti comuni.
L'impressione mia è che: se è un rilievo taroccato è stato taroccato da uno "bravo" e perciò puoi stare "tranquillo"

--Ciao

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geocinel
Carlo Cinelli
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 0 -  0 - Inviato: 03 Settembre 2009 alle ore 11:31

"Alberto" ha scritto:
Ho richiesto in catasto il libretto originale di una vasta lottizzazione eseguita da un collega qualche anno fa (pregeo 7).

Esaminando il libretto noto subito che su un lato della poligonale la cui lunghezza è di circa 900 metri, la distanza in andata differisce di ben 12 centimetri dalla distanza in ritorno, però stranamente elaborandoi il rilievo i due punti in comune tra queste due stazioni, uno dei quali è un PF, planimetricamente sono quasi perfetto, scarto di 1 centimetro.

Editando il libretto e provando ad uniformare la distanza tra le stazioni, prima usando quella in andata e poi quella in ritorno, ottengo che gli scarti sui punti in comune non sono più così perfetti.

Gradirei vs. impressioni, perchè io sento puzza di rilievo taroccato, grazie.



La mia memoria non è mai stata infallibile e quindi non mi ricordo bene i controlli di Pregeo7.
Una cosa è certa: con differenza andata ritorno di 12 cm. gli sqm vanno alle stelle.
Quanto al punto ribattuto bisogna vedere come lo tratta il programma.
Problema taroccamento.
Se fosse stato un bravo taroccatore penso e credo che le distanze le avrebbe uniformate, onde evitare quello che dicevo sopra.
Penso invece che sia uno scarso rilevatore ed uno scarso topografo.
Di sicuro questi problemi non esisterebbero con il centramento forzato.
A proposito che strumentazione utilizzava?
Stazione totale oppure altro?
Cordialmente
Carlo Cinelli

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Alberto

Iscritto il:
27 Dicembre 2004

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343

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Brescia

 0 -  0 - Inviato: 03 Settembre 2009 alle ore 15:06

"geocinel" ha scritto:
La mia memoria non è mai stata infallibile e quindi non mi ricordo bene i controlli di Pregeo7.
Una cosa è certa: con differenza andata ritorno di 12 cm. gli sqm vanno alle stelle.
Quanto al punto ribattuto bisogna vedere come lo tratta il programma.
Problema taroccamento.
Se fosse stato un bravo taroccatore penso e credo che le distanze le avrebbe uniformate, onde evitare quello che dicevo sopra.
Penso invece che sia uno scarso rilevatore ed uno scarso topografo.
Di sicuro questi problemi non esisterebbero con il centramento forzato.
A proposito che strumentazione utilizzava?
Stazione totale oppure altro?
Cordialmente
Carlo Cinelli



Mi piacerebbe potere pensare che mentre ribatteva la stazione passava una bella ragazza ed il canneggiatore si sia girato a guardarla proprio al momento giusto ......... ma ho forti dubbi.
Concordo sulla scarsa professionalità del collaboratore che ha preparato il libretto: conoscendo il collega, lo avrà firmato senza controllarlo, evidentemente.
La strumentazione non è descritta e qui credo che il centramento forzato centri poco: con 12 cm di errore o il canneggiatore era ubriaco o il rilievo è stato "montato" a tavolino aggiungendo una stazione di comodo per contenere l'oggetto del rilievo nel triangolo (vedendo lo schema di rilievo tutto lascia pensare questa ipotesi).

Ma dove aveva la testa il tecnico che glielo ha approvato ?!
Non si sarà accorto degli scarti eccessivi?

Possono esservi dubbi sulla validità del frazionamento e degli atti successivamente stipulati?
(fortunatamente non ho mai avuto esperienze simili)

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geocinel
Carlo Cinelli
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Iscritto il:
07 Novembre 2006

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Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it

 0 -  0 - Inviato: 03 Settembre 2009 alle ore 16:19

"Alberto" ha scritto:

Possono esservi dubbi sulla validità del frazionamento e degli atti successivamente stipulati?
(fortunatamente non ho mai avuto esperienze simili)



Il frazionamento per essere considerato inidoneo (Riserva 5) all'individuazione delle linee dividenti deve differire di entità superiori alle tolleranze sulle misurate con i PF.
Da qualche anno nei collaudi battono anche (oopps dovrebbero) due punti di dettaglio.
La normativa comunque recita:


Lettera Circolare 21 Febbraio 1992 n. 4A/803

Annullamento di un tipo di aggiornamento a seguito di errore commesso nelle misure

In fase di approvazione o di collaudo degli atti può accadere di evidenziare errori in altri tipi di aggiornamento che hanno già ricevuto approvazione, e per i quali risultano errate alcune misure significative (generalmente sono quelle connesse alla distanza tra i punti fiduciali e le stazioni).

In questi casi, acquisita la certezza del vero atto errato, oltre alla segnalazione alla parte ed agli Ordini Professionali interessati, si rende necessario far predisporre un atto di aggiornamento a rettifica del precedente che, trattato con nuovo protocollo ed approvato dall'Ufficio, porterà o meno alla definizione di nuovi identificativi catastali.

A tal riguardo l'iter procedurale risulta:

1) nel caso in cui l'errore abbia avuto ripercussioni sulla forma e/o superficie delle particelle derivate, il nuovo tipo di aggiornamento creerà nuove particelle che, insieme a quelle definite dal tipo errato, forniranno la descrizione geometrica corretta dell'immobile;

2) nel caso in cui l'errore non abbia modificato nè forma nè la consistenza delle particelle derivate, il tipo di aggiornamento non dovrà creare ulteriori particelle derivate, tanto meno cambiarne l'identificativo catastale.

In quest'ultimo caso, il problema relativo alla introduzione in banca dati amministrativo-censuaria del nuovo tipo di aggiornamento - senza la formazione di particelle derivate - potrà essere effettuata facendo accettare l'inserimento di una nota - effettuata con variazione d'ufficio - atta ad evidenziare il tipo di aggiornamento a rettifica.

La nota, a precisazione di quanto eseguito, sarà del tipo: "Elementi metrici variati tramite T.F. n. xxx del gmmaa. Non si modificano geometrie e consistenze catastali".

Nel caso in cui si riscontri l'errore di un tipo a distanza di tempo, con atto traslativo stipulato e fino al momento dell'acquisizione della relativa domanda di voltura, si dovrà procedere all'introduzione della idonea riserva sulle particelle derivate.


Circolare del 01/08/2005 n. 8
6 Elementi da misurare
Le attività di controllo devono essere tali da consentire di verificare la qualità del rilievo e delle misure conseguite dal tecnico professionista, privilegiando le misure della geometria più significativa, per gli aspetti catastali, nell’ambito dell’atto di aggiornamento selezionato.

La squadra di rilievo, verificato lo stato dei luoghi e la morfologia del territorio, sulla base dell’atto di aggiornamento in verifica, individuerà :

- i particolari topografici e geometrici da rilevare ex-novo al fine del controllo (Punti Fiduciali che hanno evidenziato scarti superiori alle tolleranze e comunque almeno una distanza tra P. F., almeno due vertici significativi e univocamente materializzati di nuove dividenti del frazionamento, almeno due spigoli di nuovi fabbricati rappresentati nel tipo mappale, particolari artificiali e naturali presenti sul terreno rilevati con finalità di verifica dal tecnico professionista nell’atto presentato);

- il numero minimale di stazioni celerimetriche necessarie, massimizzando il numero di particolari catastali rilevabili da ognuna di queste;

- le misure dirette, da rilevare a supporto di quelle indirette celerimetriche, o in sostituzione delle stesse (in particolare per tipi mappali presentati su lotti di limitata dimensione).

Qualora siano rintracciabili sul terreno, in quanto ancora materializzate, le stazioni di rilievo utilizzate dal professionista, ove rispondenti ai requisiti sopra indicati, potranno essere utilizzate anche nel rilievo di verifica.

Circolare del 01/08/2005 n. 8
9 Tolleranze
I controlli, come già evidenziato, riguardano prevalentemente le distanze misurate fra Punti Fiduciali, fra punti del rilievo e Punti Fiduciali e fra soli punti del rilievo.

Tenendo conto dell’ambito di applicazione, per il calcolo di tali grandezze si utilizzerà la formula della distanza cartesiana fra due punti di coordinate note.

Le tolleranze da utilizzare per il confronto tra le misure eseguite in fase di verifica sul terreno e quelle riportate nell’atto di aggiornamento sottoposto a verifica, sono quelle indicate nella “Istruzione per il rilievo catastale di aggiornamento” - capitolo 1 paragrafo 4.

Qualora siano stati misurati tutti gli elementi geometrici atti a calcolare la superficie degli oggetti rilevati, le tolleranze da utilizzare nel confronto delle aree sono quelle riportate nella Circolare n. 2 del 13.01.1992 prot. 4A/92/99.



Cordialmente
Carlo Cinelli

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dioptra

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 0 -  0 - Inviato: 03 Settembre 2009 alle ore 16:22

Salve

A mio parere:

Prima è stato elaborato il tipo senza i punti in comune.
Poi , sulla base del disegno scaturito da pregeo sono state inventate le iperdeterminazioni.

In fase di elaborazione, pregeo, prima calcola l'ossatura del rilievo e poi va a calcolare le iperdeterminazioni.
Se queste ultime sono state inventate è chiaro che saranno coincidenti.

cordialmente

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teo_bo

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 0 -  0 - Inviato: 03 Settembre 2009 alle ore 18:46

salve
secondo me l'errore è stato fatto in campagna sulla distanza a/r differente delle stazioni;
poi in ufficio ha creato i punti iperdeterminati;
non si notano nell'elaborazione del libretto prelevato all'adt sqm > di 10cm? dovuti dai 12cm di differenza tra le stazioni e non dalla posizione dei ribattuti; il tipo andava sospeso.

Quindi il tecnico è stato "bravo" a creare i punti ribattuti, ma meno bravo sul controllo della poligonale.

a tal proposito...in diversi libretti si vedono i punti di controllo creati in ufficio ( semplicemente perchè nella realtà sarebbero in posti improbabili), ma se la poligonale è precisa, con differenze in tolleranza, il tutto torna...

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teo_bo

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 0 -  0 - Inviato: 03 Settembre 2009 alle ore 18:52

"dioptra" ha scritto:
Salve

A mio parere:

Prima è stato elaborato il tipo senza i punti in comune.
Poi , sulla base del disegno scaturito da pregeo sono state inventate le iperdeterminazioni.

In fase di elaborazione, pregeo, prima calcola l'ossatura del rilievo e poi va a calcolare le iperdeterminazioni.
Se queste ultime sono state inventate è chiaro che saranno coincidenti.

cordialmente



scusa, rileggendo forse intendevamo la stessa cosa...
anche se non mi è chiara l'ultima frase, cioè saranno coincidenti le coordinate dei punti iperdeterminati, ma non essendo coincidenti o in tolleranza quelle delle stazioni, gli sqm avranno un valore tale da poter sospendere l'atto di agg.

saluti.

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Alberto

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Brescia

 0 -  0 - Inviato: 05 Settembre 2009 alle ore 17:30

"geocinel" ha scritto:

Il frazionamento per essere considerato inidoneo (Riserva 5) all'individuazione delle linee dividenti deve differire di entità superiori alle tolleranze sulle misurate con i PF.
Da qualche anno nei collaudi battono anche (oopps dovrebbero) due punti di dettaglio.
La normativa comunque recita:


Lettera Circolare 21 Febbraio 1992 n. 4A/803

Annullamento di un tipo di aggiornamento a seguito di errore commesso nelle misure



Cordialmente
Carlo Cinelli



Ti ringrazio, questa mi mancava.

Dato che sono passati ormai anni dall'approvazione del TF, la lottizzazione evidentemente non è stata collaudata, tutti i lotti sono edificati e gli scarti sui PF rientrano nelle tolleranze, l'errore non indice sulla posizione delle dividenti e sulla geometria dei lotti, credo vada bene così.

PS Per curiosità la prossima volta che vado in catasto me lo metto in borsa ........ :wink:

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