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Argomento: Tipo mappale non approvato
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geoalfa
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Anche quello che ci dice Luca, può essere vero! Ma sono più propenso a credere che nel tempo sia stato oggetto di lustrazione catastale e d'ufficio possono aver cambiato dalla condizione di Fabbricato Rurale a Ente Urbano e, detta situazione, può essere rimasta tal quale fino all'attuale intervento di Jack91! Non ci sarebbe nulla di male, qualche sanzione , ecc...! Quindi risollecito Jack91 a provvedere al necessario ed indifferibile chiarimento! sempre che sia ancora nei paraggi e non l'abbiamo spaventato!
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anonimo_leccese
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"SIMBA64" ha scritto: Salve Nella mia agenzia non mettono di quei problemi citati da lucanto, anche se devo accettare il fatto che se un mappale del CT con qualità ente urbano debba essere censito anche ai fabbricati. Potrebbe essere che l'ufficio di jack91 la pensi in detto senso, dovrebbe essere jack91 ad illuminarci su questo punto. Forse l'amnesia di anonimo si è trasformata solo in una semplice diversità di visioni (essendo appunto le varie agenzie non tutte uniformi nel recepimento delle pratiche catastali). Saluti cordiali Io faccio solo un ragionamento di seguenza logica,...almeno ci provo,..ai terreni c'è una particella 100 qualità ente urbano,..o.k. o trattasi di fogli del tipo "aereofotogrammetrci" che tanti sfaceli hanno combinato, oppure trattasi di immobile regolarmente accatastato con mappale, ma mai, non sappiamo per quali meri motivi, denunciato all'urbano, sia esso abitazione, negozio o deposito - Bene, decido di apportare dei cambiamenti nella sagoma,...quindi devo fare un pregeo, ma tra due pregei, o tra vecchio mappale su lucido ed attuale pregeo per modesta entità deve esserci o no il passaggio obbligatorio all'urbano ? Allora faccio un mappale e poi lo modifico quante volte voglio, senza che esista nulla all'urbano ? Sinceramente non capisco,...nel pregeo da dove ha preso le ditte da indicare, ma soprattutto quelli del pregeo una volta passato al vaglio il tipo, dove, come giustamente accaduto, trovano gli adeguati riscontri per verificare che la ditta è quella se non c'è nulla all'urbano ? E la famosa anagrafe tributaria, secondo voi perchè l'hanno inventata allora ? Una volta anche a Lecce si potevano presentare mappali su immobili iscritti a partita 1 con aereofotogrammetria allegando visura storica,...son già 10 anni e passa che non si può più fare, ed il collega Rizzo può anche confermare,... ma mi sembra anche conveniente fare il docfa correttamente intestato con l'indicazione dell'eventuale tipo originario, poi presento il tipo mod. ent, ed infine il docfa definitivo con la nuova situazione. sarà anche procedura diversa da ufficio ad ufficio, ma io credo sia più logico fare in questo modo - Se fosse conferma in toto senza modifiche capirei, ma neanche ha senso in quanto c'è già la sagoma in mappa e quindi manca solo il docfa - A questo punto credo che solo il buon jack91 può illuminarci,...ma forse è rimasto intimorito dal vespaio che ha causato,... ma il bello è proprio discutere e lo scambio di opinioni,..anche con il cervello bevuto...ah...ah..ah
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totonno
(GURU)
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
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"anonimo_leccese" ha scritto:
Io faccio solo un ragionamento di seguenza logica,...almeno ci provo,..ai terreni c'è una particella 100 qualità ente urbano,..o.k. o trattasi di fogli del tipo "aereofotogrammetrci" che tanti sfaceli hanno combinato, oppure trattasi di immobile regolarmente accatastato con mappale, ma mai, non sappiamo per quali meri motivi, denunciato all'urbano, sia esso abitazione, negozio o deposito - Bene, decido di apportare dei cambiamenti nella sagoma,...quindi devo fare un pregeo, ma tra due pregei, o tra vecchio mappale su lucido ed attuale pregeo per modesta entità deve esserci o no il passaggio obbligatorio all'urbano ? Allora faccio un mappale e poi lo modifico quante volte voglio, senza che esista nulla all'urbano ? Sinceramente non capisco,...nel pregeo da dove ha preso le ditte da indicare, ma soprattutto quelli del pregeo una volta passato al vaglio il tipo, dove, come giustamente accaduto, trovano gli adeguati riscontri per verificare che la ditta è quella se non c'è nulla all'urbano ? E la famosa anagrafe tributaria, secondo voi perchè l'hanno inventata allora ? Una volta anche a Lecce si potevano presentare mappali su immobili iscritti a partita 1 con aereofotogrammetria allegando visura storica,...son già 10 anni e passa che non si può più fare, ed il collega Rizzo può anche confermare,... ma mi sembra anche conveniente fare il docfa correttamente intestato con l'indicazione dell'eventuale tipo originario, poi presento il tipo mod. ent, ed infine il docfa definitivo con la nuova situazione. sarà anche procedura diversa da ufficio ad ufficio, ma io credo sia più logico fare in questo modo - Se fosse conferma in toto senza modifiche capirei, ma neanche ha senso in quanto c'è già la sagoma in mappa e quindi manca solo il docfa - A questo punto credo che solo il buon jack91 può illuminarci,...ma forse è rimasto intimorito dal vespaio che ha causato,... ma il bello è proprio discutere e lo scambio di opinioni,..anche con il cervello bevuto...ah...ah..ah Hai ragione Anonimo. Il cervello me lo son bevuto io! Non avevo letto che al terreni il bene era un ente urbano. Ti devo una bevuta. Saluti.
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anonimo_leccese
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No problem,...l'importante è non bere una spremuta di cervello ...
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geoalfa
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Sinceramente mi aspettavo che Jack91 avesse provveduto al necessario ed indifferibile chiarimento! Necessario perchè ci spieghi i dubbi già emesi ed indifferibili perchè son prospettate ed evidenziate due diverse e logiche ipotesi, che ovviamente hanno due epiloghi diversi che , e raggiungeranno l'effetto di districare la matassa in due divere maniere. Oppure Jack91 ha risolto per proprio conto e non ci vuol far sapere come ha concluso e perchè! Oppure invece si è impaurito del can can che ha provocato ed ha timore di chiarire!
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lucanto
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Anche nel caso di fabbricato inserito d'ufficio per lustrazione periodica o verifica ordinaria, le direttive catastali impartiscono l'obbligo al possessore di presentazione del tipo mappale prima della presentazione del docfa. Per quanto da me esposto in precedenza ritengo che il tipo mappale possa essere solo di conferma della mappa per attestare l'intestazione. Al fine della continuita' storica poi si dovranno ipotizzare due orientamenti, particella con ditta precedente oppure ente urbano dall'impianto. Ne consegue che dovranno essere apposte le relative riserve nel caso di disallineamento di ditta, mancanza di atti etc.. Per questo reputo corretta la sospensione del tipo mappale, salvo diversa interpretazione delle norme da parte dell'Ufficio in questione.
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gianni04
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Mi fa pacere che, dopo un dibattito nutrito, si sia raggiunti alla definitiva soluzione del tema, tuttora non chiarito da Jack91, che essenzialmente sta a chiedere un parere su un respingimento di un TM e quindi riproduco il quesito, di cui fo lo spelling come di solito fa geoalfa, per una maggiore comprensione: "Jack91" ha scritto: Saluti a tutti. Questa mattina ho inviato un tipo mappale di modesta entità per una demolizione parziale e ampliamento relativamente ad un fabbricato censito al n.c.t. come ente urbano (ma non ancora censito al n.c.e.u.). Approvato il t.m. dovrei procedere alla pratica docfa. Il tipo mappale viene protocollato e successivamente mi viene (ritorna?) non approvato con la segunte motivazione: il mappale xxx non risulta censito al n.c.e.u. Qualcuno mi sà aiutare? A me come, mi pare, a tutti, pare ovvia la motivazione del rifiuto! Il rifiuto è giustificato da due possibili casi: 1) che per l'immobile sia stato già già stato prodotto un TM ma la procedura di accatastamento con la presentazione della pratica docfa non è stata mai fatta. Ma, come a Gianni detto geoalfa, mi viene il dubbio che c'è qualcosa che non va ... 2) che per l'immobile sia stato nel tempo fatto oggetto di lustrazione quiquennale e d'ufficio sia stata cambiata la categoria da rurale a EU, cosa questa ancora possibile, anche se rara per il massiccio accatastamento dei fabbricati ex rurali.... Quello che si evince chiaramente è che Jack91 avrebbe dovuto fare le ricerche più approfondite per conoscere la reale situazione presistente che gli avrebbe consnetito di fare il TM in maniera corretta, quindi evitare il respingimento! Come è ovvio che se il TM è stato prodotto, è anche ovvio che vada completato l'iter di accatastamento ed altrettanto ovvio che se l'immobile è stato ampliato ( meno di 20 mq ) avrebbe poi dovuto riprentare un nuovo TM in modesta entità e poi un nuovo docfa per variazione . Ma come giustamente fa rilevare l'amico geoalfa sono necessari chiarimenti da parte dell'autore per definire una volta per tutte la modalità di completamento della pratica. Senza queste delucidazioni non sarà possibile avere una definitiva e concludente risposta, da nessuno, ma solo ipotesi e teorie sul genere del sesso degli angeli.
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it9gvo
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trappeto
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"geoalfa" ha scritto: A me dispiace assai quando si danno le indicazioni fuorvianti, e per rimettere la discussione sulla strada giusta affinchè chi - non proprio ferrato in materia catastale - possa avere un giusto orientamento, e per focalizzare correttamente l'argomento, riporto, evidenziando, solo la parte importante a cui altri hanno risposto: "Jack91" ha scritto: .... 1) demolizione parziale e ampliamento relativamente ad un fabbricato censito al n.c.t. come ente urbano (ma non ancora censito al n.c.e.u.). ... 2) non approvato con la seguente motivazione : il mappale xxx non risulta censito al n.c.e.u. .... Dunque, lasciamo a parte il commento sulla stringatezza e omertosa citazione del quesito, ma è pure sempre evidente che trattasi di un normalissimo accatastamento di un fabbicato censito al C.T. con la qualità Ente Urbano, allora Jack91 farà come tutti noi abbiamo sempre fatto: Compilerà il TM per trasferire il fabbricato censito al CT con qualità EU al CF e dal momento che la sagoma è stata ampliata [ non sappiamo de più o meno del 20 mq ! quindi non siamo in grado di suggerirgli la Tipologia corretta - che come già detto sceglierà lui, applicando le indicazioni che troverà nella utility di Talismatico in arte Angelo Rizzo, TipologieP10 che consiglio ormai dal 2010 come ha già fatto il CNGeGL con apposita circolare - vedere per credere !] Invece per il DoCFa nulla di trascendentale, dal momento che è un immobile non ancora censito, redigerà una pratica per nuova costruzione! o no? Occhio alla penna! Caro Gianni, a leggere le varie risposte, mi è venuta una forte sensazione di disagio per alcune "imprecisioni" per dirla pulita. Non posso che condividere tutto quello che hai detto aggiungendo sòlo qualcosa in merito al cambio del numero, per stare pressochè in linea con le norme: - se il fabbricato risulta al CT con qualità Ente Urbano sin dall'impianto, significa che era a suo tempo censito al "Vecchio Catasto Fabbricati" e non fu riportato nel Nuovo Catasto Edilizio Urbano"; in tal caso è preferibile mentenere lo stesso numero se la sagoma non è cambiata, o assegnare un nuovo numero se (come in questo caso) è cambiata la sagoma. In questo caso la ditta dichiarante deve risultare o dalla esibizione dell'atto di acquisto o, in mancanza, da apposita dichiarazione sostitutiva di atto di nototietà come previsto dalla Circolare n.2/1988. - se il fabbricato è censito al CT come Ente Urbano ma non sin dall'impianto bensì proveniente da una partita ordinaria del CT, occorre sempre cambiare il numero come prevede la normativa. In questo caso il fabbricato fu passato a partita 1 o per rilievo d'Ufficio durante le "lustrazioni" o per un vecchio Tipo Mappale in deroga. La ditta dichiarante dev'essere quella riportata al CT prima del passaggio della p.lla a partita 1 oppure quella verificata con atto successivo. Buon lavoro
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lucanto
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La forte sensazione di disagio e le imprecisioni potrebbe anche essere spiegate meglio, altrimenti si ha la sensazione che a qualcuno piace cantare e portare la croce e tutti gli altri devono stare zitti. Parto sempre dal presupposto che se il tecnico catastale non ha approvato la pratica, abbia verificato tutto quello che stiamo chiedendo. Buon lavoro
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it9gvo
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trappeto
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"lucanto" ha scritto: La forte sensazione di disagio e le imprecisioni potrebbe anche essere spiegate meglio, altrimenti si ha la sensazione che a qualcuno piace cantare e portare la croce e tutti gli altri devono stare zitti. Parto sempre dal presupposto che se il tecnico catastale non ha approvato la pratica, abbia verificato tutto quello che stiamo chiedendo. Buon lavoro La motivazione che dà il tecnico dell'Ufficio (riferita da Jack91) è priva di ogni logica, palesemente errata e segno della sua palese ignoranza! Non è la prima volta che l'Ufficio pone ad un servizio tecnico al pubblico, del personale non sufficientemente istruito sulle procedure, con evidente possibilità di mettere a rischio la credibilità e affidabilità dell'Ufficio stesso. Il tecnico catastale preposto alla approvazione degli atti di aggiornamento deve anzitutto aver fatto una lunga "gavetta" (nel senso di acquisizione di esperienza) alla Conservazione del Catasto. Ma io non dò tutta la colpa a lui ma al suo diretto superiore (capo UFL Pregeo) che non controlla le pratiche che vengono sospese con motivazioni illogiche e ... anche illecite, a volte! Sfido chiunque di voi che leggete se non vi è mai capitato di riscontrare quanto asserisco, ma non sòlo presso gli Uffici del Catasto. Buon lavoro a tutti.
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laudani
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geoalfa
(GURU)
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Giovanni, salve! ti quoto, perchè so di colloquiare con un valido tecnico catastale di vecchio stampo e, soprattutto, preparato, come lo è sicuramente anche Luca, e mi dispiace per la mia incompletezza nella risposta che provoca la sensazione di disagio e le imprecisioni, che chiaramente hai spiegato. Quindi ti ringrazio per la esaustiva spiegazione, ma su questo tread, fino a che Jack91 non ci chiarirà dopo aver accertato la effettiva condizione dell'immobile che deve censire, non sapremo mai consigliare quale delle due ipotesi, emerse dalla discussione piuttosto animata e che ha messo in crisi più d'uno!
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geoalfa
(GURU)
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Solo ora noto che quasi in contemporanea Gionata ha risposto all'omonimo, amico, Gianni 04 e mi fa piacere che anche lui trova che qualcosa non va... Ma Jack91 è proprio una meteora o un satellite in fase di autodistruzione?
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Jack91
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06 Giugno 2013 alle ore 14:08
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Per l'immobile è stato prodotto un TM ma la procedura di accatastamento con la presentazione della pratica docfa non è stata mai fatta,(era un cumulo di baracche prima della ristrutturazione) dopo la ristrutturazione la sagoma è radicalmente cambiata comportando un ampliamento sul terreno circostante e una parziale demolizione. Ho rinviato la pratica sopprimendo il numero dell'ente urbano e del terreno ottenendo la seguente risposta: IL MAPPALE 333 DA INTESTARE AL NCEU PRIMA DI PRESENTARE NUOVO TIPO MAPPALE. Pensavo di aver risolto sopprimendo anche il numero dell'ente urbano. Se vi servo altri dettagli scrivete..grazie a tutti Tengo a precisare che la fne lavori sarebbe del 20 maggio 2013(no sto a spiegarvi la storia di questo ritardo), il fatto di predisporre due docfa (uno per lo stato precedente ed un altro per lo stato definitivo) quali sanzioni comporterebbe al cliente?
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anonimo_leccese
Iscritto il:
29 Ottobre 2009
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[quote="Jack91"] IL MAPPALE 333 DA INTESTARE AL NCEU PRIMA DI PRESENTARE NUOVO TIPO MAPPALE.[quote] Ora non dite che non era come ho commentato io... buona giornata !!!!
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