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Tipo di Frazionamento senza Punti Fiduciali? |

vipado
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Buongiorno. Ho un vecchio Tipo Mappale risalente all'anno 2011. Venivano usati tre Punti Fiduciali rilevati altimetricamente ed iperdeterminati per l'inquadramento e venivano inseriti in mappa tre fabbricati lasciando la restante corte come pertinenza. Il nuovo lotto urbano generato, costituito da una unica particella, comprende, ancora oggi, i tre fabbricati e la corte pertinenziale. Ora devo frazionare uno dei fabbricati con una porzione di corte, dalla restante particella. Nel frattempo però tutti e tre i Punti Fiduciali usati nel Mappale del 2011 sono stati soppressi e ne sono stati costituiti altri nei pressi ma non vicinissimi. C'è qualche possibilità di elaborare un Tipo di Frazionamento e/o Frazionamento / Mappale non usando i Punti Fiduciali ma appoggiandosi a punti di dettaglio del vecchio Tipo Mappale? Grazie.
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laudani
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Se fosse stato solo un TM potevi agganciarti al Tipo precedente. Qui siamo con il Tipo di Frazionamento dove vige l'obbligo dei Punti Fiduciali. S.E.&O..
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anonimo_leccese
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E se operasse solo come docfa ?
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totonno
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"anonimo_leccese" ha scritto: E se operasse solo come docfa ? Deve!
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anonimo_leccese
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"totonno" ha scritto: Deve! Son stato dubbioso, perché non sappiamo come avverranno i trasferimenti delle porzioni, se all'interno delle stesse proprietà, o verso soggetti "terzi" esterni al condominio.. .
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totonno
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"anonimo_leccese" ha scritto: "totonno" ha scritto: Deve! Son stato dubbioso, perché non sappiamo come avverranno i trasferimenti delle porzioni, se all'interno delle stesse proprietà, o verso soggetti "terzi" esterni al condominio.. . I terzi quando comprano diventano interni al condominio. Saluti.
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anonimo_leccese
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Non ho trattato molti casi simili, ma ricordo che se si mescolano le carte all'interno del mazzo stesso, si può procedere con docfa, qualora si trasferiscono a lotti limitrofi di altra proprietà, ci vuole frazionamento ai terreni con PF.
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totonno
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"anonimo_leccese" ha scritto: Non ho trattato molti casi simili, ma ricordo che se si mescolano le carte all'interno del mazzo stesso, si può procedere con docfa, qualora si trasferiscono a lotti limitrofi di altra proprietà, ci vuole frazionamento ai terreni con PF. Molto difficile scorporare una porzione di lotto nato univoco che ha spazi e impianti a comune con il residuo. Giusto una porzione di area urbana non edificata e dove non ci passano impianti o servizi o passaggi comuni del lotto di origine, può essere scorporata solo per pssarla al lotto limitrofo. Saluti
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laudani
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"totonno" ha scritto: "anonimo_leccese" ha scritto: Non ho trattato molti casi simili, ma ricordo che se si mescolano le carte all'interno del mazzo stesso, si può procedere con docfa, qualora si trasferiscono a lotti limitrofi di altra proprietà, ci vuole frazionamento ai terreni con PF. Molto difficile scorporare una porzione di lotto nato univoco che ha spazi e impianti a comune con il residuo. Giusto una porzione di area urbana non edificata e dove non ci passano impianti o servizi o passaggi comuni del lotto di origine, può essere scorporata solo per pssarla al lotto limitrofo. Saluti Per trasferire l'area ad altra proprietà esterna al lotto ci devono essere le condizioni. Per esempio un disavanzo di cubatura, ma spetta alle prescrizioni comunali se fattibile. Altrimenti è frazionabile con Elaborato Planimetrico rimanendo nel lotto stesso (vedi disavanzo di cubatura) e va sempre depositato in Comune.
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totonno
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"laudani" ha scritto: "totonno" ha scritto: "anonimo_leccese" ha scritto: Non ho trattato molti casi simili, ma ricordo che se si mescolano le carte all'interno del mazzo stesso, si può procedere con docfa, qualora si trasferiscono a lotti limitrofi di altra proprietà, ci vuole frazionamento ai terreni con PF. Molto difficile scorporare una porzione di lotto nato univoco che ha spazi e impianti a comune con il residuo. Giusto una porzione di area urbana non edificata e dove non ci passano impianti o servizi o passaggi comuni del lotto di origine, può essere scorporata solo per pssarla al lotto limitrofo. Saluti Per trasferire l'area ad altra proprietà esterna al lotto ci devono essere le condizioni. Per esempio un disavanzo di cubatura, ma spetta alle prescrizioni comunali se fattibile. Altrimenti è frazionabile con Elaborato Planimetrico rimanendo nel lotto stesso (vedi disavanzo di cubatura) e va sempre depositato in Comune. Sul disavanzo si vende la potenzialità edificatoria, non il terreno. Con l'elaborato planimetrico non fai mai un frazionamento nel senso di scorporo di porzione del lotto e modifica del perimetro delle due porzioni. Un lotto è, e un lotto rimane, e se rimane un lotto non c'è frazionamento e neanche deposito in comune. O forse intendevi il frazionamento della possibilità edificatoria ? Quello può esserenecessario comunicarlo al Comune. Saluti Saluti
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SIMBA6464
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"laudani" ha scritto: "totonno" ha scritto: "anonimo_leccese" ha scritto: Non ho trattato molti casi simili, ma ricordo che se si mescolano le carte all'interno del mazzo stesso, si può procedere con docfa, qualora si trasferiscono a lotti limitrofi di altra proprietà, ci vuole frazionamento ai terreni con PF. Molto difficile scorporare una porzione di lotto nato univoco che ha spazi e impianti a comune con il residuo. Giusto una porzione di area urbana non edificata e dove non ci passano impianti o servizi o passaggi comuni del lotto di origine, può essere scorporata solo per pssarla al lotto limitrofo. Saluti Per trasferire l'area ad altra proprietà esterna al lotto ci devono essere le condizioni. Per esempio un disavanzo di cubatura, ma spetta alle prescrizioni comunali se fattibile. Altrimenti è frazionabile con Elaborato Planimetrico rimanendo nel lotto stesso (vedi disavanzo di cubatura) e va sempre depositato in Comune. Salve laudani devo dire che sono un po perplesso di questa tua risposta, anche perchè sarebbe interessante fosse supportata da citazione di normativa. Io non ho mai depositato al Comune un frazionamento fatto esclusivamente con elaborato planimetrico, e neanche il catasto me la mai richiesto. Io non ho mai visto un atto pubblico dove si trasferisce un'area urbana e nel quale il notaio scrive, o viene dichiarato, che la cubatura di quell'area urbana non va ad inficiare il lotto originario dal punto di vista urbanistico. Può essere che intenda male quello che vuoi dire. cordiali saluti
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Notrami
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"SIMBA6464" ha scritto: "laudani" ha scritto: "totonno" ha scritto: "anonimo_leccese" ha scritto: Non ho trattato molti casi simili, ma ricordo che se si mescolano le carte all'interno del mazzo stesso, si può procedere con docfa, qualora si trasferiscono a lotti limitrofi di altra proprietà, ci vuole frazionamento ai terreni con PF. Molto difficile scorporare una porzione di lotto nato univoco che ha spazi e impianti a comune con il residuo. Giusto una porzione di area urbana non edificata e dove non ci passano impianti o servizi o passaggi comuni del lotto di origine, può essere scorporata solo per pssarla al lotto limitrofo. Saluti Per trasferire l'area ad altra proprietà esterna al lotto ci devono essere le condizioni. Per esempio un disavanzo di cubatura, ma spetta alle prescrizioni comunali se fattibile. Altrimenti è frazionabile con Elaborato Planimetrico rimanendo nel lotto stesso (vedi disavanzo di cubatura) e va sempre depositato in Comune. Salve laudani devo dire che sono un po perplesso di questa tua risposta, anche perchè sarebbe interessante fosse supportata da citazione di normativa. Io non ho mai depositato al Comune un frazionamento fatto esclusivamente con elaborato planimetrico, e neanche il catasto me la mai richiesto. Io non ho mai visto un atto pubblico dove si trasferisce un'area urbana e nel quale il notaio scrive, o viene dichiarato, che la cubatura di quell'area urbana non va ad inficiare il lotto originario dal punto di vista urbanistico. Può essere che intenda male quello che vuoi dire. cordiali saluti Concordo. A mio avviso ogni atto catastale che opera in ambito di Catasto Fabbricati deve essere conseguente alla situazione urbanistica precedentemente presentata (e se necessario approvata) al competente ufficio comunale. Relativamente al frazionamento di un'area edificata occorre innanzitutto sempre verificare che la stessa abbia ancora cubature residue. Se infatti con l'edificazione precedente si sono sfruttati gli indici urbanistici non sarà possibile alienare porzioni d'area. In caso contrario invece occorre dimostrare che anche in assenza dell'area stralciata, il lotto edificato originario rispetti sempre gli indici urbanistici, distanze ecc. E' pertanto opportuno presentare una apposita pratica edilizia che dimostri la liceità del frazionamento
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totonno
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"Notrami" ha scritto: "SIMBA6464" ha scritto: "laudani" ha scritto: "totonno" ha scritto: "anonimo_leccese" ha scritto: Non ho trattato molti casi simili, ma ricordo che se si mescolano le carte all'interno del mazzo stesso, si può procedere con docfa, qualora si trasferiscono a lotti limitrofi di altra proprietà, ci vuole frazionamento ai terreni con PF. Molto difficile scorporare una porzione di lotto nato univoco che ha spazi e impianti a comune con il residuo. Giusto una porzione di area urbana non edificata e dove non ci passano impianti o servizi o passaggi comuni del lotto di origine, può essere scorporata solo per pssarla al lotto limitrofo. Saluti Per trasferire l'area ad altra proprietà esterna al lotto ci devono essere le condizioni. Per esempio un disavanzo di cubatura, ma spetta alle prescrizioni comunali se fattibile. Altrimenti è frazionabile con Elaborato Planimetrico rimanendo nel lotto stesso (vedi disavanzo di cubatura) e va sempre depositato in Comune. Concordo Saluti Salve laudani devo dire che sono un po perplesso di questa tua risposta, anche perchè sarebbe interessante fosse supportata da citazione di normativa. Io non ho mai depositato al Comune un frazionamento fatto esclusivamente con elaborato planimetrico, e neanche il catasto me la mai richiesto. Io non ho mai visto un atto pubblico dove si trasferisce un'area urbana e nel quale il notaio scrive, o viene dichiarato, che la cubatura di quell'area urbana non va ad inficiare il lotto originario dal punto di vista urbanistico. Può essere che intenda male quello che vuoi dire. cordiali saluti A mio avviso ogni atto catastale che opera in ambito di Catasto Fabbricati deve essere conseguente alla situazione urbanistica precedentemente presentata (e se necessario approvata) al competente ufficio comunale. Relativamente al frazionamento di un'area edificata occorre innanzitutto sempre verificare che la stessa abbia ancora cubature residue. Se infatti con l'edificazione precedente si sono sfruttati gli indici urbanistici non sarà possibile alienare porzioni d'area. In caso contrario invece occorre dimostrare che anche in assenza dell'area stralciata, il lotto edificato originario rispetti sempre gli indici urbanistici, distanze ecc. E' pertanto opportuno presentare una apposita pratica edilizia che dimostri la liceità del frazionamento Concordo con Simba e Notrami Saluti
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SIMBA6464
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Adria Città Etrusca
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"Notrami" ha scritto:
a) Relativamente al frazionamento di un'area edificata occorre innanzitutto sempre verificare che la stessa abbia ancora cubature residue. Se infatti con l'edificazione precedente si sono sfruttati gli indici urbanistici non sarà possibile alienare porzioni d'area. b) In caso contrario invece occorre dimostrare che anche in assenza dell'area stralciata, il lotto edificato originario rispetti sempre gli indici urbanistici, distanze ecc. c) E' pertanto opportuno presentare una apposita pratica edilizia che dimostri la liceità del frazionamento Salve a) sembra dalla risposta che se l'area urbana è priva di cubatura edificatoria non sia possibile venderla, ma da cosa nasce tale divieto? prego citare la norma. b) io non credo che non si debba dimostrare nulla, nel senso che le norme urbanistiche si dimostrano al momento della realizzazione del fabbricato e non successivamente. c) anche qui sembra che se stralcio un'area urbana da un lotto si debba presentare una pratica edilizia che dimostri che non sono cambiati gli indici urbanistici del lotto originario, ma dove sta scritta una cosa del genere? prego citare la norma. cordiali saluti
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bioffa69
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"SIMBA6464" ha scritto: "Notrami" ha scritto:
a) Relativamente al frazionamento di un'area edificata occorre innanzitutto sempre verificare che la stessa abbia ancora cubature residue. Se infatti con l'edificazione precedente si sono sfruttati gli indici urbanistici non sarà possibile alienare porzioni d'area. b) In caso contrario invece occorre dimostrare che anche in assenza dell'area stralciata, il lotto edificato originario rispetti sempre gli indici urbanistici, distanze ecc. c) E' pertanto opportuno presentare una apposita pratica edilizia che dimostri la liceità del frazionamento Salve a) sembra dalla risposta che se l'area urbana è priva di cubatura edificatoria non sia possibile venderla, ma da cosa nasce tale divieto? prego citare la norma. b) io non credo che non si debba dimostrare nulla, nel senso che le norme urbanistiche si dimostrano al momento della realizzazione del fabbricato e non successivamente. c) anche qui sembra che se stralcio un'area urbana da un lotto si debba presentare una pratica edilizia che dimostri che non sono cambiati gli indici urbanistici del lotto originario, ma dove sta scritta una cosa del genere? prego citare la norma. cordiali saluti Concordo, sarebbe interessante davvero capire qual'è la norma che definisce ciò. Saluti
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