Vi accontento, giovanetti di primo pelo ma bramosi di conoscenza.
Dunque l'intestazione in discorso risale all'impianto del catasto (fine '800 inizio '900, ma io non c'ero) ed oggi non è più proponibile in quanto siamo in fase di conservazione.
Il bravo geometra del catasto (di allora ..) andava in giro ad accertare quale fosse la ditta che possedeva l'immobile.
Per la gran parte delle volte andava tutto bene ma non sempre era così!
In qualche occasione capitava che Tizio possedesse il bene ma sul posto si trovava anche Caio che sosteneva che il bene fosse suo.
Il geometra del catasto, per non saper leggere e scrivere, si limitava a raccontare la verità ed intestava a
Tizio, possessore contestato,
Caio contestatario.
Quindi mi fanno ridere quelli che nel "68 si inventarono la contestazione!
La contestazione fu inventata dal catasto, altro che storie.
Vi racconto adesso una storiella brevissima e vera che dipinge un'epoca che nessuno di noi ha vissuto.
Dunque mi riferì una volta un vecchio geometra catastale che aveva fatto l'impianto che egli si trovava, un lontano giorno, in un paesino a fare le verifiche.
Arrivò (di domenica) l'ingegnere ispettore e lo raggiunse nella zona dove lui doveva trovarsi (per l'impianto si lavorava anche la domenica).
Lo cercò invano.
Si incontrarono però dopo un po' di tempo e l'ispettore (ah, questi ingegneri ...) lo minacciò di fargli il temibile e terribile rapporto!! (ragazzi, a quei tempi si rischiava il licenziamento!)
Ma il vecchio (allora giovane) geometra senza scomporsi gli rispose che egli, in quanto cattolico apostolico romano, era andato a partecipare alla Santa Messa e che lui (l'ispettore) gli poteva fare tutti i rapporti che voleva.
Storie di altri tempi, dal sapore antico, mi sembra di vedere Peppone e don Camillo...
Ragazzi, c'era una volta il Catasto.
Ah, dimenticavo, anche l'ispettore era cattolico apostolico romano ....
(Un'altra volta vi racconto del controllo-letto; ma che c'entra il controllo-letto con l'impianto del catasto?. Eh, eh, c'entra, c'entra, ...)