Gentili Colleghi,
sono a chiedere aiuto, non avendo trovato negli uffici catastali ed in questo caso anche comunali, risposte convincenti. Ho 2 quesiti da porre:
1. in un villaggio turistico in cui tutte le unità (appartamenti con scoperto in fabbricati da almeno n. 6 unità) erano classate come A/7. Alcuni porprietari hanno intentato, vincendo, un ricorso alla commissione tributaria ed hanno ottenuto la declassazione ad A/3. Ora, a distanza di anni, presento delle istanze di declassazione di altre unità dello stesso villaggio ed in autotutela l'AdT provvede a portarle tutte ad A/3. A questo punto hanno diritto al rimborso dell'ICI versato in eccesso i proprietari di queste unità? Risposta verbale del comune: se l'autotutela è retroattiva sì per gli ultimi 10 anni, altrimenti no. Risposta dell'AdT (premesso che il suo era un suggerimento spassionato non essendo competente in materia): non esiste autotutela retroattiva e loro non hanno diritto a rimborso, tuttavia se la modifica avesse provocato un aumento il comune avrebbe potuto richiedere la differenza senza sanzioni e interessi. Ma effettivamente chi ha ragione? Forse, forse hanno torto tutti e due?
2. Zona Turistica. N. 2 palazzine uguali fra loro e confinanti composte ciascuna da 12 appartametni in 3 piani tutti senza scoperto esclusivo e costruite negli anni '60. Il catasto, dopo pochi anni dalla denuncia, classa gli appartamenti di una come A/3 e di una come A/7. Il cliente non curante li dichiara ai fini ICI come A/4 e si trova dopo qualche anno una sana multa multa da pagare. Propone ricorso difendendo la sua posizione sull'A/4 e la commissione in primo ed in secondo grado gli dà torto ribadendo che è corretto non considerarli A/4. Il catasto, venuto a conoscenza di tutto ciò, appone in visura la dicitura: classamento convalidato da commisisone tributaria. Ora il cliente si rivolge a me per vedere cos'è possibile fare per portare almeno gli A/7 ad A/3. Inizio a parlare con tutti i gradi di tecnici dell'AdT provinciale fino al capo ufficio. La risposta di quest'ultimo è che, anche se è evidente l'errore nel classamento, la commissione tributaria si è espressa in merito convalidando i classamenti. Quindi loro non entrano nel merito e per lui non c'è modo di modificare la categoria. Ogni istanza sarà respinta.
A questo punto, premesso che la commisione non è entrata nel merito dell A/7, ma si è limitata a decretare che non sono A/4, mi chiedo se diffronte a un tale e macroscopico errore fatto da tecnico catastale che porbabilmente non sapeva la differenza fra una villa ed un monolocale, non ci sia più nessuna strada per sanare la situazione?
E' veramente ridicolo comunque che lo Stato chieda a noi di agire in modo corretto e ci punisca quando sbagliamo a pagare le tasse, indipendentemente dalla buona fede, e poi diffronte a propri errori macroscopici non sia in grado di ammettere i torti porvi rimedio.
Grazie a chiunque sappia rispondere in merito.