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Prescrizione per errore superficie nominale pregeo |

spaikid
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14 Aprile 2018 alle ore 07:41
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Ciao e Buongiorno. mi trovo nella situazione di aver fatto un frazionamento di una parte di mappale (mi era chiesto di scorporare 2000mq) e di fonderlo ad una particella vicina. Preciso che il frazionamento è stato fatto e dichiarato nel libretto senza prima fare la riconfinazione come richiesto dal cliente, e che quindi le superfici sono nominli e non reali. Dopo circa 6 mesi l'acquirente si accorge che la superficie catastale in visura era di più (circa 4-500 mq del reale (anche se in realtà nemmeno il suo tecnico ha provveduto alla riconfinazione) e mi chiede di fare una rettifica delle superfici. Il Frazionamneto è del 2010, e la rettifica è del 2015. Ora l'acquirente chiede un rimborso al mio cliente per la differenza di terreno Volevo capire intanto se sono effetivamente responsabile di tale differenza di superficie, essendo la stessa una sperficie nominale, e seconda cosa se se per noi tecnici esiste una prescriione per errori di questo tipo e se si in quanti anni. Poi in realtà la cosa è un pò più complessa perche gli accordi erano solo di acquistare la casa con il resede a prezzo fisso e di acquistare un tot a mq solo i 2000mq aggiunti; e quelli sono sicuro al 120% che sono corretti (battute con stazione totale e controllate con rotella metrica) quindi in realtà la causa è più un pretesto che altro, ma dato che mancano le scritture intermedie e che fa fede solo l'atto finale che fa riferimento all'intera particella fusa mi servono altri punti di appoggio tecnici per toglierci le gmbe. Sandro grazie a chi vorrà aiutarmi
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it9gvo
(GURU)
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trappeto
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Vorremmo capire: Assodato che il committente ti aveva chiesto di staccare una superficie di 2000 mq., è da intendersi "reale" e non "nominale". Il tecnico non poteva esimersi dal fare una ricognizione sul terreno al fine di adempiere correttamente all'incarico, e cioè alla ricerca di confini stabili e riconoscibili sulla mappa e soprattutto di idonei "Punti Vertice". In altre parole, tra la superficie calcolata dai due tecnici non può esserci una differenza maggiore di 1/20 e cioè di mq.100 (Circolare 5/1989) rendendo accettabile una superficie di non meno di mq.1900. Ma la differenza riscontrata dal secono tecnico è quantificata in circa 450 - 500 mq. che fa ridurre la superficie staccata a circa mq.1500 - 1600, di molto inferiore a 2000 mq. Per correggere la situazione, occorre nuovo TF per staccare la superficie mancante e conseguente atto di rettifica. Buon lavoro
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spaikid
Iscritto il:
14 Aprile 2018 alle ore 07:41
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Buongiorno, no il tecnico mi dice che i 2000 mq staccati tornano anche a lui, ma quando poi ho fuso i 2000 mq con la particella adacente invece di una somma di 3550 mq la somma della fusione tra il mio frazionamento e successiva fusione totalmente è di 3180 o simile ... Ero obbligato a controllare la superficie anche dalla parte non frazionata ? Sandro
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it9gvo
(GURU)
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19 Settembre 2006
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trappeto
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In questo caso l'errore è quantificato solamente nella superficie dell'altra p.lla intera che, a quanto capisco, è stata venduta a corpo e non a misura, cioè con rilievo reale. Di fatto sulla base censuaria la superficie di questa p.lla intera è errata in quanto la differenza con quella rilevata sul terreno supera 1/20°. Ritengo che non ci sia comunque alcuna responsabilità del tecnico redattore ma solamente del venditore che avrebbe dovuto fare correggere preventivamente la superficie al Catasto oppure facendo allegare al rogito un "tipo particellare" con l'indicazione della SR relativa. Buon lavoro
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EALFIN
Iscritto il:
03 Dicembre 2006
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Ma nella richiesta estratto di mappa per la particella adiacente non frazionata (ma solo fusa alla particella frazionata) risultavano anomalie o no di superficie? Cioè quando richiedi un estratto di mappa devi andare subito alla funzione di Sister presentazione documenti di Pregeo e devi verificare se la richiesta è stata accettata senza anomalie oppure no. In qualche caso di frazionamenti e fusioni di particelle per un tipo mappale ho ridefinito io le superfici in sede di Pregeo. Più di una volta, soprattutto a seguito di modello 26 introdotto in atti, la superficie delle particelle trattate era errata. Una volta scoperto l'errore di quali particelle erano "incriminate", in sede di passaggio all'urbano, ho ampliato la corte e/o ho trattato nuovi ampliamenti del fabbricato facendo in modo che le superfici derivate delle particelle frazionate e rimaste al C.T. fossero nella norma. In tal caso anche se una particella frazionata, ma fusa immediatamente ad altre particelle per formare l'ente urbano, avesse avuto una superficie incoerente, a seguito del Pregeo avevo rimesso tutto a posto in merito alle superfici di tutte le particelle trattate.
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