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monografia |

arnold
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salve, vi pongo una domanda banale, ma è la prima volta che devo fare un rilievo e l'agenzia del territorio non fornisce la monografia del pf. Per presentare l'aggiornamento catastale, devo redigere la monografia? Grazie a tutti.
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gfenoglio1
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...Sarebbe oportuno anche se alcune AdT te la accettano se presentata contestualmente il TM o TF. ...Può capitare che il PF abbia qualche problema e ti tocca ripresentare l'atto di aggiornamento, o peggio dover rifare il rilievo...
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it9gvo
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trappeto
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La normativa stabilisce che occorre sempre presentare la monografia (quella digitale redatta con Pregeo8 o 9) quando manca quella cartacea (cioè non è mai stata presentata). Mi risulta che alcuni Uffici, diversamente da quanto normato, ... la richiedono SEMPRE, anche quando quella cartacea esiste....! Il problema è che pochi Uffici hanno inventariato le schede cartacee e risulta difficoltoso gestire il problema. Un Ufficio del Sud di mia conoscenza ha effettuato tale inventario fornendolo liberamente ai professionisti (tabulato in Excel) per cui essi sono in grado di sapere se devono produrre quella digitale ancor prima del rilievo. Ciao e buon lavoro a tutti
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negrialb
negrialb
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Motta Visconti
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Sulle vecchie monigrafie cartacee (quelle ante pregeo8 per intenderci) non c'era nessun tipo di riferimento altimetrico del PF, quindi che ci sia o meno la monografia cartacea e che ci sia o meno l'inventario, bisogna aggiornare la monografia. bye
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it9gvo
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trappeto
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Carissimo Negrialb, non vorrei che quanto sto per dire venga considerata pura polemica, ma credo che necessita un chiarimento in merito alla presentazione della monografia dei PF che molti Uffici IMPONGONO obbligatoriamente, ANCHE IN PRESENZA DELLA VECCHIA MONOGRAFIA CARTACEO (ante Pregeo 8, per capirci). Mi riferisco alla circolare dell’A.d.T. , Direzione Centrale Catasto e Pubblicità Immobiliare (Area Servizi Cartografici) Prot. 14063 del 22/02./2005 inviata alle Direzioni Regionali e agli Uffici Provinciali del Territorio. Al punto 5.1, ottavo capoverso, si legge: “Si precisa inoltre che quando la scheda monografica dei punti fiduciali è già disponibile presso l’Ufficio, il tecnico professionista può proporre il riferimento altimetrico integrando la scheda già esistente, SENZA L’OBBLIGO DI PRESENTAZIONE DI UNA NUOVA SCHEDA” Senz’altro condividi anche tu che “l’Area Servizi Cartografici” di Roma conosce bene le vecchie monografie cartacee (ante Pregeo 8 ) e che in esse manca il riferimento altimetrico perchè allora NON ERA RICHIESTO!! Con la suddetta circolare, a firma del Direttore ing. Cannafoglia, si evince chiaramente che il professionista ha il solo obbligo di proporre il riferimento altimetrico INTEGRANDO LA SCHEDA GIA’ ESISTENTE e non PROPONENDONE UNA NUOVA attuale in formato digitale. Compito dell’Ufficio è aggiornare immediatamente i dati del PF al Catgeo inserendo altresì il valore della quota del PF dichiarata dal professionista o il valore “9999” se non viene fornita… quindi anche quest’ultima non obbligatoria (vedi la suddetta circolare sempre al punto 5.1). Alcuni Uffici, per semplificare, eseguono tali aggiornamenti (rif. altim. e quota) contestualmente alla presentazione dell’atto di aggiornamento da parte del professionista, prima della validazione. Per concludere gli Uffici Provinciali non possono imporre la nuova monografia solamente perché manca il riferimento altimetrico! Grazie per l’attenzione e buon lavoro a tutti
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geoalfa
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a me sembra chiara la risposta di it9gvo, però sono solidale con negrialb. è auspicabile che ogni professionista serio, proponga l'inserimento della nuova scheda redatta secondo i criteri di univocità di comportamenti e non si attenga solo all'escamotage inventato da Cannafoglia ( al solo scopo tutelare tutti coloro - che professionisti non lo sono per nulla - i quali con defatiganti sacrifici fanno i rilievi esclusivamente a tavolino!!! ) allo scopo vi racconto questa mia disavventura con un punto fiduciale - opportunamente elaborato da un caro architetto firmaiolo a tempo perso - tempo addietro, in procinto di effettuare un rilievo, ho provveduto ad una ricognizione dei PF a me utili per quella occasione. ho quindi fatto le dovute foto per aggiornare la vecchia scheda solo con indicazioni planimetriche e senza foto. ho anche prodotto due copie della nuova scheda ed il floppy per poterla inserire in banca dati. al momento della approvazione della mia scheda è risultato che immediatamente prima era stata presentata ed introdotta in atti un'altra scheda firmata dall'amico architetto, scheda del tutto simile alla mia, dove era correttamente rappresentato l'estratto di mappa con il PF indicato nello spigolo Nord, erano correttamente rappresentate le coordinate dello spigolo Nord, però stranamente le foto rappresentavano lo spigolo Sud e la quota di riferimento altimetrico era indicata in 999,0000 e non con la quota effettiva di 235,000. La morale della favola è che mi hanno respinto la mia con la classica riserva: "scheda già presente in banca dati". Certo della sicura corbelleria che hanno commesso, ho riprodotto la mia scheda annullata e l'ho consegnata personalmente al tecnico che provvede all'aggiornamento della banca dati, il quale non si è scomposto per nulla nel dire: Ma non si può fare, la scheda è già presente, mica la posso cancellare per metterci la tua, a me poco importa che sia sbagliata, io non la cancello fino a quando non me lo ordina il mio capo. Al che mi sono recato dal capo ed ho sporto denuncia circostanziata e documentata che la scheda sbagliata, ho provveduto ad avvertire l'architetto del fatto e che il suo rilievo, probabilmente andava incontro a delle riserve con tutto quello che ne consegue. Il capo poi ha provveduto con solerzia a far annullare la scheda impropria e ....... ........ chi vivrà vedrà Però io dico, se facessimo il nostro lavoro con la dovuta correttezza e se presentassimo sempre le schede correttamente compilate secondo norma e senza percorrere scorciatoie, anche se avallate da Cannafoglia, potremmo sicuramente evitare errori di individuazione degli stessi PF ecc. ecc... non sarebbe più professionale? non ne ricaveremmo un utile tutti? a voi la sentenza cordialità............ anche ai firmaioli....... con la speranza che gli si rompa la mano.... anzi tutte e due.
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geobax
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concordo con negrialb e non con l'interpretazione di normativa (a mio parere un po' di comodo) di it9gvo. la circolare 14063/2005 è molto chiara nel merito quando dice che il modello di scheda monografica da utilizzare, anche se ci si volesse limitare solo all'indicazione del riferimento altimetrico (obbligatorio per il professionista, come anche l'id. di particella ed il rif. planimetrico), è quello prodotto dalla procedura Pregeo. Riporta anche "Rimane l'obbligo, per il professionista, della compilazione del campo relativo alla descrizione altimetrica", riferito al caso di Pf fiduciale esistente e l'indicazione deve avvenire sul modello prodotto dalla procedura Pregeo. La consegna della monografia è vero che può anche avvenire contestualmente al deposito dell'atto di aggiornamento geometrico, ma si corre il rischio che qualche collega ne abbia già eseguita una con rif. altimetrico (e solo quello nel migliore dei casi) differente. ciao
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giadimo
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"arnold" ha scritto: salve, vi pongo una domanda banale, ma è la prima volta che devo fare un rilievo e l'agenzia del territorio non fornisce la monografia del pf. Per presentare l'aggiornamento catastale, devo redigere la monografia? Grazie a tutti. A mio parere, fermo restando i contenuti delle varie circolari e delle interpretazioni dei singoli uffici periferici, necessita produrre la monografia, pur in presenza di riferimento altimetrico, per tutti quei punti fiduciali dove la stessa non sia consultabile dal sito dell'Agenzia del Territorio. Questa mia interpretazione trova "sempre riscontro" nell'AdT dove opero anche perchè così abbrevio i tempi (vista la non disponibilità immediata dei dipendenti : ora sono occupato, passa più tardi, etc) ed agevolo i colleghi che dopo di me utilizzeranno il punto. E comunque, nella dotazione "di servizio", ormai nella cassettina dei ferri oltre il martello, i chiodi, lo spray c'è anche la fotocamera digitale. Che cosa ci costa fare una foto e rielaborare la monografia? E' chiaro che non è obbligatorio ma ....... una monografia per ciascuno ....... l'arretrato si azzera. Buon lavoro a tutti Gianni
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it9gvo
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trappeto
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Grazie a tutti coloro che hanno risposto alla mia provocazione in merito all'obbligo o non obbligo della presentazione della monografia: condivido senz'altro l'opportunità di presentarla in formato digitale, anche quando dovesse essere presente quella cartacea, perchè la prima è senz'altro più comoda da consultare (... perfino col cellulare in sopralluogo!) La mia voleva essere soltanto una risposta provocatoria per quegli Uffici che puntualmente non ottemperano alle disposizioni (a firma degli organi superiori) che, bene o male, condivise o non condivise, ESISTONO e se un professionista ne richiede l'applicazione, l'Ufficio deve accettare quanto in esse normato. Questo avviene soprattutto, per esperienza diretta, tra Uffici di Provincie limitrofe. Concludo facendo osservare comunque che, per non avere tanti Catasti quante sono le Provincie, gli Uffici dovrebbero sempre attenersi scrupolosamente e con intelligenza (senza alcuna intransigenza) alle circolari per uniformare le procedure catastali a livello nazionale.... E quando " i Catasti " saranno gestiti dai Comuni???? Poveri noi! ... a quante interpretazioni dovremo sottostare???!!! Meditate gente... meditate !!! Ciao e buon lavoro a tutti
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zenith
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Dalle mie parti funziona così: vai sul sito dell'Agenzia del Territorio e vai in cerca della monografia del tuo PF. Ora si verificano due casi: 1. La monografia c'è, e ti metti il cuore in pace e presenti tranquillo il tuo atto di aggiornamento; 2. La manografia non c'è, per cui la devi produrre tu....
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geobax
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"zenith" ha scritto: Dalle mie parti funziona così: vai sul sito dell'Agenzia del Territorio e vai in cerca della monografia del tuo PF. Ora si verificano due casi: 1. La monografia c'è, e ti metti il cuore in pace e presenti tranquillo il tuo atto di aggiornamento; 2. La manografia non c'è, per cui la devi produrre tu.... Caro Collega, spero, dunque, che non ti succeda mai come è accaduto a me una volta: ho fatto la ricerca su internet ed ho scaricato la monografia del pf che mi interessava. Qualche giorno dopo, mentre ero in coda a Catasto (ma va?!), ho dato un'occhiata al faldone delle monografie ivi depositato in forma cartacea: beh, ho trovato di nuovo il mio PF ma la monografia era diversa!! Morale della favola si è tenuta buona quella pubblicata su internet, ma nel frattempo già due rilievi avevano il dato altimetrico su detto pf completamente diverso (!!), va bene che non è motivo sospensione ma fare proprio i lavori col C..O non mi pare molto professionale! Un'altra volta mi è accaduto che, depositata la monografia c/o l'AdT locale, la vedessi su internet dopo tre settimane!! Un topic già era stato aperto sull'argomento e dunque non mi voglio nè dilungare nè ripetere, ma sottolineo di nuovo che è fondamentale la PROFESSIONALITA' dei tecnici nell'individuare il riferimento altimetrico o l'impossibilità di individuarlo in corrispondenza alla verticale per il rif. planimetrico: il primo caso che ho riportato trattava di un pf (spigolo fabbricato) che un tecnico aveva individuato a terra, l'altro sotto il puntone della copertura...il motivo...PURA E SEMPLICE COMODITA'!! E molto spesso accade che venga dato il rif. altimetrico purchè non appartenente alla verticale passante per il rif. planimetrico....perchè? ma per NON PERDERE TEMPO ad individuare bene un altro rif. altimetrico che non sia a terra (sforzo cerebrale x molti inimagginabile) oppure addirittura (!!) dover sopprimere il pf x spostarlo su spigolo prossimo ma tale per cui lo si possa identicare univocamente anche dal punto di vista altimetrico.... e le fotografie....lasciamo perdere....esplicative x nulla, piuttosto tattiche per nascondere che il rif. altimetrico indicato è una boiata tremenda!! Siamo LIBERI, è vero, ma anche PROFESSIONISTI e questo si vede anche dalle piccole cose.... ciao a tutti
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