Tempo addietro feci diverse prove per vedere come variano gli sqm elaborati dal pregeo, limitatamente alla compensazione planimetrica.
Naturalmente non ci ho capito granchè neanche consultando la sfera di cristallo!
Comunque sugli sqm dell'unità di peso esterna incidono anche le coordinate della TAF, anzi per meglio dire incide il fattore di scala calcolato a seguito della rototraslazione baricentrica rigida eseguita per adattare il rilievo dal sistema locale a quello cartografico.
Ragionevoli scarti tra distanze di punti fiduciali nell'ordine di pochi metri non incidono minimamente. Spesso questo vale anche per differenze di qualche centinaio di metri!
Per ottenere una variazione consistente dello sqm di unità di peso esterna bisogna arrivare ad invertire il Nord con la Est delle coordinate TAF, e non sempre.
Per schemi ottimizzati (triangolo fiduciale equilatero, schema del rilievo con poligonale chiusa e punti fiduciali iperdeterminati) ho ottenuto il minimo valore dello sqm di unità esterna inferiore di poco a 0,70, mentre per schemi non iperdeterminati varia dallo 0,88 allo 0,97.
Se il tecnico catastale ti ha sospeso il tipo solo pechè ritiene che non sia accettabile il valore 0,94 di sqm di unità esterna, chiedigli quanti tipi di frazionamento ha approvati, giusto per curiosità.
Saluti!
gAR
P.S.- Dimenticavo una cosa, quanto sopra vale per rilievi celerimetrici, mentre con i rilievi effettuati con il GPS l'elaborazione del pregeo mi dà sqm di unità esterna decisamente inferiori.