Secondo me la situazione potrebbe essere la seguente:
- una prima ipotesi in cui oltre al frazionamento degli anni '80 esista anche un atto di cessione a terzi della particella residua non interessata dal tipo mappale per cui al momento della redazione del tipo mappale medesimo il tecnico redattore avrebbe avuto l'obbligo di verificare i confini del lotto, indipendentemente dal fatto che sia stata eseguita o meno la riconfinazione ai fini o meno del calcolo della superficie reale;
- una seconda ipotesi in cui il frazionamento degli anni '80 sia rimasto fine a se stesso senza alcuna cessione.
Nel primo caso la situazione è un pò più complicata, nel secondo lascerei per ora tutto com'è, e/o meglio ancora, mi procureri il frazionamento ed eseguirei uno nuovo con le stesse misure del vecchio. In tal caso al massimo, quando il Catasto si accorgerà che c'è un frazionamento mai inserito degli anni '80, annullerà quello vecchio.
Il problema credo però che sia un pò più complesso di quanto hai descritto perchè se un frazionamento non è mai stato inserito in mappa non dovrebbero esserci discordanze di superfici.
Per vedere meglio la materia occorre fare una visura storica e verificare se il suddetto frazionamento sia stato solo inserito in atti di visura e non in mappa.
Insomma non sono del tutto daccordo sul fatto che, per colpa del Catasto che non ha aggiornato le mappe sulla base di documenti che ha regolarmente ricevuto anni prima, debba essere il tecnico e/o il committente a rimetterci.
Ripeto, se non vi sono trascrizioni riferite alle particelle interessate (frazionamento redatto e mai utilizzato per alcuno scopo), non credo che in tal caso si debba annullare il tipo mappale.
In passato quando il Catasto aggiornava frazionamenti cartacei (da allineamenti e squadri ma anche celerimetrici nei primi anni '90) e si accorgeva che la particella era stata oggetto di altro atto di aggiornamento redatto successivamente, inseriva il frazionamento precedente frazionando le nuove particelle derivate senza annullare il tipo successivo.
Negli anni '90 ho redatto un tipo mappale solo che a confine con la strada vi era stato, 5 anni prima, un frazionamento per esproprio per la posa in opera (raddoppio) della rete idrica principale (2 metri era la larghezza della particella espropriata).
Quando il Catasto decise di inserire i frazionamenti dell'esproprio frazionò d'ufficio il mio ente urbano e la particella di fatto espropriata già prima del tipo mappale la trasformò in reliquato di ente urbano e la intestò all'ente espropriante.
Naturalmente quanto sopra detto in merito alle possibilità di non annullare il tipo mappale sono mie ipotesi per cui non avendo avuto esperienze simili dopo gli anni '90 potrei anche dire qualcosa di sbagliato.