Sto seguendo una pratica di riconfinamento tra due proprietà;
dopo aver effettuato il mio bel rilievo di tutto quanto in discussione, decido, prima di smontare la stazione, di verificare anche un'altro confine (sempre tra le due proprietà) in quanto in base alle indicazioni dei proprietari mi pare vi siano alcune discordanze.
Effettivamente tra il confine rilevato e quanto riportato in mappa vi è una notevole discordanza (circa 10 mt); il confine non deriva da alcun frazionamento ma trattasi di mappa all'impianto.
I due proprietari riconoscono l'errore e decidono che comunque continueranno a godere rispettivamente delle loro proprietà così come ormai da più di un ventennio.
Tuttavia consiglio di effettuare in ogni caso la rettifica che ovviamente interesserà le superfici dei due mappali;
visto che devo provvedere anche al frazionamento di altre particelle su una delle due proprietà, pensate che sia opportuno provvedere a sistemare le cose con TF oppure fare una semplice richiesta di rettifica con allegato il rilievo celerimetrico? Dal momento che non vi è alcun errore da parte dell'ufficio ma semplicemente una diversa interpretazione dei confini cosa mi consigliate di fare?
Ringrazio anticipatamente chi potrà darmi delle dritte.
Ciao

credo che l'unico modo per correggere la situazione esistente sia aggiornarla con un frazionamento... tieni presente che comunque i due proprietari dovranno fare un atto, meglio se pubblico, quindi andare dal notaio.
ciao,
paolo.-

concordo, anche se la mappa è errata, è comunque di impianto, e comunque dopo la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale della stesura delle mappe, vi era tempo 1 anno per fare ricorso, stiamo parlano degli anni 1950 o giù di lì, e in forza a questo visto che vi è comunque un frazionamento, ci vuole anche 1 atto... :lol: :lol: