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Frazionamento errata proprietà |

geo.bovio
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Ho predisposto il Frazionamento di un ente urbano edificato; firma il proprietario. Il cliente/proprietario mi comunica di attendere a consegnare l'atto di aggiornamento. Nel frattempo la proprietà ha donato al figlio l'intero lotto senza comunicarmelo. Successivamente presento la pratica. Frazionamento firmato dal venditore (per cui non più proprietario) depositato e approvato. Chiaramente ho sbagliato a non verificare l'intestazione al Catasto Fabbricati come pure ha sbagliato l'agenzia ad approvarlo. Come si può risolvere? Saluti.
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it9gvo
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trappeto
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Il frazionamento ha comportato la divisione del cortile di pertinenza o cos'altro? Con quali identificativi il notaio ha redatto il rogito? L'ente urbano era già esistente? Mi chiedo perchè il notaio non presenta la DV per regolarizzare l'intestazione. Buon lavoro
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geo.bovio
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06 Novembre 2013 alle ore 17:17
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il frazionamento ha diviso l'area di pertinenza del fabbricato; il notaio ha redatto il rogito con l'identificativo del lotto interno (l'atto notarile è stato stipulato prima della presentazione del frazionamento); L'ente urbano era già esistente: La voltura è corretta, l'intestazione è corretta; E' il successivo frazionamento che è stato firmato erroneamente dal venditore dopo l'atto. grazie saluti.
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SIMBA64
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"geo.bovio" ha scritto:
Come si può risolvere? Salve Cosa intendi chiaramente con questa frase?? Cioè vuoi ripristinare la situazione catastale ante frazionamento?? O vuoi rendere catastalmente valida la situazione creatasi dopo il frazionamento?? Chiarisci meglio quali sono le tue intenzioni?? Saluti cordiali
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geo.bovio
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"SIMBA64" ha scritto: "geo.bovio" ha scritto:
Come si può risolvere? Salve Cosa intendi chiaramente con questa frase?? Cioè vuoi ripristinare la situazione catastale ante frazionamento?? O vuoi rendere catastalmente valida la situazione creatasi dopo il frazionamento?? Chiarisci meglio quali sono le tue intenzioni?? Saluti cordiali Salve, ecco cosa intendo : il frazionamento è corretto nella sua parte grafica e censuaria, ma come posso correggere tale documento che riporta la firma dell'ex proprietario e non dell'attuale proprietario? grazie
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SIMBA64
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Salve Credo che dovrai concordare con il catasto come fare, non mi viene in mente una procedura per risolvere detta incongruenza, fra l'altro anche non vista in sede di approvazione. Ma sinceramente mi sembra un po un falso problema trattandosi di donazione tra padre e figlio. Saluti cordiali
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geo.bovio
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"SIMBA64" ha scritto: Salve Credo che dovrai concordare con il catasto come fare, non mi viene in mente una procedura per risolvere detta incongruenza, fra l'altro anche non vista in sede di approvazione. Ma sinceramente mi sembra un po un falso problema trattandosi di donazione tra padre e figlio. Saluti cordiali Grazie per la disponibilità, dici un falso problema? in futuro se il figlio dovesse vedere non mi pare ci sia una corretta continuità storica ... tutto qui.
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SIMBA64
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Salve Ma di che continuità storica stai parlando?? Di quella catastale?? O di quella di diritto derivante da atti pubblici?? Non credo che con la presentazione del frazionamento hai cambiato l'intestazione catastale, o sbaglio qualcosa?? Prima hai detto che era un problema di leggittimità con la firma, ora parli di continuità storica, sono cose diverse. Ti ho già risposto come fare. Saluti cordiali
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geo.bovio
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"SIMBA64" ha scritto: Salve Ma di che continuità storica stai parlando?? Di quella catastale?? O di quella di diritto derivante da atti pubblici?? Non credo che con la presentazione del frazionamento hai cambiato l'intestazione catastale, o sbaglio qualcosa?? Prima hai detto che era un problema di leggittimità con la firma, ora parli di continuità storica, sono cose diverse. Ti ho già risposto come fare. Saluti cordiali si, mi è chiaro il tuo parere. grazie
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it9gvo
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trappeto
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Visto come stanno le cose, propongo due soluzioni: 1a - il figlio, attuale proprietario, può redigere atto di aggiornamento col quale fonde tutte le p.lle derivate, ripristinando la p.lla intera originaria (con cambio di numero), e precisando in relazione che la legittimità di tale operazione deriva dal fatto che il frazionamento è stato approvato successivamente all'atto di donazione, e firmato dal proprio padre dopo la redazione dello stesso atto. In ogni caso il figlio ne ha tutto il diritto. 2a - si completa (se non è stato già fatto) la pratica al CF con la presentazione del Docfa per divisione; si presenta una istanza con la quale il figlio dichiara (con atto notorio) di volere mantenere in atti le p.lle derivate dal TF approvato (firmato dal padre) e di accettarne pertanto senza alcun pregiudizio le misure con esso prodotte, liberando il Catasto da qualsiasi responsabilità. L'Ufficio e il professionista conserveranno copia dell'atto notorio assieme al Tipo. Naturalmente se il figlio volesse vendere una o tutte le derivate, il tipo deve riportare il visto di deposito al Comune e cioè non deve essere stato redatto con l'annotazione "DE", (ex art.18 legge 47/1985, oggi art.30 comma 10 legge 380/2001). Buon lavoro
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geo.bovio
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"it9gvo" ha scritto: Visto come stanno le cose, propongo due soluzioni: 1a - il figlio, attuale proprietario, può redigere atto di aggiornamento col quale fonde tutte le p.lle derivate, ripristinando la p.lla intera originaria (con cambio di numero), e precisando in relazione che la legittimità di tale operazione deriva dal fatto che il frazionamento è stato approvato successivamente all'atto di donazione, e firmato dal proprio padre dopo la redazione dello stesso atto. In ogni caso il figlio ne ha tutto il diritto. 2a - si completa (se non è stato già fatto) la pratica al CF con la presentazione del Docfa per divisione; si presenta una istanza con la quale il figlio dichiara di volere mantenere in atti le p.lle derivate dal TF approvato (firmato dal padre) e di accettarne pertanto senza alcun pregiudizio le misure con esso prodotte, liberando il Catasto da qualsiasi responsabilità. Buon lavoro proposte interessanti, soprattutto la 2a in quanto non è ancora stata redatta la pratica docfa. la 1a la escluderei in quanto dopo il tm per fusione dovrei ripresentare il frazionamento. la mia idea iniziale era quella di presentare un TM in deroga, a nome del figlio, con conferma di mappa delle due particelle derivate, spiegandone i motivi in relazione. Unico dubbio il deposito in comune (in quanto è già depositato il precedente frazionamento con firma errata) non so se sono stato chiaro... grazie saluti.
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it9gvo
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trappeto
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Visto che la tua chiara intenzione è quella di mantenere in atti il frazionamento, (accettandolo integralmente) e tra l'altro regolarmente depositato al Comune, ritengo che puoi adottare senz'altro la seconda soluzione, esponendola preventivamente all'Ufficio. Ti invito, nell'interesse di tutti, a esporci l'esito definitivo. Buon lavoro
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geo.bovio
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"it9gvo" ha scritto: Visto che la tua chiara intenzione è quella di mantenere in atti il frazionamento, (accettandolo integralmente) e tra l'altro regolarmente depositato al Comune, ritengo che puoi adottare senz'altro la seconda soluzione, esponendola preventivamente all'Ufficio. Ti invito, nell'interesse di tutti, a esporci l'esito definitivo. Buon lavoro Certamente vi aggiornerò sull'esito. ma la mia proposta del tm in deroga e poi l'aggiornamento al CF non la vedi fattibile? saluti a presto
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it9gvo
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trappeto
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Una domanda: ma col TF non puoi già presentare il Docfa per divisione? Buon lavoro
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SIMBA64
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"geo.bovio" ha scritto:
Certamente vi aggiornerò sull'esito. ma la mia proposta del tm in deroga e poi l'aggiornamento al CF non la vedi fattibile? saluti a presto Quale sarebbe la finalità, che ti sei prefissato nella tua testa, con questa presentazione del TM in deroga?? Questa eventuale presentazione non sana l'aspetto giuridico della firma sul frazionamento da un soggetto non autorizzato. La procedura, come ti ho detto, la devi concordare solo con il catasto, perchè questo che ti è successo è un caso anomalo non normato catastalmente. Saluti cordiali
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