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Argomento: Fabbricato all'interno del terreno da frazionare
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robertopi
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NAPOLI
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Facciamo un esempio assurdo (ma nemmeno tanto) immaginiamo di dover frazionare un piccolo lembo di un mappale di diversi ettari, magari a bosco, magari con una collinetta in mezzo e dall'altro lato c'è un fabbricato abusivo e che non ho visto. Si può mai avere resposabilità? Sono d'accordo con chi i ha precedetuto, assolutamente non è nostro compito e non è una nostra responsabilità. Poi ci sono gli abusi di potere, come qui a Napoli che, per una illogica usanza che si tramanda dall'epoca della 47/85, per una decisione di un dirigente de********, oltre a farsi pagare profumatemente il deposito, non rilascia la ricevuta di avvenuto deposito nemmeno se si va con l'esercito e non prima di aver fornito tutte le dichiarazioni di questo mondo con una sfilza di documenti. Non ci credete? guardate qui http://www.comune.napoli.it/flex/cm/pa... Cosa da prenderli a calci in c....per tre giorni consecutivi....e dire che un bravo assessore è anche un nostro collega, che peraltro siede nel consiglio del collegio (e vabbè che saranno mai tutte ste poltrone).... saluti
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SIMBA4
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Ciao Carlo mi pare del tutto ovvio quello che scrivi è compito dell'Agenzia accertare i fabbricati non censiti, non ci piove su questo, ma il quesito è un po diverso. Cioè se ci possono essere delle responsabilità da parte del professionista in caso di frazionamento e non accatastando i fabbricati ricadenti sulle particelle frazionate. Probabilmente mi sto convincendo che responsabilità c'è ne possano essere poche attribuibili, se non nulle, al tecnico incaricato del frazionamento. Anche se devo dire che io personalmente mi farei sottoscrivere una liberatoria dalla proprietà, proprio per evitare l'imprevedibile. cordiali saluti
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geocinel
Carlo Cinelli
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Questa Roberto è una cosa fuori di testa. Ma più da parte di chi la subisce. Io andrei all'Ufficio Protocollo chiedendo di battermi un timbro sul frazionamento e se non lo fanno sono passibili di denuncia. L'avvenuto deposito, inteso come nella richiesta del Comune di Napoli, è un abuso di potere al quale vi dovete opporre. Anche come class action o come Collegio dei Geometri a costo di prendere a calci il buontempone biconsiliare. Cordialmente Carlo Cinelli
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totonno
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"robertopi" ha scritto: Facciamo un esempio assurdo (ma nemmeno tanto) immaginiamo di dover frazionare un piccolo lembo di un mappale di diversi ettari, magari a bosco, magari con una collinetta in mezzo e dall'altro lato c'è un fabbricato abusivo e che non ho visto. Si può mai avere resposabilità? Sono d'accordo con chi i ha precedetuto, assolutamente non è nostro compito e non è una nostra responsabilità. Poi ci sono gli abusi di potere, come qui a Napoli che, per una illogica usanza che si tramanda dall'epoca della 47/85, per una decisione di un dirigente de********, oltre a farsi pagare profumatemente il deposito, non rilascia la ricevuta di avvenuto deposito nemmeno se si va con l'esercito e non prima di aver fornito tutte le dichiarazioni di questo mondo con una sfilza di documenti. Non ci credete? guardate qui http://www.comune.napoli.it/flex/cm/pa... Cosa da prenderli a calci in c....per tre giorni consecutivi....e dire che un bravo assessore è anche un nostro collega, che peraltro siede nel consiglio del collegio (e vabbè che saranno mai tutte ste poltrone).... saluti Questo è l'invito a farle le opere abusive, non a impedirle. L'amministrazione è completamente assente nei controlli sul territorio e demanda tutto alle dichiarazioni dei tecnici esterni. Conviene purtroppo non fare niente e regolarsi fuori dai regolamenti dello Stato, costruire l'immobile abusivo e aspettare il prossimo condono edilizio. Bravi.
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geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO (GURU)
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"SIMBA4" ha scritto: Ciao Carlo mi pare del tutto ovvio quello che scrivi è compito dell'Agenzia accertare i fabbricati non censiti, non ci piove su questo, ma il quesito è un po diverso. Cioè se ci possono essere delle responsabilità da parte del professionista in caso di frazionamento e non accatastando i fabbricati ricadenti sulle particelle frazionate. Probabilmente mi sto convincendo che responsabilità c'è ne possano essere poche attribuibili, se non nulle, al tecnico incaricato del frazionamento. Anche se devo dire che io personalmente mi farei sottoscrivere una liberatoria dalla proprietà, proprio per evitare l'imprevedibile. cordiali saluti Non ce ne sono proprio per il ruolo che ricopriamo. Cosa saremmo diventati diversamente, Stefano? Quando passiamo davanti ad un fabbricato non censito o abusivo dovremmo fare formale denuncia al Catasto o al Comune? Dai su.....non scherziamo. E' come quando come Commissione Catasto della Toscana chiedemmo un parere legale se eravamo co-responsabili nella dichiarazione Docfa sulla data di costruzione del manufatto fatta dal Committente. Ci facciamo prendere da paure su competenze che non sono nostre. Non siamo dei vigili. Cordialmente Carlo Cinelli
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robertopi
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Credetemi, sembrerà strano, ma per fortuna non presento un TF a Napoli da moltissimi anni, l'ultimo lo feci per una divisione giudiziale, ben prima del telematico; bene, anche se all'epoca non volevano tutti sti documenti, fecero comunque problemi nonostante il mandato del giudice, dopo diversi tira e molla, litigi e soprallugohi del tecnico, mi obbligarono a rilasciare una dichiarazione, sapete quale? ancora oggi rido: "che il frazionamento era necessario per una questione di giustizia". Oggi non mi porrei il problema, non credo che sarei in torto e nemmeno di incorrrere in qualche sanzione, manderei una bella pec col TF allegato, arrivederci e grazie, come peraltro faccio in tutti i comuni d'Italia in cui lavoro o ho lavorato, da nord a sud. Le procedure odierne superano quelle che erano le imposizioni di legge di presentare al catasto la copia col timbro del comune. Ricordo che la legge stabilisce che il deposito del TF serve a consetire al comune di attuare il controllo del territorio, la notifica con una pec è più che sufficiente a rendere edotto il comune. saluti
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geocinel
Carlo Cinelli
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L'unica cosa che possono fare, ed è stato appurato, è quella di richiedere dei diritti di segreteria. Loro non possono nemmeno trattenerlo il Tipo. Perché se io ho fretta me lo devono timbrare e restituire immediatamente. Cordialmente Carlo Cinelli
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totonno
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"SIMBA4" ha scritto:
Anche se devo dire che io personalmente mi farei sottoscrivere una liberatoria dalla proprietà, proprio per evitare l'imprevedibile. La liberatoria no. Puoi informare il cliente di eventuali rischi ma la liberatoria è una cosa veramente antipatica. Se un professionista nel corso della sua attività è responsabile delle dichiarazioni che fa non può liberarsene perchè così facendo si rende complice di un fatto illecito aiutando il soggetto tramite la sua prestazione. Se il tecnico è convinto che non si può fare, deve rinunciare, oppure denunciare. Saluti
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SIMBA4
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"totonno" ha scritto: "SIMBA4" ha scritto:
Anche se devo dire che io personalmente mi farei sottoscrivere una liberatoria dalla proprietà, proprio per evitare l'imprevedibile. La liberatoria no. Puoi informare il cliente di eventuali rischi ma la liberatoria è una cosa veramente antipatica. Se un professionista nel corso della sua attività è responsabile delle dichiarazioni che fa non può liberarsene perchè così facendo si rende complice di un fatto illecito aiutando il soggetto tramite la sua prestazione. Se il tecnico è convinto che non si può fare, deve rinunciare, oppure denunciare. Saluti Ciao Questione di punti di vista. cordiali saluti
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geocinel
Carlo Cinelli
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Stefano La liberatoria, come più volte assodato dalla giurisprudenza, non ha alcun valore legale. Ce l'ha fra le parti ma se tu hai responsabilità verso la legge non te la togli con la liberatoria. Cordialmente Carlo Cinelli
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SIMBA4
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"geocinel" ha scritto: Stefano La liberatoria, come più volte assodato dalla giurisprudenza, non ha alcun valore legale. Ce l'ha fra le parti ma se tu hai responsabilità verso la legge non te la togli con la liberatoria. Cordialmente Carlo Cinelli Ciao Carlo Ovvio anche questo. buona serata
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geocinel
Carlo Cinelli
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Stefano Se è ovvio a che serve farsela firmare? Cordialmente Carlo Cinelli
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SIMBA4
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A evitare che il committente mi smentisca in futuro su informazioni rese solo verbalmente e non scritte. Cordiali saluti
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Orlando1973
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Buonasera , ma se mi faccio firmare una liberatoria ( per un domani dire io te l'avevo detto .......) credo che non serva a nulla in quanto gia' si ammette di essere in errore e quindi comunque noi come professionisti siamo responsabili . Ritornando al caso specifico , non so' di preciso cosa dica la legge , ma andando a rigor di logica se io tratto un particella per un frazionamento e su questa ricade un fabbricato e questo non risulta in mappa secondo me' và accatastato , magari facendo presente al proprietario che facendolo in concomitanza con il frazionamento si riducono notevolmente le spese . Anche perche' prima o poi andrà comunque fatto .
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totonno
(GURU)
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"SIMBA4" ha scritto: A evitare che il committente mi smentisca in futuro su informazioni rese solo verbalmente e non scritte. Cordiali saluti Glielo scrivi che non si può fare, e come tecnico non la puoi fare, ma non puoi farti sollevare dalle responsabilità che hai. . Io credo che tu non sappia cosa sia una liberatoria e gli effetti che questa comporta. Il tecnico deve informare e segnalare al cliente se quando un attività che ha intenzione di fare è illecita e che non può fare mai. Se la vuole fare la fa da solo non con l'aiuto di un professionista il quale giustifica i motivi per scritto i motivi per i quali quella determinata cosa non si può fare. Saluti
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