"geobax" ha scritto:
Quello di cui parla dioptra è l'art. 2 comma 4 del provvedimento del Direttore dell'Agenzia del 22/xii/2006: certamente sarebbe un traguardo notevole anche per tagliare alla radice l'erbaccia che cresce nei vari comuni che, con usanza che si allara a macchia d'olio, chiedono il pagamento di marche da bollo e diritti di segreteria per l'apposizione del visto di deposito (argomento trattato anche nelle FAQ).

Cmq non sono dell'idea che il tecnico abbia sospeso legittimamente il tuo tipo che, se ho ben capito è telematico: otremodo, in questo caso, sei tu che dichiari che lo stesso è stato depositato in comune la prima volta; il secondo invio, del tipo non sostanzialmente difforme dall'originale, avverrà con stessa dichiarazione riferita al primo deposito in quanto, un successivo deposito non è richiesto propria in forza della nota 34902/2006, che hai citato.

ciao