Buona sera a tutti.
Allora ritorno per un attimo all'atto di aggiornamento (T.M.) con un particella suddivisa in porzioni.
Presso la mia AdT , come già detto, vogliono contestualmente alla presentazione dell'atto geometrico di cui si tratta anche:
1) richiesta per la riunificazione delle porzioni agrarie per come sappiamo;
2) Docte (cioè mod. 26) che aggiorna la situazione delle particelle che restano
al C.T. con coltura agraria.

Bene il mio problema è come procedere ora alla redazione della stessa Docte.

Per la verità l'ho fatto ma temo che possa non andar bene.

Se la particella divisa in porzioni si chiamava 100 e nel mod. censuario a seguito della sua suddivisione, per esempio,m in tre particelle delle quali due vanno all'urbano e una resta ai terreni ancora da suddividere in due porzioni agrarie nuove, evidentemente con la superficie variata, quale particella inserisco nella schermata iniziale della stessa docte?
Se ci metto il provvisorio letterale (per es. BBA) che ho usato nel censuario del t.m. la procedura Docte non lo riconosce.

Allora gli ho ridato il n° 100 che aveva all'origine, ho cliccato su porzioni e le ho ricostituite come erano prima e con la stessa coltura e le superfici nuove che oggi hanno.

ma il dubbio è che in effetti il numero 100 non ci sarà più dato che nel mod. censuario l'ho soppresso e quindi come si procederà. Sarà il tecnico catastale a modificare il file docte dandogli il numero definitivo che avrà esso stesso assegnato a quella particella provvisioria che io ho già chiamato BBA?

Preciso che facendo come ho descritto sopra la procedura mi dice che "il documento è formalmente corretto"!

COsa mi dite, cortesemente?

Grazie, grazie ancora agli interventi che ci saranno. Di sicuro utili a tutti!

ANcora buona sera.

In effetti una recente nota della Direzione Centrale dell'Agenzia ha chiarito che la presentazione della suddivisione in porzioni, sulla base dei nuovi identificativi, deve essere presentata contestualmente all'atto di aggiornamento (tipo mappale o tipo di frazionamento). Ritengo, pertanto, che per tali fattispecie - frazionamenti di p.lle già divise in porzioni - sia indispensabile richiedere all'agenzia del territorio i numeri definitivi che verranno utilizzati nel db censuario e nella proposta di aggiornamento al posto dei provvisori, tipo: AAA,AAB, ecc..
Un ultima riflessione a riguardo: è cura e convenienza del proprietario far presentare immediatamente (preferibilmente insieme alla richiesta di approvazione del tipo così come previsto) la variazione che rifletti l'effettivo andamento colturale, perchè gli uffici - per permetterne l'approvazione - hanno inserito negli atti la qualità con reddito più elevato fra le colture esistenti ed il perdurare di tale anomala indicazione non giova di certo al possessore.

Saluti

argomento già trattato.

Comunque è corretto presentare il tipo mappale insieme alla richiesta di unificazione delle porzioni, a condizione ovviamente che quest'ultima venga trattata prima del tipo.
Ritengo invece che Il docte debba essere presentato dopo l'approvazione del tipo e non congiuntamente, proprio perchè non si conosce ancora l'identificativo della nuova particella.

Riporto testualmente:

Rif.to: Circolare 1/2007

3.6 Particelle divise in porzioni
Fino a quando non saranno disponibili specifiche modifiche alle procedure informatiche di aggiornamento della banca dati catastale, per la redazione di atti interessanti particelle divise in “porzioni” nell’archivio censuario, il professionista autorizzato dal titolare dei diritti reali, o direttamente il titolare, deve propedeuticamente richiedere all’ufficio, con istanza in carta libera, l’unificazione delle porzioni. L’ufficio provvederà ad unificare le stesse attribuendo alla particella risultante la qualità di coltura e la classe caratterizzata da tariffa di maggiore reddito dominicale. Nel caso che le particelle derivate dall’atto di aggiornamento conservino natura agraria, è necessario provvedere a presentare un modello 26 per recuperare le effettive qualità di coltura attuate sulle particelle intere o loro porzioni. In tale senso saranno fornite informative al tecnico professionista redattore dell’atto affinché coinvolga le parti per la predisposizione delle conseguenti variazioni censuarie per il ripristino delle colture in atto.

Ribadisco come già detto in precedenza che sarebbe consigliabile procedere al frazionamento delle dividenti che individuano i cambi di coltura, onde semplificare la predisposizione del successivo mod.26.

saluti

Vi ringrazio per il solerte riscontro.
Credo che abbondare nelle precisazioni, man mano che si presentano i casi reali, possa essere utile a tutti per fugari definitivamente i dubbi che si creano.
Proprio alla luce del fatto che un'AdT come quella in cui io opero dice di seguire la procedura che vi ho descritto, cioè chiedendo che dentro il plico che contiene l'atto di aggiornamento geometrico ci sia pure la Docte, senza però porsi il problema che ho sollevato nel topic iniziale.

Certo a questo punto sarà opportuno un confronto con l'ufficio, ma l'avere disquisito quì della questione sicuramente supporta argomentazioni utili al confronto.

Grazie ancora e buon lavoro e buona giornata.
luigi