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differenza superficie nominale e superficie cartografica |

citrea
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Tutti conosciamo la differenza fra le due superfici. Quale è la norma che le regola? Quale è la tolleranza di discostamento fra superficie nominale e superficie cartografica? Grazie
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citrea
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Si utilizza circa il 5% pari a 1/20, anche se non molto corretto visto che esistono formule analitiche. Il problema è sorto perchè l'ufficio vuole che metta la superficie nominale in tolleranza con la superficie grafica derivante dalla proposta, e putroppo essendo già eccessivo l'errore non accettano le mie superfici. Il problema nasce dal fatto che il sottoscritto ha rilevato nel Tipo Frazionamento solo la dividenda, ma non l'intera superficie della particella. Come orientarsi?
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citrea
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19 Maggio 2005
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Qualcuno riferisce che trattasi di una norma specificata nel codice civile!!! Vero? Quale è quest'articolo?
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SIMBA64
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"citrea" ha scritto: Si utilizza circa il 5% pari a 1/20, anche se non molto corretto visto che esistono formule analitiche. Il problema è sorto perchè l'ufficio vuole che metta la superficie nominale in tolleranza con la superficie grafica derivante dalla proposta, e putroppo essendo già eccessivo l'errore non accettano le mie superfici. Il problema nasce dal fatto che il sottoscritto ha rilevato nel Tipo Frazionamento solo la dividenda, ma non l'intera superficie della particella. Come orientarsi? Salve Spiega meglio con dei numeri cosa vuoi dire, altrimenti non si capisce. Saluti
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citrea
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19 Maggio 2005
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mi spiego meglio esemplificando: Ho una particella dove la superficie nominale è fuori tolleranza di oltre il 5%, come prescritto da norma ( quali sono i riferimenti di questa norma?). Avendo rilievato solo la dividenza, e non l'intera superficie della particella interessata dal frazionamento, come posso risolvere il problema sopra esposto ed evidenziato dall'agenzia? grazie
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Gabrielinho82
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11 Aprile 2013 alle ore 10:34
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Montepulciano
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Premesso che esistono persone estremamente più pratiche di me, io credo che il 5% di tolleranza pari ad 1/20 si riferisca esclusivamente alla differenza tra superifici reali e superfici nominali (art. 1538 c.c.) , mentre nel tuo caso stiamo parlando di uno sbilancio tra superficie nominale e superficie cartografica. Per quanto riguarda questo tipo di sbilanciamento, per quel poco che capisco ci sono diversi metodi empirici per trovare la tolleranza, uno di quelli che ritengo valido è quello di calcolare come tolleranza massima la radice quadratra della superficie nominale. Prego correggetemi se ho detto delle castronerie.
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it9gvo
(GURU)
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trappeto
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"citrea" ha scritto: Si utilizza circa il 5% pari a 1/20, anche se non molto corretto visto che esistono formule analitiche. Il problema è sorto perchè l'ufficio vuole che metta la superficie nominale in tolleranza con la superficie grafica derivante dalla proposta, e putroppo essendo già eccessivo l'errore non accettano le mie superfici. Il problema nasce dal fatto che il sottoscritto ha rilevato nel Tipo Frazionamento solo la dividenda, ma non l'intera superficie della particella. Come orientarsi? Confermando che l'Ufficio ha dovuto adottare, per il confronto tra superfici reali e sup. catastali nominali, la tolleranza legale di 1/20 da tempo stabilita nelle aule dei tribunali, aggiungo che la stessa tolleranza viene adottata per l'accettazione di istanze di rettifica di superfici censuarie errate perchè difformi da quelle cartografiche per oltre 1/20°. Quindi hai due possibilità: 1 - istanza all'Ufficio perchè corregga la superficie censuaria SN avvicinandola a quella cartografica, sempre SN (rettifica per erroneo calcolo). 2 - effettuare (se possibile) il rilievo integrale delle derivate calcolandone le SR, da trascrivere a margine delle p.lle col modello Ausiliario con l'annotazione "RE". In quest'ultimo caso le p.lle derivate avranno confermate le SN fuori tolleranza, ripartendo proporzionalmente la differenza. Le relative SR vengono trascritte nel campo "annotazioni" Buon lavoro. P.S. consiglierei di fare una visura storica sui vecchi registri perchè a volte il problema consiste nella errata trascrizione della superficie sul meccanografico. Buon lavoro
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SIMBA64
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
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"it9gvo" ha scritto: "citrea" ha scritto: Si utilizza circa il 5% pari a 1/20, anche se non molto corretto visto che esistono formule analitiche. Il problema è sorto perchè l'ufficio vuole che metta la superficie nominale in tolleranza con la superficie grafica derivante dalla proposta, e putroppo essendo già eccessivo l'errore non accettano le mie superfici. Il problema nasce dal fatto che il sottoscritto ha rilevato nel Tipo Frazionamento solo la dividenda, ma non l'intera superficie della particella. Come orientarsi? Confermando che l'Ufficio ha dovuto adottare, per il confronto tra superfici reali e sup. catastali nominali, la tolleranza legale di 1/20 da tempo stabilita nelle aule dei tribunali, aggiungo che la stessa tolleranza viene adottata per l'accettazione di istanze di rettifica di superfici censuarie errate perchè difformi da quelle cartografiche per oltre 1/20°. Quindi hai due possibilità: 1 - istanza all'Ufficio perchè corregga la superficie censuaria SN avvicinandola a quella cartografica, sempre SN (rettifica per erroneo calcolo). 2 - effettuare (se possibile) il rilievo integrale delle derivate calcolandone le SR, da trascrivere a margine delle p.lle col modello Ausiliario con l'annotazione "RE". In quest'ultimo caso le p.lle derivate avranno confermate le SN fuori tolleranza, ripartendo proporzionalmente la differenza. Le relative SR vengono trascritte nel campo "annotazioni" Buon lavoro. P.S. consiglierei di fare una visura storica sui vecchi registri perchè a volte il problema consiste nella errata trascrizione della superficie sul meccanografico. Buon lavoro Salve Condivido le due possibilità che hai elencato per la risoluzione del problema di citrea, ma va considerato tutta una serie di analisi. La soluzione in verde prevede di aver fatto una ricerca storica da dove nasce l'errore del calcolo della superficie, il chè non è molto semplice da dimostrare, non credo che il catasto ti corregga una superificie dicendoli solo per errato calcolo in precedenza. La seconda soluzione prevede la redazione di un vero atto di aggiornamento, cioè un tipo particellare, anche questo abbastanza laborioso. Dovrà essere citrea a scegliere quale strada percorrere e soprattutto valutarla in base allo scopo finale che dovrà raggiungere. Saluti
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agri78
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Buon pomeriggio! Cercando di seguire le regole del forum, mi accodo a questa discussione per porre la mia problematica, che ritengo abbia qualche punto in comune. Ho da poco redatto due tipi mappali in deroga per il passaggio all'urbano di due vecchi fabbricati rurali(p.lla x e p.lla y confinanti)..per uno ho operato senza edm, essende una conferma di mappa, mentre per l'altro ho compilato proposta di aggiornamento per la rappresentazione di una piccola parte demolita ed un'altra piccola ampliata in aderenza. Pratiche approvate in automatico con la nuova versione. Le pratiche Docfa sono state invece respinte, in quanto per entrambe le particelle, ormai qualità 282, figura incongruenza tra le superfici calcolate con i poligoni(fabbricato più corte) e quelle dichiarate precedentemente nel tipo mappale; infatti, in visura ai terreni risulta la particella x di mq 190 e la Y di 150, mentre in planimetria, conforme alla superficie cartografica, la x di mq 221 e la y di mq 119, ad ogni modo per un totale in entrambi i casi di mq 340. Premesso che, avendo poca esperienza professionale, avrei dovuto accorgermi di questo sbilancio prima della redazione dei tipi mappali, ed eventualmente presentare istanza di rettifica all'ufficio per cercare di appianare tale differenza e che, mi sembra di aver capito, l'ufficio stesso non avrebbe dovuto rilasciarmi l'edm essendoci una differenza oltre la tolleranza ammessa, pensate, cordiali colleghi, che ho qualche possibilità, in questa fase, di poter rendere congrue mappa e valori censuari senza presentare un altro tipo mappale a rettifica? Ringrazio anticipatamente chi volesse comunque rispondermi.
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geoalfa2
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anonimo_leccese
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Onestamente è la prima volta che sento che facciano tali tipi di controlli al doc.fa.,..... sarà anche stata una tua "leggerezza" nel non allineare la superficie, ma che io sappia quelli del doc.fa. non dovrebbero entrare nel merito di certe questioni, anche perchè, suppongo, stai dichiarando il reale stato di fatto, che da come ho capito è conforme alla mappa,...mha !!!!
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it9gvo
(GURU)
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19 Settembre 2006
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trappeto
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"geoalfa2" ha scritto: . Geoalfa, ti sei duplicato?
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anonimo_leccese
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29 Ottobre 2009
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"it9gvo" ha scritto: "geoalfa2" ha scritto: . Geoalfa, ti sei duplicato? O.T. Chi si riscrive, non può utilizzare lo stesso nick,..il sistema lo riporterebbe con già esistente,..se non sbaglio !!! Che ne pensate della sospensione di sopra ?
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agri78
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02 Gennaio 2012
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Capo d'Orlando (ME) -
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Grazie x avermi risposto. Pensi che adesso sarebbe possibile procedere ad allineamento della superficie? anche se ho aggiornato la mappa con i tipi presentati, in uno ho solo confermato la sagoma del fabbricato nell'altro l'ho leggermente ridotta nel complesso ma comunque non ho agito minimamente sulle linee di confine particella, sia perchè non era necessario, ma soprattutto i confini non sono assolutamente materializzati sui luoghi. Ho anche pensato di fare un altro tipo mappale per fondere le 2 particelle (sono stessa ditta), in modo tale da allineare definitivamente la superficie e creando poi 2 sub in sede di pratica docfa.. Una semplice istanza, anche in bollo, sarebbe ottima!!
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SIMBA964
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20 Marzo 2014 alle ore 17:05
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in fede con DIO
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"agri78" ha scritto:
Ringrazio anticipatamente chi volesse comunque rispondermi. Salve Ridisegna il perimetro della particella, mantenendo la grafica, in modo tale che fra la tolleranza a tuo favore + il nuovo perimetrico disegnato riesci a far coincidere le superfici fra il docfa e quanto riportato in visura. Saluti cordiali
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