"palloncino" ha scritto:
Devo redigere un frazionamento che interessa circa 50 particelle.
Tutti i proprietari delle singole particelle sono disposti a firmare ad eccezione di uno, il quale e singolo proprietario della particella XX.
Devo rinunciare o c'è qualche normativa che mi possa aiutare in questo caso.
Preciso inoltre che si tratta di una lottizzazione approvata.

Nel rigraziarVi anticipatamente

BUON LAVORO

"geokat" ha scritto:
Mi spiace ma non funziona così, soprattutto a livello giuridico, perchè tu avresti cmq una lettera di incarico non sottoscritta da tutti. E anche se l'adt te lo accettasse, nel momento in cui il proprietario "non firmante" si inalbera, son casini per tutti. Io una pratica del genere l'ho risolta così: prima parli con tutti i proprietari, se non trovi un accordo mandi una lettera a tutti per conoscenza dove motivi la tua posizione a non intervenire. Poi se la sbrighino loro. Lo so che rischi di non fare il lavoro, però è meglio del prendersi una denuncia.
Ciao

"geokat" ha scritto:
Nel caso in cui ci sia una persona incapace di intendere e volere ci deve essere per forza un tutore legale (in genere mogli, mariti, figli, nipoti ecc.). Se una persona è irreperibile in quanto magari vive all'estero credo che ci sia poco da fare se non presentare una dichiarazione dove qualcuno (e qui vai a vedere chi si prende la responsabilità) dichiara appunto che la persona in questione risiede all'estero e non risulta rintracciabile dalle anagrafi italiane.

"palloncino" ha scritto:
Prima di iniziare questo dialogo con Voi mi sono letto prima tutte le normative che regolano la Famosa lettera di incarico, dalle quali si evince che per ogni singola ditta catastale l'atto di aggiornamento catastale deve essere firmato da almeno uno dei titolari dei diritti reali sull'immobile.
Quindi non esiste, appunto, che un soggetto qualsiasi non inserito nella ditta e quindi nella visura agli atti firmi per questi una lettera di incarico.
Per questo la mia domanda era rivolta ad altre normative di Vs. conoscenza e non a quella della lettera di incarico.

Cordialità

"geokat" ha scritto:
Le lettera d'incarico di buona norma e di "buon lavoro" andrebbe fatta firmare a tutti i clienti che ci commissionano un qualsiasi incarico. Questo va fatto primo per un discorso di privacy, accessibilità agli atti, ecc. e soprattutto come punto di forza in caso di non accordo sul pagamento della parcella. Ovvio è che nessuno può incaricarci ad intervinire sulla proprietà altrui, nè tantomeno un buon tecnico inizia un lavoro se ci sono problematiche come quelle esposte da Palloncino.
La procura è un documento che viene in genere stipulato e rilasciato da un notaio o dal tribunale, sbaglio? E di solito vi è l'accordo del proprietario a dar procura e ad intervenire in sua vece a persone di sua fiducia. In altri casi le procure si rilasciano in casi particolari (vedi infermità mentali, tutori di minorenni ecc.), ma di certo non mi sembra questo il caso. Qui c'è una persona che non vuole firmare (per motivi suoi e magari "stupidi") un'operazione da effettuarsi sulla sua proprietà. Stando così le cose alla peggio si rischia di incorrere in una causa civile in cui tutti ci smeneran soldi e probabilmente poi il lavoro si farà comunque. Penso che il buon senso possa risolvere molto più di tante leggi, purtroppo non sempre se ne dispone.