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tipo mappale mai presentato e fabbricato già presente al CF |

kaya
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09 Dicembre 2009
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Ciao! ho il seguente problema: un fabbricato già presente al catasto fabbricati ma non è mai stato presentato un TM; insiste su 2 particelle al terreni. Devo fondere le particelle (mappale 5, mappale 1741) ed inserire il fabbricato (mappale 566) in pregeo. Vorrei però tenere l'identificativo del fabbricato. Come faccio il modello censuario?
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bioffa69
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23 Settembre 2009
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BRESCIA
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Hai fatto tutte le ricerche del caso? hai richiesto la busta e verificato la presenza/assenza del TM? Sei sicuro che sia dovuto il TM o forse era compito dell'Agenzia? di che anno sono le schede? Saluti
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frafra79
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19 Maggio 2008
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Si già fatto tutto, tm non esiste in busta. Le schede sono del 1979. Il mio problema è come mantenere l'identificativo che esiste ai fabbricati.
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EALFIN
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03 Dicembre 2006
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Non credo che puoi proporre in Pregeo una particella per la formazione dei lotti: - diversa dalle particelle 4000 che vengono attribuite in automatico dal sistema; - diversa dalle particelle inerenti edifici accertati con rendita presunta la cui prenotazione nell'apposito modello catastale ovvero nel sistema avviene da parte dei tecnici catastali. Pertanto non saprei nemmeno se il Catasto, a seguito di istanza, ti possa prenotare la particella 566 tale da poter esservi, a tipo mappale approvato, la corrispondenza fra la particella del lotto della mappa del C.T. ed unità del C.F. già censite sul medesimo lotto. In caso diverso, dopo l'approvazione del tipo mappale con attribuzione automatica di particella 4000, devi variare gli identificativi di tutte le unità ricadenti nel lotto.
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Orlando1973
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04 Maggio 2015 alle ore 16:51
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Non credo vi sia alcun problema a mantenere il n. 566 , invece come di solito di assegnare ad una derivata ad esempio AAA si assegna il mappale 566 . Non andrà in approvazione automatica ma il TM dovrebbe essere approvato ugualmente . E comunque se all'urbano vi è l'identificativo 566 và mantenuto anche con pregeo .
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frafra79
Iscritto il:
19 Maggio 2008
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"EALFIN" ha scritto: Non credo che puoi proporre in Pregeo una particella per la formazione dei lotti: - diversa dalle particelle 4000 che vengono attribuite in automatico dal sistema; - diversa dalle particelle inerenti edifici accertati con rendita presunta la cui prenotazione nell'apposito modello catastale ovvero nel sistema avviene da parte dei tecnici catastali. Pertanto non saprei nemmeno se il Catasto, a seguito di istanza, ti possa prenotare la particella 566 tale da poter esservi, a tipo mappale approvato, la corrispondenza fra la particella del lotto della mappa del C.T. ed unità del C.F. già censite sul medesimo lotto. In caso diverso, dopo l'approvazione del tipo mappale con attribuzione automatica di particella 4000, devi variare gli identificativi di tutte le unità ricadenti nel lotto. Ma se non riesco a dare la 566 avrei un doppione al fabbricati
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samsung
Iscritto il:
29 Ottobre 2005
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"frafra79" ha scritto:
Ma se non riesco a dare la 566 avrei un doppione al fabbricati Assolutamente no. Nel passato eravamo abituati a lavorare coi due diversi identificativi, uno ai terreni ed uno all'urbano. Non ci ha mai turbato avere a che fare con questo. Poi l'Agenzia ha proceduto con l'allineamento mappe, che non è la peggiore delle idee introdotte negli ultimi tempi, ma forse ha fatto perdere quell'elasticità necessaria a gestire questo caso. Devi pensare che la particella terreni n°566, oggi inesistente, potrebbe persino essere esistita nel passato ed in una zona diversa da quella che tratti tu. Percui pretendere la costituzione oggi di una nuova 566 fa pensare ad una sorta di metempsicosi delle particelle  . L'unico problemino che potresti avere dal costituire una nuova AAA che prenderà il numero che prenderà è l'eventuale cosituzione di un contestuale F/6 che potrai gestire come suggerito in questa discussione www.geolive.org/forum/pregeo-e-docfa/pre... Bene. Quando sarà il momento di presentare i tuoi modelli Docfa, indicherai negli 1N il numero AAA al CT ed il 566 al CF. Nel modello D tratterrai esclusivamente la variazione della 566 mantenendo tale numero. In visura avrai il numero AAA al CT a partita 1 Ente urbano. Ed il numero 566 al CF col suo seguito di subb. Quello che ti poni è un falso problema. Sarà il Catasto, magari mai, se lo vorrà allineare la mappa modificando il 566 in AAA. Saluti.
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SERGIO_1971
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05 Febbraio 2008
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LE LANGHE
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Una domanda..... Ma il mappale 566 (che al CF individua il tuo edificio) al CT esiste? Sicuramente si. Tu parli di un mappale 1741 quindi il mappale 566 esiste per forza, magari con lo stato soppresso, ma di certo c'è. Sia nel caso che esista (come mappale soppresso o rappresentante un'altro terreno e/o fabbricato) e sia nel caso non esista tu stai trattando in immobile oggetto di disallineamento degli identificativi tra CT e CF e pertanto dovresti adeguarti ai disposti della "PROCEDURA OPERATIVA N. 75, PROT. N° 38036/2004". La procedura è scaricabile dalla A.U.G. (Archinio Universale Geolive) al costo superscontato di € 0,00 al link www.geolive.org/normativa/procedure-oper... . Provare per credere. Saluti
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EALFIN
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Il problema è che anche accettandoti il Docfa con particella del C.T. diversa da quella del C.F. al Catasto non resta altro, in base alla norma, di variare tutti gli identificativi delle unità di cui all'attuale particella 566. Esempio ho in mappa la particella 4001 e al C.F. le particelle 566 sub 1, 566 sub 2 e 566 sub 3. Poi fondo le particelle 566 sub 1 e 566 sub 2 ed ottengo la particella 566 sub 4. Successivamente il Catasto ti varia d'ufficio la 566 sub 3 e la 566 sub 4 in 4001 sub 1 e in 4001 sub 2. Non è meglio aggiustare tutto adesso per evitare di subire una notifica successiva del Catasto per cambio identificativo con tutte le conseguenze del caso? Ovvero mettiamo che oggi fai un atto come particella 566 sub 4 e ieri il Catasto te lo ha variato in 4001 sub 2. Pensi che non avrai problemi? Io dico che in tal caso avrai problemi anche se non per tua colpa (o meglio li avrà il cliente).
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samsung
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"EALFIN" ha scritto:
Non è meglio aggiustare tutto adesso per evitare di subire una notifica successiva del Catasto per cambio identificativo con tutte le conseguenze del caso? Quali sono le conseguenze del caso ? "EALFIN" ha scritto: Ovvero mettiamo che oggi fai un atto come particella 566 sub 4 e ieri il Catasto te lo ha variato in 4001 sub 2. Pensi che non avrai problemi? Da quando le operazioni di allineamento mappe sono retroattive ? Da quando si cancellano o modificano gli stadi precenti privando l'u.i.u. di una sua cronologia veritiera ? Grazie anticipatamente per le preziose informazioni.
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EALFIN
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Dopo che a miei clienti erano pervenute notifiche di cambio identificativo per allineamento mappe al Comune risultavano denunce TARSU e ICI con ad esempio particella 100 sub 1 mentre la nuova particella 101 sub 1 (sostitutiva della 100 sub 1) risultava solo in Catasto e non nella denuncia TARSU e ICI. Pur se il Comune aveva gli elementi per verificare la materia ha emesso avvisi di accertamento ai miei clienti per omessa dichiarazione della particelle nuove derivate da cambio di identificativo. In sostanza siccome siamo in Italia e gli uffici della pubblica amministrazione lasciano spesso alquanto a desiderare, i clienti hanno dovuto spendere soldi (per il Ricorso in Autotutela e/o alla Commissione Tributaria visto che in alcuni casi il Comune manco ha risposto all'Autotutela) per dimostrare che la particella 101 sub 1 era la stessa della particella 100 sub 1 e quindi non si trattava di omessa denuncia ma solo di cambio di identificativo. Ecco quanto sopra è una delle complicazioni che è meglio evitare. Nel senso che il Catasto ha l'obbligo di allineare le unità del C.F. alle corrispondenti particelle della mappa del C.T. Al di là se lo fa il tecnico e/o in seguito il Catasto, prima si fa detta variazione di identificativo e meglio è. Tanto comunque il Catasto ha l'obbligo di farlo. Poi se la variazione è conseguente al tipo mappale ovvero gli estremi di detto tipo vengono riportati nel Docfa, vi è anomalia fra la particella riportata nel suddetto tipo mappale richiamato e le unità oggetto di variazione. Nel senso che ho dei dubbi che il Catasto accetti variazioni con differenti numeri di mappale fra C.T. e C.F. Quando mi sono capitati casi simili ovvero dovevo eseguire delle variazioni, ho prima allineato le particelle fra C.T. e C.F. presentando dei Docfa per cambio di identificativo e poi ho presentato le denunce di variazione che mi interessavano e che hanno richiesto anche l'elaborato planimetrico (pur in assenza di tipo mappale), perchè dovevo costituire B.C.N.C. . In tali casi è filato tutto liscio ed oggi fra C.T. e C.F. e relative unità ivi ricadenti è tutto congruente. Per di più sono stato pagato dal cliente anche per eseguire variazioni che avrebbero dovuto eseguire il Catasto, non molti soldi ma comunque sempre utili di questi tempi. Ed in più ho rimesso tutto a posto in materia di Catasto e relative disposizioni. Spero di aver reso l'idea perché io preferisco riparare agli errori e/o omissioni del Catasto.
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