Da alcuni anni a questa parte è necessario che esista il perfetto allineamento fra trascrizione e intestazione catastale, il tutto con riferimento alla stipula di atti inerenti immobili urbani.
Quanto sopra è solo derogabile quando ci si avvale della dichiarazione in atti per possesso ultraventennale (con richiesta di voltura con riserva).
L'intestazione complessa di proprietà superficiaria e proprietà per il fabbricato io l'ho utilizzata nei casi in cui non era possibile, per qualsiasi motivo, far firmare la pratica catastale a tutti gli intestatari della particella ovvero dell'unità immobiliare interessata ma soprattutto a far firmare il successivo atto di cessione del diritto posseduto (esempio nei casi di mancanza di un perfetto titolo originario quando l'unità interessata, ad esempio, ricadeva su area condominiale con diritti di comproprietà non definiti).
In tal caso negli atti di trasferimento, denunce di successioni, ecc. il cedente e/o l'erede ha fornito la dichiarazione di possesso ultraventennale ovvero di mancanza di passaggi intermedi, richiedendo la trascrizione e/o voltura catastale con riserva.
Tornando al tuo caso C non può venire a cedere ad A e B, in sede di atto, un diritto superficiario che C non possiede da titolo originario (atto, successione, ecc.) in quanto possiede diversamente un titolo originario di piena proprietà della particella di terreno e/o possiede (anche per accessione successiva all'acquisto della proprietà del terreno) la piena proprietà del fabbricato che vi ricade sopra.
In poche parole ti consiglio:
- di redigere una scrittura privata fra A, B e C dove vengono pattuite tutte le modalità:
1) inerenti la ripartizione di tutte le spese occorrenti;
2) inerenti i tempi di stipula degli atti di regolarizzazione;
3) inerenti i tempi necessari ad adempiere all'accatastamento;
4) ecc.