Salve

Vi risulta che l'estratto di mappa P10 per particelle "porzionate" divise in porzioni dall'agea, debba passare per la preventiva riunificazione delle stesse?

cordialmente

mi risulta in quanto limite tecnico alla possibilità di intervenire in aggiornamento sulla p.lla divisa in porzioni.

[size=9]commento sulla firma: mmmmmm, co' 'sti tempi de crisi, pare de sta'ar Verano (me spari er latino, t'arisponno da romano) [/size]

Si, ed è obbligatoria istanza a firma del proprietario, come previsto dalle circolari


saluti

paolo

Salve

Grazie della conferma.

Correzione effettuata perchè affermazione inconsistente.

cordialmente

ricordiamoci che, con l'avvento di quei cambi di coltura imposti d'ufficio per fotoidentificazione, avevano intenzione di accatastare stalle e fienili.

Io non vedo vessazione a carico dei contribuenti, o per lo meno la vedo ma, a mio avviso, giusta.
Gli agricoltori non pagano il Geometra per fare mod. 26 o docte (o un bel frazionamento seguito da un docte), ma, per risparmiare, fanno una semplice di domanda alle loro associazioni per le modifiche culturali legate ai contributi richiesti. L'agea li inserisce ed il Geometra non lavora.
Quando finalmente si devono rivolgere ad un Geometra per fare un atto di aggiornamento, è giusto che paghino!

saluti

paolo

Salve

Hai ragione, ritiro quanto detto.

cordialmente

Se li ho chiamati "d'Ufficio" è perché i cambi di coltura a porzioni dell'AGEA sono piovuti dall'alto, hanno interessato p.lle all'insaputa del titolare. Certo, come si dice oggi, il titolare "non poteva non sapere", visto che ha chiesto lui all'AGEA il contributo per serre - mais - oliveto o non so cosa, ma il disagio è evidente; non ha chiesto lui il cambio di coltura, gli è stato imposto per evitare elusioni fiscali legate agli aumenti del reddito dominicale (che da noi, comuni montani, sono ben poca cosa).
Di fatto, anche se in passato ho anch'io usato il mod. 26 per porzioni, con questa non volontarietà ci troviamo intanto a dover chiedere "per cortesia" la necessaria riunificazione, dall'altro ad impegnarci a ripristinare la destinazione successivamente all'aggiornamento.
Ci sono intere montagne di proprietà comunale, boscate per la stragrande loro estensione, che a causa di qualche possessore con le sue 4 piante si trovano ora ad essere ettari di falso oliveto, perché non mi sono sentito in grado di determinare le superfici porzionate da ricostituire.
Se non è vessazione questa.
Mi aspetto dal mio boicottaggio almeno la silenziosa gratitudine di tanti colleghi che si sono successivamente trovati il particellone non porzionato (e in questi casi ce ne sono, eccome...)