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GPS e vegetazione |

analemma
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Seriate (BG)
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Ho 2 ricevitori GNSS modello Topcon GR-3 (il venditore li ha definiti lo stato dell'arte del GNSS); carini, ma con un accenno di vegetazione si lavora male o malissimo. Siccome o letto qua e la di qualche ricevitore che con la vegetazione non ha problemi, sapete darmi indicazioni in merito ? PS Non posso certamente vietare ad alcune categorie di rispondermi (leggasi venditori), però chiedo cortesemente a chi sarà così gentile da illuminarmi, di qualificarsi in quanto libero professionista piuttosto che venditore della marca X o Y)
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lello59
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torrance
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L'ultima volta che ne ho parlato è successo un putiferio! Se proprio vuoi razzola tra i miei post che confermo, forte di altri due anni di esperienza di rilievi sugli Alburni! Pace e saluti
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geosaca
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Per esperienza DIRETTA, non sono VENDITORE ma utente, posso indicarti il sistema StarFire che tra l'altro ultimamente è stato ulteriormente potenziato nella costellazione, provare per credere 8O Per quanto mi è dato sapere viene molto osteggiato dagli altri ma ti posso garantire che è validissimo, riceve dove gli altri sono carenti se non addirittura deficitari. :roll: Personalmente ho creato un campo di prova con alberi, muri in c.a. alti 5-6 metri posti a dietro, etc. etc. VALIDISSIMO, chiedi una prova a veronesi s.r.l. :twisted:
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uli
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09 Luglio 2006
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Io uso un hiper pro, quindi un modello inferiore rispetto al tuo, per altro in configurazione solo rover e devo dire che nè al minimo accenno di vegetazione ne in presenza di vegetazione ho avuto grossi problemi. Chiaramente di cosa parliamo? che intendi per minima vegetazione? Molto dipende anche dalla condizione dei satelliti in quel determinato istante e se c'è almeno una "finestra" in quella posizione; se stò in 1 mq e il resto è circondato da alberi che ci vogliamo inventare? Sinceramente non conosco altri ricevitori di altre marche e non sò se siano in grado di "lavorare" in ambienti non consoni all'impiego classico del gps, devo dire però che alcune volte sono rimasto sorpreso dalla ricezione in situazioni critiche, come altre volte è successo di tirare fuori lo strumento per completare il rilievo. A volte (io ci provo sempre) si tende a utilizzare il gps in ogni condizione dimenticando che il gps nasce per rilievi in spazi aperti (più o meno). Libero professionista.
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che-brutta-fine
Giuseppe Venticinque
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Caserta
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"analemma" ha scritto: Ho 2 ricevitori GNSS modello Topcon GR-3 (il venditore li ha definiti lo stato dell'arte del GNSS); carini, ma con un accenno di vegetazione si lavora male o malissimo. Siccome o letto qua e la di qualche ricevitore che con la vegetazione non ha problemi, sapete darmi indicazioni in merito ? PS Non posso certamente vietare ad alcune categorie di rispondermi (leggasi venditori), però chiedo cortesemente a chi sarà così gentile da illuminarmi, di qualificarsi in quanto libero professionista piuttosto che venditore della marca X o Y) Ho il Tuo stesso sistema, funziona benissimo. Qualsiasi GPS se sei sotto fitta vegetazione, non funziona bene, non per un problema di GPS, ma per un problema di segnali satellitari. Non credere a Babbo natale.
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vordcienpion
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allora, vi do la mia esperienza. Anche io sono in possesso di un Topcon HiperPro, solo rover. Devo dire che sono rimasto molto soddisfatto, riuscendo a rilevare e battere dei punti anche la dove mi era stato detto impossibile o molto difficile. E' d'esempio il fatto che sono riuscito a prendere anche sotto degli alberi con dei piccoli spiragli sull'orizzonte, certo che pero' sono dovuto stare sul punto almeno 2 minuti per fargli calcolare l'ambiguità. Sono riuscito a rilevare anche dentro citta, con palazzi da una parte e dall'altra, sempre magari con attese un po alte, ma questo lo sapevo gia prima di acquistarlo. Sono riuscito a rilevare la dove il cellulare mi segnava 1 "tacchetta di ricezione" e a volte anche meno. Bisogna sempre stare attenti, quando si battono punti copn poco "segnale" ai vari sqm, al PDOP al GDOP, al ritardo nel segnale, e a tutti quegli altri fattori che fanno si che si noti immediatamente se il punto è attendibile o meno. Io personalemente, quando batto punti sel genere, o meglio in queste condizioni, alla fine faccio anche un controllo con il decametro.Invece l'altro giorno, sotto dei pini, niente, nemmeno alzando l'asta al massimo. In cinque minuti, messa in stazione e battuta del punto. Saluti a tutti
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utente
(GURU)
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ho letto tutti gli interventi e in nessuno ho riscontrto il periodo "riconfinato il punto precedentemente preso in presenza di vegetazione". quando si e' in presenza di vegetazione il segnale viene frastagliato, il sistema riesce ad inizializzare e a calcolare l'ambiguita' ma il dato di fatto e' che siamo in presenza di elementi che ostacolano o ritardano il seganle. per avere una risposta valida bisogna tornare sopra al picchetto con una costallazione diversa, in un altro giorno e vedere quanto si e' "degradato" il segnale. Porto questo esempio: per un riconfinamento avevo battuto dei picchetti, fatto il frazionamento/ricostruzione linea e poi fatto approvato in catasto. dopo mesi sono dovuto tornare fuori e riposizionare alcuni picchetti. questa linea era in prossimita' di piante, in una conca abbastanza chiusa, cioe' quella situazione al limite dell'uso GPS. riverificando le misure con i picchetti esistenti ho trovato degli errori variabili da pochi cm (acettabili) fino a 6-7 (non accettabili). a questo punto quale era corretta come posizionamento? Il picchetto che avevo misurato la prima volta oppure le coordinate di quel picchetto che pero' mi dicevano essere spostato? detto cio', per capirci, lavoro con un cut-of di 13°, il punto viene accettato con precisione planimetrica 1 cm e altimetrica a 2 cm, con 10 epoche di misurazione impostate a 1 secondo. questo per dare le caratteristiche plano-altimetriche del punto accettato. percio' la conclusione e' che il punto puo' essere aquisito regolarmente anche con le caratteristiche suddette ma la sua posizione reale potrebbe non essere dove dovrebbe. quindi in presenza di particolari situazioni e' meglio non fidarsi del GPS perche' l'importante non e' riuscire a prendere il punto in fase di rilievo, ma, in fase di riconfinamento essere in grado di posizionarlo dove e' segnato sul posto. saluti
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analemma
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Seriate (BG)
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So bene che il GPS si deve utilizzare a cielo aperto e che non ci si dovrebbe lamentare se funziona male in presenza di ostacoli; quindi io sono contento per quello che riesco a fare. Ma siccome leggo e sento spesso "compra il mio GPS, che tra l'altro ha un algoritmo sofisticato ecc. ecc. che ti consente di misuare dove gli altri non riescono" volevo solo capire dai colleghi che lavorano sul campo nelle più svariate situazioni se esiste davvero 1 modello più performante in presenza di ostacoli o sono tutti allo stesso livello e quindi QUEI venditori che dicono la frase di cui sopra tra virgolette sono inattendibili.
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uli
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"analemma" ha scritto:
Ma siccome leggo e sento spesso "compra il mio GPS, che tra l'altro ha un algoritmo sofisticato ecc. ecc. che ti consente di misuare dove gli altri non riescono" volevo solo capire dai colleghi che lavorano sul campo nelle più svariate situazioni se esiste davvero 1 modello più performante in presenza di ostacoli o sono tutti allo stesso livello e quindi QUEI venditori che dicono la frase di cui sopra tra virgolette sono inattendibili. ..scusa se sottolineo l'ovvio ma certe considerazione andavano fatte prima di affrontare una spesa così consistente, magari con delle prove sul campo.
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pzero
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO (GURU)
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Firenze - nome@cognome.it
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Il giorno che inventeranno un GPS in grado di misurare con precisione sotto gli alberi lo sapresti sicuramente! L'inventore vincerebbe come minimo il Nobel e, con il brevetto, diventerebbe più ricco di Bill Gates. Le altre ditte, per non chiudere, sarebbero costrette ad acquistare il brevetto. ciao Paolo
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puntogeo
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Il GPS aiuta ed integra mah! non sostituisce un bel nulla. Pensate che oggi con tutti questi GPS in giro e "siluri" di ogni genere, riusciremmo a fare mappe catastali ex-novo? Io credo di no. O l'impressione leggendo le varie FAQ, che ci sia un "innamoramento" piuttosto tecnologico a l'oggetto GPS da molti visto come una play-station che non piuttosto un quadro d'insieme dell'obbiettivo finale della Topografia vera e proprio o se meglio desiderate misurazione catastale. E vero che tutti viaggiamo di fretta ma l'accuratezza e l'attendibilità a volte non va d'accordo con la velocità e poi a quei colleghi che vanno a caccia dei millesi dei millimetri, vorrei sapere con quali elementi materiali posizionano i propri punti, visto che pure i picchetti hanno una loro sezione. Le misure di tipo scientifico lasciamole ai ricercatori. Cerchiamo un po ttutti di riallinearci sui giustii binari. Buona Meditazione a tutti.
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lello59
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08 Agosto 2003
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torrance
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Credo che nessuno abbia mai nemmeno lontanamente insinuato che il GPS possa essere l'unico modo per fare rilievi oggigiorno. E' chiaro che, prima dell'avvento di questa tecnologia, i rilievi si facevano diversamente ma si facevano comunque. L'ostilità verso il GPS facendolo passare, addirittura, come un mero amore verso le novità (al pari dell'i-phone o quasi) è fuori luogo! Vorrei sapere da puntogeo se fa i rilievi e con che cosa! Perché se li fa con la stazione totale, quella pure è un bel concentrato di tcnologia. O meglio, lo era quando - ai tempi dell'emanazione della circolare 2/88 - ebbe la sua massima diffusione. Ed io, che sono tren'anni che faccio questo mestiere, ebbi a sentirne all'epoca e per i dieci anni che seguirono. Qualcuno, forse, ricoderà i cosiddetti "tacheometristi", fedeli alla lettura alla stadia ed alla calcolatrice scientifica, quanta diffidenza avevano nella misura con l'infrarosso. Gli stessi che, qualche decennio prima, guardavano con diffidenza la calcolatrice scientifica, preferendogli le tavole logaritmiche o il regolo calcolatore. Mi fermo alla mia esperienza e non vado oltre, immaginando, però, che la stessa sorte l'abbiano subita, ai primordi, il teodolite ed il tacheometro. Col GPS ci lavoro da 4 anni e, posso ammettere, che non potrei farne a meno, sia per come mi agevola il lavoro sia per la precisione ottenibile (ne ho fatte di verifiche, anch'io ho avuto la mia buona dose di diffidenza). Nel mio caso è la stazione totale che integra il GPS e non viceversa! Non intendo rivolgermi a puntogeo ma a me, in questi ultimi anni, è sembrato di assistere a discorsi in analogia col proverbio della volpe e l'uva. Ogni qualvolta si parla di GPS, all'interlocutore scappa sempre la considerazione conclusiva: "Ma costa un sacco di soldi!" Vorrei vedere se un RTK in doppia frequenza - di quelli tosti, base e rover -costasse sotto i 10000 Euro quante stazioni totali nuove si venderebbero! Basterebbe anche la vecchia stazioncina per il dettaglio. Volevo concludere che, tutti i colleghi di mia conoscenza che, per un motivo o per l'altro, hanno asserito che il GPS non è che una novità tecnologica e che, per lavorare, basta e avanza la stazione totale: - sono possessori di un'auto tedesca iper-tecnologica; - hanno sostituito il televisore funzionante con un 42" LCD; - hanno sempre il telefonino all'avanguardia. Alla faccia della tecnologia! Pace e saluti
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macius
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"puntogeo" ha scritto: Il GPS aiuta ed integra mah! non sostituisce un bel nulla. Pensate che oggi con tutti questi GPS in giro e "siluri" di ogni genere, riusciremmo a fare mappe catastali ex-novo? Io credo di no. O l'impressione leggendo le varie FAQ, che ci sia un "innamoramento" piuttosto tecnologico a l'oggetto GPS da molti visto come una play-station che non piuttosto un quadro d'insieme dell'obbiettivo finale della Topografia vera e proprio o se meglio desiderate misurazione catastale. E vero che tutti viaggiamo di fretta ma l'accuratezza e l'attendibilità a volte non va d'accordo con la velocità e poi a quei colleghi che vanno a caccia dei millesi dei millimetri, vorrei sapere con quali elementi materiali posizionano i propri punti, visto che pure i picchetti hanno una loro sezione. Le misure di tipo scientifico lasciamole ai ricercatori. Cerchiamo un po ttutti di riallinearci sui giustii binari. Buona Meditazione a tutti. concordo 101%
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alexprudenzi
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Proprio nei giorni scorsi ho avuto dei problemi con le batterie del radiomodem della mia stazione base, e mio malgrado, per non rimanere fermo, ho utilizzato il mio sistema in modalità stop and go. Ribadisco, come altre volte ho già fatto, la mia poca esperienza, ma devo ammettere che mi si è aperto un "nuovo mondo". Punti che sicuramente in RTK avrebbero creato difficoltà di fissaggio, sono stati battuti, e poi verificati, senza alcun problema. Passaggi in "canyon" stile Petra, non hanno causato alcuna perdita di bloccaggio del segnale. In poche parole ho rivalutato le possibilità e le capacità del sistema in postprocesso. Da ultimo, proprio questa mattina, in occasione di un aggiornamento del firmware del sistema, ho poi provato a verificarne il funzionamento battendo alcuni punti del mio "campo prove". Utilizzando molta accortezza ed estrema lentezza sono riuscito a battere un punto, in questo periodo quasi totalmente coperto da fogli d' acero, sia in modalità rtk, e poi invece, con semplicità e velocità, in stop and go. Inutile dire che ho verificato la coincidenza delle coordinate. E per chi vuole dare un' occhiata agli aceri: www.flickr.com/photos/24316606@N04/sets/... Buon lavoro a tutti
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lupi
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"lello59" ha scritto: Credo che nessuno abbia mai nemmeno lontanamente insinuato che il GPS possa essere l'unico modo per fare rilievi oggigiorno. E' chiaro che, prima dell'avvento di questa tecnologia, i rilievi si facevano diversamente ma si facevano comunque. L'ostilità verso il GPS facendolo passare, addirittura, come un mero amore verso le novità (al pari dell'i-phone o quasi) è fuori luogo! Vorrei sapere da puntogeo se fa i rilievi e con che cosa! Perché se li fa con la stazione totale, quella pure è un bel concentrato di tcnologia. O meglio, lo era quando - ai tempi dell'emanazione della circolare 2/88 - ebbe la sua massima diffusione. Ed io, che sono tren'anni che faccio questo mestiere, ebbi a sentirne all'epoca e per i dieci anni che seguirono. Qualcuno, forse, ricoderà i cosiddetti "tacheometristi", fedeli alla lettura alla stadia ed alla calcolatrice scientifica, quanta diffidenza avevano nella misura con l'infrarosso. Gli stessi che, qualche decennio prima, guardavano con diffidenza la calcolatrice scientifica, preferendogli le tavole logaritmiche o il regolo calcolatore. Mi fermo alla mia esperienza e non vado oltre, immaginando, però, che la stessa sorte l'abbiano subita, ai primordi, il teodolite ed il tacheometro. Col GPS ci lavoro da 4 anni e, posso ammettere, che non potrei farne a meno, sia per come mi agevola il lavoro sia per la precisione ottenibile (ne ho fatte di verifiche, anch'io ho avuto la mia buona dose di diffidenza). Nel mio caso è la stazione totale che integra il GPS e non viceversa! Non intendo rivolgermi a puntogeo ma a me, in questi ultimi anni, è sembrato di assistere a discorsi in analogia col proverbio della volpe e l'uva. Ogni qualvolta si parla di GPS, all'interlocutore scappa sempre la considerazione conclusiva: "Ma costa un sacco di soldi!" Vorrei vedere se un RTK in doppia frequenza - di quelli tosti, base e rover -costasse sotto i 10000 Euro quante stazioni totali nuove si venderebbero! Basterebbe anche la vecchia stazioncina per il dettaglio. Volevo concludere che, tutti i colleghi di mia conoscenza che, per un motivo o per l'altro, hanno asserito che il GPS non è che una novità tecnologica e che, per lavorare, basta e avanza la stazione totale: - sono possessori di un'auto tedesca iper-tecnologica; - hanno sostituito il televisore funzionante con un 42" LCD; - hanno sempre il telefonino all'avanguardia. Alla faccia della tecnologia! Pace e saluti Sono perfettamente in linea con il tuo pensiero lello. Da quando ho iniziato a lavorare con il GPS ho massimizzato la mono operatività, ben consapevole dei limiti che chiaramente ha questo tipo di tecnologia. E' impagabile a mio avviso coordinare e sviluppare il lavoro di campagna in completa autonomia in tutta calma e concentrati sull'obbiettivo. Quindi quando sento discorsi che parlano di innamoramenti tecnologici verso l'oggetto in se stesso per correre e basta in campagna la cosa non fa che trovarmi in disaccordo. Tutto è invece complementare ad integrazione del rilievo tradizionale con la stazione totale. In certe situazioni, come affermato da molti utenti del forum, benedici il GPS per quanta fatica ti ha fatto risparmiare senza per questo degradare la precisione. A mio avviso accuratezza ed attendibilità possono benissimo andare di pari passo con l'evoluzione della tecnologia e conseguentemente con la moltiplicazione della produttività ma perlomeno conoscendo i pregi ed i difetti di ciò che hai fra le mani. Disconoscere questo vuol solo dire mettere la testa sotto la sabbia e far finta di non vedere o di non capire. Pace e Saluti a tutti
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