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Argomento: Consiglio utilizzo rete WRS.

Autore Risposta

Emanuele

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 0 -  0 - Inviato: 24 Giugno 2010 alle ore 19:20

Il problema di furina è piuttosto strano perchè in effetti rilevamenti eseguiti usando la stessa rete (sia VRS che FKP) devono essere perfettamente sovrapponibili a meno di un eventuale ricalcolo della rete stessa nell'intervallo tra i due.
Fino al 20 maggio la "rete" Geotop non emanava vrs ma solo correzioni di rete che, in modo molto semplicistico, erano una "via di mezzo" tra la vrs pura e il collegamento cors-rover. In ogni caso le cors erano comunque georiferite nello stesso SR e le correzioni erano elaborate e inviate dal server centrale e non dalla singola cors.
Non conoscendo i dettagli del rilevamento di furina azzardo qualche ipotesi:
- il primo rilevamento è stato seguito utilizzando la rete in IGS (con correzioni nearest) mentre il secondo usando la NETGEO (e quindi RDN)
- se l'elaborazione è stata eseguita con Meridiana magari non sono stati utilizzati gli stessi 7 parametri di rototraslazione
- i due rilevamenti sono stati eseguiti con appoggio a due reti diverse
In ogni caso le differenze di posizione dovrebbero essere superiori ai 10 cm altrimenti si potrebbe pensare ad un problema di errori di fissaggio
ripeto, sono solo ipotesi!

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utente

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 0 -  0 - Inviato: 24 Giugno 2010 alle ore 23:07

"salviotto" ha scritto:
se invece si sono usati due sistemi deve effettuare una rototraslazione



per esperienza diretta il sistema WGS84 calcolato con doppia base, Master e rover, confrontato con rilievo eseguito con rete VRS hanno, oltre ad una differenza di geocentriche, anche una differenza sostanziale dell'angolo di declinazione, inteso come l'angolo compreso tra i due segmenti con origine il punto in comune.

per rendere l'idea della differenza a 100 mt i punti omogenei, sul terreno ma misurati con le tecniche suddette, differivano di 60 cm circa.

percio' per unire i due rilievi occorreva, oltre alla traslazione, effettuare anche una rotazione, cioe' una rototraslazione.

tornando al post, concordo con quanto detto da Emanuele che suggerisce un acquisizione di punti medianti sistemi diversi.

saluti

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furina

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Batignano

 0 -  0 - Inviato: 25 Giugno 2010 alle ore 07:29

"Emanuele" ha scritto:
Il problema di furina è piuttosto strano perchè in effetti rilevamenti eseguiti usando la stessa rete (sia VRS che FKP) devono essere perfettamente sovrapponibili a meno di un eventuale ricalcolo della rete stessa nell'intervallo tra i due.
Fino al 20 maggio la "rete" Geotop non emanava vrs ma solo correzioni di rete che, in modo molto semplicistico, erano una "via di mezzo" tra la vrs pura e il collegamento cors-rover. In ogni caso le cors erano comunque georiferite nello stesso SR e le correzioni erano elaborate e inviate dal server centrale e non dalla singola cors.
Non conoscendo i dettagli del rilevamento di furina azzardo qualche ipotesi:
- il primo rilevamento è stato seguito utilizzando la rete in IGS (con correzioni nearest) mentre il secondo usando la NETGEO (e quindi RDN)
- se l'elaborazione è stata eseguita con Meridiana magari non sono stati utilizzati gli stessi 7 parametri di rototraslazione
- i due rilevamenti sono stati eseguiti con appoggio a due reti diverse
In ogni caso le differenze di posizione dovrebbero essere superiori ai 10 cm altrimenti si potrebbe pensare ad un problema di errori di fissaggio
ripeto, sono solo ipotesi!


Buongiorno, tengo a precisare che i due rilievi sono stati fatti con la stessa rete, nello stesso triangolo fiduciale (quindi una zona relativamente modesta), con Meridiana Start non posso eseguire alcun tipo di calcolo, quindi mi creo il file .dat e lo importo in Pregeo per elaborarlo.
Ma, da quello che ho potuto capire io, il problema consiste nel fatto che le coordinate delle due stazioni base sono differenti, di conseguenza qualunque tipo di calcolo porterebbe a dei risultati che non mi permettono di avere un rilievo unico, a meno di non rilevare dei punti in comune e poi unire i due libretti.
Se le cose stanno così, se voglio utilizzare dei PF già rilevati precedentemente, ripeto utilizzando la stessa rete, cosa devo fare per ogni rilievo ho bisogno di almeno tre punti in comune ?
A questo punto mi domando quale sia il reale vantaggio della rete VRS rispetto all'appoggio alla singola stazione permanente.
Saluti e buona giornata.

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salviotto

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 0 -  0 - Inviato: 25 Giugno 2010 alle ore 09:25

il tuo rilievo non ti torna in quanto stai importando in pregeo due file che hanno centro di fase diverso.
i file che generano i vari software per pregeo sostanzialmente sono costituiti dalle coordinate geocentriche del centro di fase (diaciamo master) e il vettore per ogni punto. quindi se ho capito tu stai importando i vettori di alcuni punti riferiti ad un centro di fase diverso da quello che già è presente nel libretto.
se veramente hai effettuato il rilievo con la stessa rete devi procedere così:
apri il libretto su cui vuoi importare ulteriori punti, premi il tasto vertice finale baseline, scrivi il codice punto e premi il tasto calcola componenti, li inserisci le coordidante geocentriche (cartesiane esempio x=4576406.88, y=900014.05, Z=4336757.06) e premi calcola componenti e completa vertice.
altrimenti con il software che possiedi importi tutte le coordinate in un unico file e poi le esporti per pregeo.

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numero

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prato

 0 -  0 - Inviato: 25 Giugno 2010 alle ore 09:28

"salviotto" ha scritto:
mi piacerebbe chiedere invece a numero in qualità di guru preparato sull'argomento, di esprimere un suo parere su quanto avevo chiesto prima e cioè l'utlità della VRS in fase di rilevo da stazioni permanenti



Premetto che sono sicuramente più "utilizzatore" che "conoscitore" della materia, comunque per quanto ne so le differenze sostanziali tra una rete di stazioni permanenti singole e una rete VRS sono due:
1) la rete VRS calcola le correzioni compensando tutta la rete, quindi in qualsiasi punto ci si trovi all'interno di essa le precisioni ottenibili dovrebbero essere uniformi e le coordinate sono sempre univoche.
Ovviamente fatte salve le differenze imputabili a diversa geometria dei satelliti, interferenze varie, ecc.
2) le stazioni permanenti che forniscono correzioni nearest sono soggette alle medesime limitazioni delle stazioni master locali in tema di precisioni in funzione della distanza master/rover.
Quindi all'errore standard va aggiunto quello in funzione della distanza, espresso in p.p.m. (maggiore è la distanza master/rover, maggiore è l'errore).
Inoltre come ho detto lo stesso punto misurato con riferimento a due stazioni diverse potrebbe fornire coordinate diverse in misura anche non trascurabile.
Le reti di tipo VRS sono invece immuni da questi errori.
Il fatto che la rete VRS simuli la presenza di una stazione virtuale nelle vicinanze dipende dalla modalità di calcolo delle correzioni, che sono diverse tra le varie reti (trimble usa VRS, Leica ad esempio altre modalità).

Quale sia la migliore nessuno può dirlo, anche se ovviamente ognuno tira l'acqua al suo mulino.

E' comunque fondamentale ricordarsi che ogni rete è georeferenziata in modo diverso, e quindi fornisce risultati non direttamente confrontabili, se non con alcuni punti in comune con cui rototraslare l'una sull'altra.
Recentemente ho eseguito una verifica del genere usando 4 reti diverse su 4 caposaldi IGM95 e le differenze ci sono eccome!

saluti

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salviotto

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 0 -  0 - Inviato: 25 Giugno 2010 alle ore 10:08

intanto grazie, ma che so io per VRS si intende Virtual Refernce Station, e quello che mi viene da pensare è alcune reti generano appunto questa VRS perchè magari quando scarichi il rilievo ti trovi subito il rilievo generato da un centro di fase vicino al rilievo, per esempio ottimo per pregeo, anche se poi si rischia che qualcuno inciampi in problemetti come furina.

comunque anche io ho eseguito lavori si igm95 effettuando anche lavori con reti diverse e confermo che bisogna stare attenti si rischia grosso veramente.

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Emanuele

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 0 -  0 - Inviato: 25 Giugno 2010 alle ore 12:56

Premetto di non conoscere a fondo Pregeo però la soluzione di salviotto non mi convince.
Prego opera con un sistema geocentrico risolvendo i vettori emanati dalla prima master pertanto se si importano due rilievi con master non correlate ovviamente il risultato non è congruente.
Usando una rete che genera vrs, in campagna si risolvono i vettori ad esse correlate ma le vrs sono e devono essere correlate tra loro perchè non sono altro che "un'emanazione" del server nella quale vengono ricalcolati i bias e quindi le correzioni differenziali (motivo per cui gli sqm teorici sono gli stessi in ogni punto della rete anche se comunque bisognerebbe sapere come vengono calcolate le vrs).
Se così non fosse si perderebbe la funzione principale della rete!

Diciamo che la prima vrs ha coordinate 100,100,100 e il punto rilevato A ha coordinate 200,200,200; anche se la seconda vrs ha coordinate 150,150,150 il punto A deve avere sempre coordinate 200,200,200. Quello che varia sono i vettori tra vrs e punto e tra vrs.
La soluzione di salviotto sarebbe lecita se Pregeo attribuisse le stesse coordinate alle due vrs ma questo non dovrebbe avvenire perchè nel dat sono riportate le geocentriche delle vrs che derivano dal calcolo del server

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salviotto

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 0 -  0 - Inviato: 25 Giugno 2010 alle ore 13:21

allora o non mi sono spiegato bene o hai letto male tu il mio precedente intervento, oppure ho letto male io il tuo ultimo intervento.

[quote]ma questo non dovrebbe avvenire perchè nel dat sono riportate le geocentriche delle vrs che derivano dal calcolo del server[/quote]
non capisco proprio, tu nel dat del pregeo puoi impostare qualsiasi punto del tuo rilievo come vertice iniziale di baseline, nel precedente intervento ho semplicemente descritto come inserire un ulteriore punto su d un libretto già compilato, completo di vertice inizaile e n righe per n punti di baseline o vettori che dir si voglia.

rimango dell'idea che generare una VRS durante il rilievo non serve praticamente a niente se no a sopperire alla di menticanza di battere un punto al centro del rilievo che in fase di elaborazione sarà impostato come centro di fase(se necessario).

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Emanuele

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 0 -  0 - Inviato: 25 Giugno 2010 alle ore 14:30

Quello a cui mi riferivo dell'intervento di Salviotto non è il metodo di introduzione di nuovi punti in un libretto Pregeo anche perchè il metodo presuppone che i nuovi punti siano nello stesso SR di quelli esistenti.
Se non ho capito male il problema di furina è la mancata correlazione tra le due VRS create in campagna che quindi porta ad avere due rilevamenti in due SR diversi tra loro che, indipendentemente da Pregeo, non possono essere elaborati (senza rototraslazioni reciproche) congiuntamente.

Nel caso di due rilevamenti gps distinti, Pregeo necessita che il vertice delle baselines del secondo rilievo sia stato rilevato come punto di dettaglio nella prima sessione, solo in questo modo riesce a correlare i due rilevamenti.
Se la rete funziona a dovere sarebbe sufficiente "fondere" i due rilevamenti che quindi hanno lo stesso punto di emanazione cioè la VRS creata dal server o, in Pregeo, un punto scelto come centro di emanazione (analogo alla soluzione di Salviotto).

La generazione della VRS non è semplicemente (e ci mancherebbe ancora!!) una facilitazione per l'uso di Pregeo ma una "modalità" di generazione di correzioni differenziali con l'intento di superare e ridurre gli errori dovuti alla modellazione dei bias che viene eseguita dalla master in relazione a isatelliti "che vede"

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salviotto

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 0 -  0 - Inviato: 25 Giugno 2010 alle ore 14:58

[quote]La generazione della VRS non è semplicemente (e ci mancherebbe ancora!!) una facilitazione per l'uso di Pregeo ma una "modalità" di generazione di correzioni differenziali con l'intento di superare e ridurre gli errori dovuti alla modellazione dei bias che viene eseguita dalla master in relazione a isatelliti "che vede"[/quote]

ooo finalmente! di questo volevo parlare io!...... ora ti chiedo la VRS che satelliti vede? quello che mi chiedevo io è sche comunque il vettore di rilievo è fra la stazione più vicina della rete e la rover, e quello che non riesco a capire come può un punto fittizio, abbassare l'errore quando a sua volta è frutto di un artificio

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Emanuele

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 0 -  0 - Inviato: 25 Giugno 2010 alle ore 15:29

La VRS "vede" tutti e nessun satellite della rete in quanto è frutto non di un artificio ma del calcolo di un server che, attraverso le osservazioni delle cors, interpola le correzioni nella posizione del rover o della vrs stessa.
Se i bias sono calcolati su una singola cors ed inviati ad un rover a 10 km, le correzioni subiscono un'errore di modello oltre che di latenza del segnale. Se invece sono il frutto dell'elaborazione di più dati provenienti da più cors e interpolati secondo un adeguato modello matematico in un opportuno cluster risentono meno degli errori sia di distanza che di modello

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salviotto

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 0 -  0 - Inviato: 25 Giugno 2010 alle ore 16:35

ok capisco - ma che io sappia per coors si intende una antenna in grado di ricevere segnale dai satelliti e più cors appunto nel cosiddetto cluster ovvero una specie di rete di calcolatori, sbaglio? vanno a formare la rete che tramite gsm inviano le correzioni differenziali alla rover, ma chiedo questo non è il calcolo max o i-max?

scusa se me ne approfitto ma l'argomento mi piace e interessa

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furina

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 0 -  0 - Inviato: 25 Giugno 2010 alle ore 18:36

"salviotto" ha scritto:
ok capisco - ma che io sappia per coors si intende una antenna in grado di ricevere segnale dai satelliti e più cors appunto nel cosiddetto cluster ovvero una specie di rete di calcolatori, sbaglio? vanno a formare la rete che tramite gsm inviano le correzioni differenziali alla rover, ma chiedo questo non è il calcolo max o i-max?

scusa se me ne approfitto ma l'argomento mi piace e interessa



Ho trovato questo articolo che forse può aiutare a capire da dove nasce il problema, lo riporto integralmente :

DIFFERENZA CORREZIONI
I-MAX e VRS
Entrambi si classificano come metodi “individualizzati” che richiedono al rover di spedire la sua posizione approssimata.
Entrambi sono metodi non-standard, usano algoritmi non pubblici.
In entrambi i metodi il server calcola la soluzione di rete per ridurre gli errori.
Questo comporta che la soluzione di rete non sia ottimizzata per la posizione del rover e può limitare la soluzione RTK.
Entrambi i metodi generano correzioni che simulano singole reference.
Questo limita i dati disponibili da inviare al rover, quindi si rischia in certe circostanze che non si raggiunga l’inizializzazione.
Questi due metodi possono sembrare simili tuttavia c’è una eclatante differenza ossia che l’I-MAX genera correzioni di reference vere mentre il VRS lo fa per stazioni virtuali, pertanto mentre la correzione I-MAX è vincolata ad una stazione Master, quindi la distanza tra essa e il punto che si sta misurando è misurabile infinite volte, con il VRS il rover non riceve alcune osservazioni da stazioni reali.
Questo fa sì che il VRS violi il principio di tracciabilità e ripetibilità.
La VRS ottimizza la posizione del rover all’inizio della sessione (subito dopo la connessione al server).
Se il rover successivamente si muove di una distanza considerevole durante una singola sessione (senza disconnettersi e riconnettersi) la correzione potrebbe non essere più appropriata per la nuova locazione del rover.
Per risolvere questo problema l’utente può disconnettersi e iniziare una nuova sessione con una nuova reference virtuale.
Tuttavia generare nuove reference può causare salti in posizione e accuratezza.
Quindi l’utente può terminare il lavoro con posizioni e accuratezze non omogenee per un singolo rilievo.

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Emanuele

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 0 -  0 - Inviato: 25 Giugno 2010 alle ore 19:15

"salviotto" ha scritto:
ok capisco - ma che io sappia per coors si intende una antenna in grado di ricevere segnale dai satelliti e più cors appunto nel cosiddetto cluster ovvero una specie di rete di calcolatori, sbaglio? vanno a formare la rete che tramite gsm inviano le correzioni differenziali alla rover, ma chiedo questo non è il calcolo max o i-max?

scusa se me ne approfitto ma l'argomento mi piace e interessa


La cors è una singola stazione, più cors formano la rete. Ogni cors trasmette, tramite internet, le osservazioni al server centrale. Il server elabora e invia le correzioni al rover (il tipo di trasferimento e correzioni è variabile).
Il cluster è una porzione del territorio coperto dalla rete ma non contiene necessariamente una cors. Quando il rover trasmette la propria posizione al server le correzioni che da esso riceve sono personalizzate e valide all'interno del cluster.

L'articolo riportato da furina non mi pare di averlo letto (potresti postare la fonte?).
Il concetto è corretto ed infatti senza cadute di connessione la VRS rimane "attiva" per l'intera sessione comportandosi come una cors "fisica".
Il problema sollevato verrebbe in effetti risolto dalla suddivisione in cluster: quando il rover passa da un cluster all'altro il server dovrebbe generare una nuova vrs valida ma le due vrs rimarrebbero comunque correlate tra loro senza soluzione di continuità.
Pertanto è legittimo il discorso sulle accuratezze (più mi distanzio dalla vrs tanto maggiore è l'sqm di base) mentre non mi pare così scontato il problema delle posizioni non omogenee (se così fosse cadrebbe la teoria della vrs).
Il problema che si è sempre riscontrato è nel rilevamento a cavallo dei cluster in quanto il server dovrebbe capire quale utilizzare per la prima inizializzazione (e visto che il NMEA fornisce coordinate navigazionali la precisione è decametrica)

ho trovato la fonte del post di furina
docs.google.com/viewer?a=v&q=cache:JMVfx...

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furina

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Batignano

 0 -  0 - Inviato: 26 Giugno 2010 alle ore 07:47

La fonte del post è proprio quella, cosa ne pensate e soprattutto come mi consigliate di operare in futuro.
Avevo anche pensato di configurare il Rover per acquisire i dati in post - processing con acquisizione a 1 secondo, poi scaricare i file Rinex da qualche stazione permanente ed elaborare il tutto in ufficio.
A questo proposito volevo sapere la stazione da cui prelevare tali dati a che distanza massima deve essere da dove opero io, o forse in questo caso la distanza non ha rilevanza ?
Sono a conoscenza della differenza fra lavorare in RTK e il Post - processing, ma ritengo che alla fine dei conti qualunque mezzo è valido per raggiungere lo scopo, cioè portare a casa il rilievo e di conseguenza la sudata pagnotta.
Saluti e buona giornata.

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