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come georeferenziare un rilievo topografico |

manuela78
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05 Luglio 2010
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Ciao a tutti, ho bisogno di voi e della vostra esperienza! Devo rilevare un tratto di costa ed il committente mi chiede il rilievo georeferenziato. Ho una stazione totale, non possiedo un gps. Mi sapete dire come devo procedere una volta effettuato il rilievo sul posto? Devo agganciarmi a qualche punto specifico? (PF, etc) Devo utilizzare un programma particolare? Come consegno il rilievo ( sovrapposto ad un asse cartesiano?)
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studiotopo
Ing. Oliveri
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Reggio Calabria
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Salve. Per georeferenziare un rilievo eseguito sia con stazione totale che con GPS, devi rilevare almeno due punti di coordinate note. 1) Per georeferenzia in coordinate catastali (Cassini Soldner o Gauss Boaga), devi rilevare almeno due punti fiduciali (possibilmente punti con attendibilità inferiore a 10) o punti d'impianto (spigolo di fabbricati) estrapolando le coordinate dal foglio d'impianto; 2) Per georeferenziare in coordinate WGS84, GAUSS BOAGA, ROMA 40, ecc., devi rilevare due punti IGM. Esegui una rototraslazione del rilievo (preferibilmente baricentrica) appoggiandoti ai punti di coordinate note (minimo due) e così otterrai le coordinate della prima stazione georeferite. Così facendo, avrai il rilievo georeferito. Buon lavoro.
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mariozebrone
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11 Ottobre 2007
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...Ciao, penso al tuo cliente occorra un rilievo orientato sulla base di punti con coordinate note. Io solitamente effettuo il rilievo (celerimetrico) battendo il maggior numero possibile di punti presenti sulla mappa d'impianto, dopodichè inserisco (via software, io utilizzo Leonardo X7) le coordinate dei punti battuti o in maniera analitica oppure grafica (se disponi di mappe digitali già georeferenziate). Al cliente puoi consegnare una stampa grafica con un libretto misure o un file dxf...dipende da che utilizzo ne deve fare. E' una procedura con questo software abbastanza elementare, ma se hai necessità non esitare a contattarmi; Buon lavoro!
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manuela78
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05 Luglio 2010
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Grazie per le vostre risposte.... considerando che non ho un programma apposito, la mia idea era quella di rilevare dei punti fissi (IGM o PF) e poi posizionare il rilievo sulla base delle coordinate note. Il dubbio è....(scusate l'ignoranza) le coordinate del punto IGM sono collegate a quelle dei PF??? A me sembra di no....ed essendo che ho una stazione totale ed un solo punto IGM nel Comune in cui devo fare il rilievo....devo per forza rilevare i PF, ma la loro attndibilità è scarsissima!...hanno sempre uno scarto esagerato!
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studiotopo
Ing. Oliveri
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Reggio Calabria
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"manuela78" ha scritto: Grazie per le vostre risposte.... considerando che non ho un programma apposito, la mia idea era quella di rilevare dei punti fissi (IGM o PF) e poi posizionare il rilievo sulla base delle coordinate note. Il dubbio è....(scusate l'ignoranza) le coordinate del punto IGM sono collegate a quelle dei PF??? A me sembra di no....ed essendo che ho una stazione totale ed un solo punto IGM nel Comune in cui devo fare il rilievo....devo per forza rilevare i PF, ma la loro attndibilità è scarsissima!...hanno sempre uno scarto esagerato! Salve. I punti IGM non sono collegati ai PF. Per quanto riguarda i PF, non devi considerare le coordinate TAF, ma le coordinate d'impianto. Per quanto riguarda il software, si trovano fogli excel free per effettuare la georeferenzazione. P.S. Con che cosa elabori il rilievo, con PREGEO? Buon lavoro.
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manuela78
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05 Luglio 2010
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Mi scuso di nuovo per l'ignoranza, ma le coordinate d'impianto dei pf sono quelle riusultanti dalla visura rilasciata da Sister?? :oops: IO elaboro il rilievo con Nadir dopo di che lo carico su Allplan. Per georeferenziarlo non basta che posizioni i punti noti del rilievo con le coordinate note? :?: POsizionando correttamente i due PF dovrei avere tutto referenziato...no?
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talismatico
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08 Luglio 2007
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lu Sule, lu Mare, lu Ientu
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Perdonatemi se riparto dall'inizio, ma forse sarebbe il caso che Manuela aggiunga queste informazioni: - in che sistema di riferimento devi inserire il tuo rilievo? - che grado di precisione devi garantire? Saluti! gAR
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studiotopo
Ing. Oliveri
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Reggio Calabria
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"manuela78" ha scritto: Mi scuso di nuovo per l'ignoranza, ma le coordinate d'impianto dei pf sono quelle riusultanti dalla visura rilasciata da Sister?? :oops: IO elaboro il rilievo con Nadir dopo di che lo carico su Allplan. Per georeferenziarlo non basta che posizioni i punti noti del rilievo con le coordinate note? :?: POsizionando correttamente i due PF dovrei avere tutto referenziato...no? Salve. Le coordinate d'impianto dei PF o spigoli dei fabbricati d'impianto, li estrapoi dal foglio di mappa d'impianto e non dal foglio di mappa rilasciata da SISTER. Non conosco il software Nadir, ma credo che qualsiasi software di topografia, esegua la rototraslazione. Buon lavoro.
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manuela78
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"talismatico" ha scritto: Perdonatemi se riparto dall'inizio, ma forse sarebbe il caso che Manuela aggiunga queste informazioni: - in che sistema di riferimento devi inserire il tuo rilievo? - che grado di precisione devi garantire? Il sistema di riferimento è a mia scelta (IGM o catastale) ed io sceglierei il catastale cercando di fornire la maggior precisione possibile in quanto sarà la base di uno studio di pianificazione territoriale...
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georox
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Ciao Manuela, riprendendo anche in parte quello che ti hanno già suggerito altri che ti hanno risposto, ti descrivo di seguito quello che dovresti fare. Per prima cosa devi rilevare sulla mappa d'impianto le coordinate catastali di una serie di punti che sei riuscita a rilevare. Non importa niente che siano PF, basta che tu sia certa della loro buona materializzazione e della loro corrispondenza mappa-realtà. Per fare questo hai solo 2 possibilità: o le vai a reperire sulla mappa originaria d'impianto oppure, se disponi del file raster della mappa stessa, devi georeferenziarlo con un software, applicando una tecnica opportuna (ti consiglio la Parametrica). Più è elevato il n. di punti di inquadramento mappa-realtà (senza esagerare ovviamente), più sarai precisa perché potrai, una volta calcolati gli scarti (vedi sotto) eliminare i punti fuori tolleranza. Poi devi eseguire la rototraslazione ai minimi quadrati (attenzione, non la baricentrica pura, sempre se vuoi ottenere la massima precisione possibile). In pratica, rototrasli il rilievo sulle coordinate mappa dei punti di inquadramento. Questo calcolo ti fornisce gli scarti dei punti di inquadramento, valutati i quali potrai, come detto, eliminare quelli fuori tolleranza e rifare il calcolo solo su quelli attendibili. A quel punto avrai il tuo rilievo in coordinate catastali e potrai ovviamente produrne il disegno Cad. Sinceramente, Manuela, la vedo durissima fare tutto questo manualmente, sempre posto che ti interessi la precisione, come dici. Ci sono invece diversi software che svolgono tutte queste operazioni in maniera agevole. Io ti consiglio Geomap e Geocat della Tecnobit, .... ma sono di parte. Gianni Rossi Tecnobit S.r.l.
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salviotto
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Siena
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capisco che i tempi siano duri e che non si può buttar via lavoro, però credo anche che la qualità del servizio fornito sia sempre prioritaria. Non me ne volere ma viste le tue domande mi sento di consigliarti come ulteriore soluzione di farti affiancare da un collega un po più esperto, è vero che dovrai condividere con lui parte del tuo onorario magari però sei più sicura di quello che vendi e per te potrebbe risultare un occasione per imparare.
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numero
(GURU)
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30 Gennaio 2004
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prato
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"salviotto" ha scritto: capisco che i tempi siano duri e che non si può buttar via lavoro, però credo anche che la qualità del servizio fornito sia sempre prioritaria. Non me ne volere ma viste le tue domande mi sento di consigliarti come ulteriore soluzione di farti affiancare da un collega un po più esperto, è vero che dovrai condividere con lui parte del tuo onorario magari però sei più sicura di quello che vendi e per te potrebbe risultare un occasione per imparare. Quoto. E per favore smettete di citare i PF come punti di inquadramento. Servono punti stabilmente materializzati e presenti nelle mappe di impianto, che non necessariamente sono anche PF. Inoltre aggiungo che un rilievo del genere descritto dovrebbe avere un doppio inquadramento: primario sulla cartografia nazionale (e quindi agganciato a caposaldi IGM) e secondario sulla cartografia catastale. Anche perchè come puoi inquadrarlo altimetricamente con precisione se non ti colleghi a capisaldi IGM?). Il fatto che si tratti di costa non fa differenza, non si può certo misurare il livello medio del mare a caso. saluti
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Leo
Leonardo Gualandi (leometra@gmail.com)
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO (GURU)
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30 Agosto 2003
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Castel del Rio
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Con Numero e Salviotto siamo arrivati finalmente a una visione efficace del problema. A parte la generale opportunità di "coltivare" i contatti con i Colleghi, restando strettamente in ambito tecnico Studiotopo ha già detto che le coordinate del PF o altri spigoli d'impianto devono essere lette sulla mappa. In modo molto soft ha così spiegato che è necessario impiegare buoni punti d'inquadramento. Sarebbe stato meglio NON citarli neppure, i PF... Mi sento costretto a uscire un pochino dal tema, per proporre un'osservazione che reputo importante: prima di eseguire qualunque lavoro, dobbiamo avere chiaro COSA ci viene richiesto. E questo è il problema fondamentale quando ci si presenta un nuovo committente oppure uno vecchio ci chiede un'attività che neppure lui ha mai svolto prima. Fioccano allora le richieste imbarazzanti: " ...il committente mi chiede il rilievo georeferenziato." Mi fa venire in mente un capitolato che lessi non più di otto anni fa, che chiedeva "rilievo topografico esatto eseguito con strumento". Ci sarebbe da sbellicarsi dalle risate, se qualcuno non rischiasse (professionalmente) le penne. Se il committente si fosse reso conto che l'espressione corretta da usare era "rilievo inquadrato", non avrebbe potuto fare a meno di chiarire "in quale sistema". Invece ha voluto fare lo "sb(ruff)one" ed ha usato la parolona ad effetto: georeferenziato. Un modo come un altro per passare la patata bollente nelle mani di Manuela78 che ora deve arrampicarsi sugli specchi prima di tutto per "indovinare" proprio questa informazione fondamentale. Ne deriva il mio consiglio, in due fasi. Per prima cosa individuare l'uso che il committente deve fare del rilievo che ci commissiona, chiedere espressamente se dispone delle informazioni evidenziate da Talismatico (sistema e tolleranza) e in caso negativo aiutarlo a scegliere ciò che è più adatto all'uso, motivando la scelta e facendogliela accettare espressamente nel conferimento d'incarico. In secondo luogo, se nonostante le cautele anzidette si dovesse procedere a tentoni, eviterei come la peste i sistemi "soggettivi" come quello grafico catastale. Farei una ricerca dei capisaldi planimetrici e altimetrici disponibili, e a quelli mi riferirei chiarendolo nella relazione che dovrà accompagnare il rilievo. In mancanza di ciò è comunque possibile monografare i punti che si scelgono come capisaldi, così che sia poi sempre possibile passare dal sistema adottato a qualunque altro per via analitica. Forse ho peccato di eccessiva prudenza, ma penso che il committente che non sa bene cosa vuole sia quello più pericoloso! Leonardo Gualandi
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