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VARIAZIONE SI LASTRICO COMUNE |

Antoniom33
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11 Marzo 2013 alle ore 17:17
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Salve a tutti, il mio problema è il seguente: su lastrico solare comune a due sub. alterni ma non frazionato, gli stessi aventi diritto hanno realizzato due vani di pari metratura, ed hanno ridotto alla metà il lastrico comune. i due vani, di fatto, sono di pertinenza l'uno dell'abitazione già esistente al p.p. e l'altro legato ad un ennesimo magazzino esistente. COME POSSO FARE AD ACCATATSATARE UNA DI QUESTE DUE STANZE REALIZZATE SU LASTRICO COMUNE?????????OVVIAMENTE IL PROBLEMA è L'INTESTAZIONE, CHE PER ENTRAMBE LE STANZE SAREBBE ESCLUSIVA L'UNA AD UNA DITTA E L'ALTRA ALL'ALTRA DITTA (SCUSATE IL GIOCO DI PAROLE). GRAZIE PER LA RISPOSTA
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bioffa69
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BRESCIA
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evidentemente non puoi. devi procedere alla variazione del lastrico esistente costituendo tante unita' quante ne esistono, cioe' 2 sono le stanze e cio' che avanza o resta lasrico o area comune o dividerai anche questo, fatto cio' i tuoi clienti andranno da un notaio per procedere alla compravendita ciascuno della propria parte, poi fatte le volture , procederai ala fgusione con le rispettive unita'. Saluti
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SIMBA64
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Salve Quoto Fabio Per Antoniom33, tu devi partire dal presupposto che ogni bene o U.I. prima di essere assegnata/compravenduta bisogna identificarla catastalmente, e solo successivamente potrà essere fusa con altre. Saluti
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Antoniom33
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11 Marzo 2013 alle ore 17:17
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Vi ringrazio prima di tutto per la celere risposta, in ogni caso non avrei necessità di fondere le unità immoliari NUOVE con quelle esistenti, in realtà mi domandavo se vi fosse la possibilità di USUCAPIONE O DIRITTO DI SUPERFICIE PER MODIFICARE L'INTESTAZIONE, QUESTI DUE VANI SONO ANTE 67.
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SIMBA64
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
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"Antoniom33" ha scritto: Vi ringrazio prima di tutto per la celere risposta, in ogni caso non avrei necessità di fondere le unità immoliari NUOVE con quelle esistenti, in realtà mi domandavo se vi fosse la possibilità di USUCAPIONE O DIRITTO DI SUPERFICIE PER MODIFICARE L'INTESTAZIONE, QUESTI DUE VANI SONO ANTE 67. Di solito l'usucapione si esegue quando non esiste altro metodo di diritto valido per aquisire la proprietà, ma non mi sembra il tuo caso. Ma comunque se vuoi avventurarti in una bella usucapione puoi anche farlo, sicuramente ti costerà molto di più. Saluti
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Antoniom33
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11 Marzo 2013 alle ore 17:17
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In effetti credo che non ci si avia d'usicta, i primi proprietari sono morti, oggi ci sono gli eredi, che semplicemente vantano la proprietà di questi vani senza un atto, ma di fatto. Sarebbe problematico convincerli che in realtà non sono proprietari per legge, e pertanto farli costituire per le varie fasi giustamente evidenziate da voi. Speravo ci fosse un modi per evitare il notaio............ma in effetti mi sembra improbabile. grazie ancora saluti
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jema
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in giro in giro creek
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"bioffa69" ha scritto: evidentemente non puoi. Prima di rispondere in maniera così categorica consiglierei la lettura della Nota 15232/02, che mi sembra caschi a fagiolo (per quanto riguarda la denuncia di accatastamento). Cordialmente
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SIMBA64
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Salve Quello che dice Emanuele, dal punto di vista esclusivamente catastale è corretto, cioè si può fare due U.I. unite di fatto. Ma se si vuole fare anche una assegnazione di diritto dei due vani ricavati sul lastrico comune, allora bisogna fare la procedura che ho spiegato nelle risposte precedenti. Saluti serali
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totonno
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"jema" ha scritto:
Prima di rispondere in maniera così categorica consiglierei la lettura della Nota 15232/02, che mi sembra caschi a fagiolo (per quanto riguarda la denuncia di accatastamento). Non so quali vantaggi possa dare la unione di fatto, perchè la procedura consigliata, dal punto di vista giuridico, non cambia nulla della ditta intestataria. E poi perchè si possono accatastare gli immobili come unità afferenti instastandole a tutti gli aventi diritto. Un regolamento interno sottoscritto dalle parti ne giustificherebbe poi l'utilizzo di fatto esclusivo dei locali ed eviterebbe l'atto notarile. Questo mio parere è dettato dal fatto che mi immagino che i locali in questione, anche se pertinenziali, siano accessori indipendenti dalle unità principali a cui sono legati. Se fossero invece direttamente collegati e quindi uniti di fatto, il fagiolo casca in pieno anche se non modifica la proprietà comune di entrambi i locali. Saluti.
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SIMBA64
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"totonno" ha scritto: "jema" ha scritto:
Prima di rispondere in maniera così categorica consiglierei la lettura della Nota 15232/02, che mi sembra caschi a fagiolo (per quanto riguarda la denuncia di accatastamento). Non so quali vantaggi possa dare la unione di fatto, perchè la procedura consigliata, dal punto di vista giuridico, non cambia nulla della ditta intestataria. E poi perchè si possono accatastare gli immobili come unità afferenti instastandole a tutti gli aventi diritto. Un regolamento interno sottoscritto dalle parti ne giustificherebbe poi l'utilizzo di fatto esclusivo dei locali ed eviterebbe l'atto notarile. Questo mio parere è dettato dal fatto che mi immagino che i locali in questione, anche se pertinenziali, siano accessori indipendenti dalle unità principali a cui sono legati. Se fossero invece direttamente collegati e quindi uniti di fatto, il fagiolo casca in pieno. Saluti. Ciao Antonio Tutto dipende dall'intenzionalità dei due proprietari, si perchè si parla solo di lastrico solare comune a due ditte. Ciao collega
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totonno
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"SIMBA64" ha scritto:
Ciao Antonio Tutto dipende dall'intenzionalità dei due proprietari, si perchè si parla solo di lastrico solare comune a due ditte. Ciao collega Ciao, Stefano. Buonasera. Mi par di capire che i suddetti soggetti vogliano (o intendano) censire i locali realizzati sopra porzione del lastrico comune, ma mal digeriscono il fatto che, malgrado l'utilizzo esclusivo che esercitano da molti anni, questi siano entrambi di proprietà comune.
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bioffa69
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"jema" ha scritto: "bioffa69" ha scritto: evidentemente non puoi. Prima di rispondere in maniera così categorica consiglierei la lettura della Nota 15232/02, che mi sembra caschi a fagiolo (per quanto riguarda la denuncia di accatastamento). Cordialmente vedo Emanuele che le porzioni di unita' unite di fatto ti affascinano particolarmente! ...io devo dire che salvo casi particolari, in cui le porzioni sono intestate a fratelli / genitori / figli ecc... non consiglio mai di procedere con detta circolare ma semplicemente perche NON si risolve niente del problema che si vorrebbe risolvere. ..mi sembra evidente ed esplicito dalla domanda che i soggetti interessati considerano le stanze di proprieta' esclusiva ed unico modo per cui lo siano e' passare dal Notaio, con la circolare citata il problema dei soggetti non si e' risolto ma anzi si e' aggiunto il costo della pratica di variazione dell'unita' gia' intestata, rimandando solo il futuro passaggio dal Notaio. per cui, rispondendo alla domanda come posta e cogliendo la volonta' di procedere all'accatastamento come proprieta' esclusiva, rispondo che "evidentemente non puo' " per quanto spiegato sopra. Saluti
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totonno
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"bioffa69" ha scritto: "jema" ha scritto: "bioffa69" ha scritto: evidentemente non puoi. Prima di rispondere in maniera così categorica consiglierei la lettura della Nota 15232/02, che mi sembra caschi a fagiolo (per quanto riguarda la denuncia di accatastamento). Cordialmente vedo Emanuele che le porzioni di unita' unite di fatto ti affascinano particolarmente! ...io devo dire che salvo casi particolari, in cui le porzioni sono intestate a fratelli / genitori / figli ecc... non consiglio mai di procedere con detta circolare ma semplicemente perche NON si risolve niente del problema che si vorrebbe risolvere. ..mi sembra evidente ed esplicito dalla domanda che i soggetti interessati considerano le stanze di proprieta' esclusiva ed unico modo per cui lo siano e' passare dal Notaio, con la circolare citata il problema dei soggetti non si e' risolto ma anzi si e' aggiunto il costo della pratica di variazione dell'unita' gia' intestata, rimandando solo il futuro passaggio dal Notaio. per cui, rispondendo alla domanda come posta e cogliendo la volonta' di procedere all'accatastamento come proprieta' esclusiva, rispondo che "evidentemente non puo' " per quanto spiegato sopra. Saluti Vanno uniti di fatto immobilil uniti di fatto. E non si fa per convenienza e neanche per opportunità, si fa perchè quello è lo stato dei luoghi! Saluti.
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Antoniom33
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Grazie a tutti, spiego meglio la situazione: il primo locale è di pertinenza del piano terra e di un altro locale magazzino di piccole dimensioni al piano primo, il secondo invece è completamente inglobato nell'abitazione della seconda ditta. Pertanto si ha un asituazione mista riferendoni al post di Totonno. E ancora, chi vuole prcedere è uno dei proprietari, il secondo non si pone il problema, immagino, (non conoscendolo) che non sia nemmeno al corrente di tutto ciò, in quanto erede.
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bioffa69
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"totonno" ha scritto: "bioffa69" ha scritto: "jema" ha scritto: "bioffa69" ha scritto: evidentemente non puoi. Prima di rispondere in maniera così categorica consiglierei la lettura della Nota 15232/02, che mi sembra caschi a fagiolo (per quanto riguarda la denuncia di accatastamento). Cordialmente vedo Emanuele che le porzioni di unita' unite di fatto ti affascinano particolarmente! ...io devo dire che salvo casi particolari, in cui le porzioni sono intestate a fratelli / genitori / figli ecc... non consiglio mai di procedere con detta circolare ma semplicemente perche NON si risolve niente del problema che si vorrebbe risolvere. ..mi sembra evidente ed esplicito dalla domanda che i soggetti interessati considerano le stanze di proprieta' esclusiva ed unico modo per cui lo siano e' passare dal Notaio, con la circolare citata il problema dei soggetti non si e' risolto ma anzi si e' aggiunto il costo della pratica di variazione dell'unita' gia' intestata, rimandando solo il futuro passaggio dal Notaio. per cui, rispondendo alla domanda come posta e cogliendo la volonta' di procedere all'accatastamento come proprieta' esclusiva, rispondo che "evidentemente non puo' " per quanto spiegato sopra. Saluti Vanno uniti di fatto immobilil uniti di fatto. E non si fa per convenienza e neanche per opportunità, si fa perchè quello è lo stato dei luoghi! Saluti. ciao Antonio, devo dirti che non sono pienamente d'accordo con quanto dici, nel senso che prima del 2002, quelle che tu dici essere lo stato dei luoghi, perche' potesse essere denunciato in catasto correttamente (nel senso unire le due porzioni di un'unita'), doveva necessariemente essere oggetto di rogito Notarile. Tale metodologia e' tuttora valida e a mio avviso sempre consigliabile nel caso i titolari delle porzioni non siano legati da parentela o legami personali, mi sembra che la cosa sia intuitiva (negli esempi della circolare si parla sempre di coniugi), personalmente preferirei che casa mia sia a tutti gli effetti mia e non unita di fatto con una porzione di prop. Sig. totonno, con tutta la stima che ho del Sig. totonno. per cui la circolare dconcede la possibilita' di procedere in tal modo, evidentemente se i titolari ne hanno convenienza (la convenienza sta' nel non procedere a rogito notarile, e nel caso di coniugi figli ecc. e' evidente, nel senso che in caso di successioni il bene di uno va all'altro e viceversa ecc. ecc. penso di essermi fatto capire). nel caso sopra esposto e' evidente che si puo' procedere ma essendo i due titolari "estranei" io non mi sognerei mai di consigliare una procedura simile ad un mio cliente.....l'ho specificato per Emanuele perche' spessissimo interviene per consigliare tale procedura, che ripeto e' stata studiata per agevolare alcuni casi, in altri, come questo, non ha senso d'essere usata. Saluti
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