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Autore Variazione parziale di elaborato planimetrico

sacapp

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23 Luglio 2014 alle ore 17:33

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 0 -  0 - Inviato: 27 Ottobre 2016 alle ore 19:57

Buongiorno a tutti, ho trovato solo lumi parziali sul forum, riguardo al mio dubbio:

devo fare una variazione di categoria con DOCFA da D7 a F2 (collabente).

Devo modificare l'Elaborato Planimetrico in quanto nel mio sub c'erano due edifici di cui uno è stato recentemente demolito. Tuttavia l'EP esistente ha 40 sub tutti in un'unica pagina.

Come procedo?

1 - uso l'EP esistente per ricalcarlo su cad, magari faccio un veloce sopralluogo per verificarlo e lo modifico. Soluzione ovviamente molto raffazzonata che non vorrei adottare, anche perché penso che potrei essere ritenuto responsabile di errori precedenti.

2 - faccio un rilievo di tutta l'area e creo un EP da zero. Cosa forse più seria ma costo sproporzionato per il committente (inoltre volendo filosofeggiare un po' sarebbe assurdo dover rilevare 40 volte l'area se tutti e 40 i proprietari dovessero fare modifiche che richiedono variazione di EP con tecnici diversi).

3 - esiste un metodo per aggiornare solo la parte interessata (quale? non ne sono a conoscenza)

Qualcuno sa aiutarmi o darmi un parere?

Grazie

sacapp

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Autore Risposta

EALFIN

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 0 -  0 - Inviato: 27 Ottobre 2016 alle ore 23:34

La norma richiede di ripresentare solo la pagina variata dell'elaborato planimetrico. Nel caso di specie, essendo unica pagina, devi aggiornate tutta la pagina. La soluzione più semplice è quella di ricalcare in cad la pagina di E.P. e inserire quanto oggetto di variazione con le corrette dimensioni dell'unità collabente. Premesso che non mi sono mai capitati casi di E.P. ove erano presenti numerosi subalterni (massimo 20 subalterni o anche meno). Generalmente cerco di individuare almeno gli esatti perimetri e le esatte ubicazioni dei fabbricati nel lotto (nei casi di tipi mappali nuova normativa mi procuro il libretto delle misure, lo carico in Pregeo e converto tutto in cad). Se non vi sono particolari difficoltà misuro anche le esatte dimensioni e ubicazioni delle parti comuni (vano scala prima di tutto). Poi tutto dipende dalla qualità dell'E.P. già in atti e dal tecnico che lo ha redatto. Sai quante volte hanno realizzato un E.P. "a occhio" o con errori rilevanti! Nei vecchi E.P. cartacei (quelli disegnati sul tecnigrafo) gli errori sono più evidenti anche in quelli redatti da un tecnico notoriamente preciso.

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sacapp

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23 Luglio 2014 alle ore 17:33

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 0 -  0 - Inviato: 28 Ottobre 2016 alle ore 11:23

Mi sa che è la soluzione più ragionevole. Grazie

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Leo
Leonardo Gualandi (leometra@gmail.com)
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 0 -  0 - Inviato: 28 Ottobre 2016 alle ore 19:03

Salve Sacapp,
premetto doverosamente di non essere un tipo molto “urbano” e di nutrire specifico disprezzo per l'Elaborato Planimetrico, cosa già manifestata in altri interventi in merito.

In particolare condivido l'apprensione per l'assunzione responsabilità di errori altrui inerenti U.I.U. non oggetto del tuo incarico.
Ti segnalo quindi la possibilità di evitare la copiatura a CAD del documento precedente, perché basta una scansione in bianco e nero con risoluzione 200 punti/pollice, modificata soltanto dove intervieni. Oltre a risparmiare una quantità di lavoro dai maggior risalto al fatto di non aver modificato quanto fatto in precedenza da altri e non rischi neppure di copiarlo con errori.

Buon lavoro
Leonardo

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EALFIN

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 0 -  0 - Inviato: 30 Ottobre 2016 alle ore 17:27

Il problema è che noi firmiamo l'elaborato da noi redatto e ne siamo responsabili in qualsiasi caso. Ripetendo che non mi sono mai capitati elaborati complessi generalmente cerco di farlo il più preciso possibile ovvero ex novo. Se il Cliente dovrà sborsare più soldi non è colpa mia. Cosa andrò a dire a chi eventualmente mi accuserà (dubito che possa accadere per gli elaborati planimetrici) di aver realizzato un documento castatale difforme dalla realtà? Mi giustificherò dicendo che il cliente non voleva pagare e per questo ho ricopiato senza prendere misure? Se l'Agenzia delle Entrate espressamente consentirà di ricopiare tutta la parte che non interessa l'unità oggetto di variazione in riferimento a detto elaborato planimetrico allora forse eviterei di prendere misure accurate per le restanti porzioni del fabbricato non interessate. E poi non dobbiamo dimenticare una cosa. Gli elaborati planimetrici sono liberi in materia di visura e soprattutto non vengono soppressi da quelli successivi redatti. Con la conseguenza che se lo redigo in modo non corretto, chiunque e in qualsiasi tempo potrà richiedere con una semplice visura un elaborato fatto male. Che succede in caso di contenziosi se i medesimi vari elaborati redatti negli anni verranno allegati ad una controversia giudiziaria? Che figura ci faccio comunque con chi avrà modo di vedere l'approssimazione dei grafici da me firmati?

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Leo
Leonardo Gualandi (leometra@gmail.com)
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 0 -  0 - Inviato: 30 Ottobre 2016 alle ore 18:09

No, Ealfin, assolutamente.
Il Professionista che redige un EP è responsabile soltanto delle parti interessate dalla denuncia che sta facendo, come chi redige un frazionamento è responsabile delle “linee rosse” e non dell'Estratto di Mappa su cui le mette.

La cosa è stata spesso chiarita espressamente dall'Agenzia (e data l'evidenza non conservo le note scritte) in particolare dopo aver imposto di tracciare i contorni delle singole U.I.U.: sarebbe impossibile controllarli senza accedere a tutte o almeno prendere visione delle planimetrie!
Proponendo la scansione del precedente posso evidenziare che la parte “vecchia” non è sotto la mia responsabilità, ma rimane comunque possibile specificarlo in Relazione Tecnica e, per gli Uffici dove non è scoppiata la mania dello zelo oltre la norma, anche scriverlo sull'EP stesso.

Leonardo

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SIMBA4

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 0 -  0 - Inviato: 31 Ottobre 2016 alle ore 14:39

Salve



Leo sarebbe interessante quella documentazione in merito al tuo "spesso chiarita dall'Agenzia", potrebbe servire a qualcuno per farla valere.



Saluti cordiali

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gbbmra00

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 0 -  0 - Inviato: 31 Ottobre 2016 alle ore 16:13

Buongiorno.

Vedasi punto 3.6 della circolare AdT n. 17471 del 31/03/2010.

Mario

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SIMBA4

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28 Agosto 2015 alle ore 16:02

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Veneto - Adria città Etrusca

 0 -  0 - Inviato: 31 Ottobre 2016 alle ore 16:58

"gbbmra00" ha scritto:
Buongiorno.

Vedasi punto 3.6 della circolare AdT n. 17471 del 31/03/2010.

Mario





Salve

direi che detto punto ci mette abbastanza al riparo da eventuali controversie che potrebbero scaturire da una interpretazione errata di un e.p..

Consigliato quindi specificare nella relazione tecnica del docfa il riferimento a detta normativa.

Ovvio che come in ogni controversia sarà il giudice a stabilire chi ha torto o ragione.



Comunque grazie



Saluti cordiali

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EALFIN

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03 Dicembre 2006

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 0 -  0 - Inviato: 31 Ottobre 2016 alle ore 20:10

"SIMBA4" ha scritto:
"gbbmra00" ha scritto:
Buongiorno.

Vedasi punto 3.6 della circolare AdT n. 17471 del 31/03/2010.

Mario





Salve

direi che detto punto ci mette abbastanza al riparo da eventuali controversie che potrebbero scaturire da una interpretazione errata di un e.p..

Consigliato quindi specificare nella relazione tecnica del docfa il riferimento a detta normativa.

Ovvio che come in ogni controversia sarà il giudice a stabilire chi ha torto o ragione.



Comunque grazie



Saluti cordiali




Il punto 3.6 della Circolare 17471/2010 parla solo di confini fra le unità immobiliari da riportare relativamente alle unità oggetto di variazione nel senso ad esempio che se tratto nella variazione il sub 10 devo riportarlo in E.P. con indicate le linee dei suoi confini rispetto alle altre U.I.U. anche nei casi in cui nel vecchio E.P. , per antecedenti previsioni normative, le linee di detti confini non andavano riportate. Non precisa detta Circolare se la pagina di E.P. che vado a sostituire posso ricopiarla identica e precisa per quanto riguarda le altre U.I.U. di altre Ditte e/o parti comuni. Ti posso assicurare che in casi capitati ho trovato anche E.P. disegnati a occhio con confini di aree, B.C.N.C. e U.I.U. sballati di parecchio. Per tale motivo li ho ridisegnati dopo aver preso le necessarie misure (per i confini fra le varie U.I.U. di altre Ditte non ho avuto problemi visto che nei casi a me capitati non erano in precedenza riportati e non ero obbligato a riportati come da Circolare sopra descritta). Poi siamo in Italia. Vedi ponte crollato di recente dove tutti accusano gli altri di responsabilità nonostante che dalle immagini prima del crollo anche un neonato avrebbe visto le vistose lesioni del ponte.

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gbbmra00

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 0 -  0 - Inviato: 31 Ottobre 2016 alle ore 21:46

Riporto quanto affermano i chiarimenti operativi (n. 17471 del 31/3/2010) alla circolare n. 4/2009.

Punto 3.6

.....

In caso di variazioni di unità appartenti ad un fabbricato per cui risulta agli atti un elaborato planimetrico, l'inserimento dei perimetri delle unità immobiliari rappresentate é limitato alle unità di variazione. In tale ipotesi, la scheda dell'elaborato planimetrico sostituita deve contenere le nuove informazioni derivanti dalla variazione trattata, unitamente a quelle già presenti nella scheda dell'elaborato planimetrico che si va a sostituire. .....

..... Il professionista rappresenta sotto la propria responsabilità solo le variazioni rilevate, mentre, per le parti non oggetto dell'incarico professionale, deduce le informazioni necessarie per la redazione di ciascuna scheda dell'elaborato da sostituire, da quello depositato agli atti d'Ufficio. In via presuntiva tali informazioni acquisite debbono ritenersi corrette e, pertanto, per le relative imprecisioni non può essere contestato alcun addebito.



E' sostanzialmente quanto sostiene Leo nei suoi precedenti interventi.

Cordialmente. Mario

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sacapp

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 0 -  0 - Inviato: 02 Novembre 2016 alle ore 12:36

Fantastico, una volta ogni tanto si trova una norma che ci tutela.

Grazie a tutti, utilissimi come sempre

A presto

sacapp

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EALFIN

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03 Dicembre 2006

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 0 -  0 - Inviato: 02 Novembre 2016 alle ore 20:44

Grazie. Prendo atto di quanto riportato nei chiarimenti operativi n. 17471 del 31/3/2010 e quindi del fatto che un professionista non risponde di errori dei precedenti elaborati planimetrici e per le parti di edifici ed aree non interessate dalla variazione. Come avevo specificato nei post precedenti non mi sono mai capitati casi di grandi e complessi edifici per cui ho sempre preso nuove misure in merito e ricostruito ex novo un E.P. . Non ho mai precisato nei post precedenti, invece, che in tutti i casi trattati avevo nel lotto, oltre al cliente per il quale eseguivo la variazione, anche uno o più clienti proprietari delle altre porzioni non interessate dalla variazione. Pertanto in qualche caso, nelle variazioni successive che hanno riguadato detti altri clienti, mi sono ritrovato il lavoro già in parte fatto. Inoltre, nei medesimi casi, la sequenza di E.P. a mia firma consultabili in visura corrispondono perfettamente da un punto di vista grafico nel complesso. Se trovi un tecnico che ce l'ha con te, per invidia o altro potrebbe farti una pubblicità negativa verso altri soggetti proprietari nei casi in cui nel primo E.P. non hai adottato la precisione del secondo E.P. (in pratica potresti essere tacciato per un poco preciso tecnico anche se sei perfettamente nella norma). Per tale motivo non mi sono mai posto il problema se ricopiare un E.P. ed aggiornarlo correttamente solo per la porzione variata fosse stata corretta da un punto di vista normativo.

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luca.ragusa

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20 Aprile 2015 alle ore 23:43

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 0 -  0 - Inviato: 08 Novembre 2016 alle ore 14:49

ciao ragazzi io ho un problema!spero di risolverlo insieme a voi.

Dovrei fare l'aggiornamento catastale di un unità immobiliare in cui il propietario ha la quota di 1/3.

Per la docfa tutto ok il problema è la redazione dell'elaborato planimetrico. Ho visionato le planimetrie in catasto e ho riscontrato alcune difformità. Al piano terra e primo tutto ok..ma al secondo manca già qualcosa in pianta, mentre al terzo piano non c'è proprio la planimetria. L'intera particella è composta da 4 u.i.u. con proprietari diversi ma tutti della stessa famiglia.

Secondo voi come faccio a fare l'elaborato planimetrico indicando tutti i sub con le relative sagome? dpvrei rilevare tutte le u.i.u. per aggiornarne una sola?

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sacapp

Iscritto il:
23 Luglio 2014 alle ore 17:33

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 0 -  0 - Inviato: 08 Novembre 2016 alle ore 18:40

"luca.ragusa" ha scritto:
ciao ragazzi io ho un problema!spero di risolverlo insieme a voi.

Dovrei fare l'aggiornamento catastale di un unità immobiliare in cui il propietario ha la quota di 1/3.

Per la docfa tutto ok il problema è la redazione dell'elaborato planimetrico. Ho visionato le planimetrie in catasto e ho riscontrato alcune difformità. Al piano terra e primo tutto ok..ma al secondo manca già qualcosa in pianta, mentre al terzo piano non c'è proprio la planimetria. L'intera particella è composta da 4 u.i.u. con proprietari diversi ma tutti della stessa famiglia.

Secondo voi come faccio a fare l'elaborato planimetrico indicando tutti i sub con le relative sagome? dpvrei rilevare tutte le u.i.u. per aggiornarne una sola?



Ho letto su questo forum che puoi aggiornare solo il foglio di EP di tuo interesse, su cui ricade il sub di cui stai facendo la docfa. Immagino che ogni piano abbia un suo foglio di EP, quindi se il tuo sub ricade nei piani completi non dovresti avere problemi.

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