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Argomento: Variazione interni e DOCFA
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Pippocad
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"geo_sigma" ha scritto: In questa maniera, invece, presentare planimetria "mancante" come unica planimetria al Catasto con la planimetria del '95, lui afferma è una dichiarazione falsa poichè la planimetria non si riferisce alla situazione ante '67. Non basta descrivere la vicenda in relazione? chiedo ai colleghi...
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Topgun
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"Pippocad" ha scritto: "geo_sigma" ha scritto: In questa maniera, invece, presentare planimetria "mancante" come unica planimetria al Catasto con la planimetria del '95, lui afferma è una dichiarazione falsa poichè la planimetria non si riferisce alla situazione ante '67. Non basta descrivere la vicenda in relazione? chiedo ai colleghi... Come in tutti i contratti di compravendita, va dichiarata dal punto di vista urbanistico: la commerciabilità del bene e la mancanza di opere abusive e citati tutti i titoli abilitativi delle opere realizzate. Dal punto di vista fiscale va dichiarato dalle parti che il bene è conforme ai dati catastali riportati in visura. Io piuttosto verificherei la posizione urbanistica del bene e non mi fermerei alla sola dichiarazione ante 67 che garantisce, sì, la commerciabilità, ma non tutela dal punto di vista sanzonatorio l'acquirente nel caso l'immobile sia stato realizzato o cambiato di destinazione d'uso, senza titolo, in territorio dotato di strumento urbanistico.
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bioffa69
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In banca dati esiste un classamento, dell'uiu, riferita al sopralluogo fatto dall'Agenzia, per cui con la situazione ante 67. La planimetria non è mai stata presentata, per cui se adesso la si presenta, con data di efficacia dei tempi, la rappresentazione deve essere quella che esisteva, si sta presentando una planimetria mancante, per quel classamento. Si dichiara la situazione in quella data, non si sta dichiarando la situazione attuale, i passaggi delle variazioni, vanno rispettati. Inserita la planimetria iniziale, si sarebbe dovuto procedere alla variazione con le opere del 1995. Se il tecnico ha presentato una planimetria , riferita al sopralluogo dell'Agenzia, ante 67, con la rappresentazione dei lavori eseguiti nel 1995, ha evidentemente dichiarato il falso, il classamento in banca dati, non è riferito ai lavori del 1995, ma alla situazione ante 67. Poi vedo che ognuno, per comodità , o altro, gestisce come vuole la situazione, io non farei mai una dichiarazione del genere, visto che il classamento in banca dati, non è riferito alla variazione del 1995. Se poi, per qualcuno , questo non è dichiarare il falso, allora parliamo due lingue diverse. Saluti
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rubino
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"bioffa69" ha scritto: In banca dati esiste un classamento, dell'uiu, riferita al sopralluogo fatto dall'Agenzia, per cui con la situazione ante 67. La planimetria non è mai stata presentata, per cui se adesso la si presenta, con data di efficacia dei tempi, la rappresentazione deve essere quella che esisteva, si sta presentando una planimetria mancante, per quel classamento. Si dichiara la situazione in quella data, non si sta dichiarando la situazione attuale, i passaggi delle variazioni, vanno rispettati. Inserita la planimetria iniziale, si sarebbe dovuto procedere alla variazione con le opere del 1995. Se il tecnico ha presentato una planimetria , riferita al sopralluogo dell'Agenzia, ante 67, con la rappresentazione dei lavori eseguiti nel 1995, ha evidentemente dichiarato il falso, il classamento in banca dati, non è riferito ai lavori del 1995, ma alla situazione ante 67. Poi vedo che ognuno, per comodità , o altro, gestisce come vuole la situazione, io non farei mai una dichiarazione del genere, visto che il classamento in banca dati, non è riferito alla variazione del 1995. Se poi, per qualcuno , questo non è dichiarare il falso, allora parliamo due lingue diverse. Saluti L'u.i. è classata quindi qualcuno dell'ufficio a suo tempo c'è andato perchè fu presentata una dichiarazione CON la planimetria ma oggi questa non c'è anzi: non c'è più, per cui è abbastanza fondata l'ipotesi che l'ufficio l'abbia perduta o che non sia stata scansionata. Mi auguro che questa seconda possibilità sia stata scartata in base agli accertamenti fatti e che rimanga la prima possibilità, sancita dalla certificazioni dell'Ufficio di irreperibilità della planimetria (non di mancata presentazione). Il tecnico deve redigere l'aggiornamento catastale in base a ciò che accerta, quindi a ciò che è riscontrabile (visibile, tangibile) non a quello che non esiste: come fa a presentare una documentazione ed una planimetria diversa dallo stato di fatto e in base a cosa la disegna? Al suo ricordo personale, alle dicerie di qualcuno, al responso della sfera magica o del tavolino a tre gambe? Se facesse così dichiarerebbe, asseverandolo con il il timbro professionale, il falso venendo meno alla sua funzione di sostituirsi al funzionario erariale allo scopo di rapportare al Catasto la situazione reale a cui, non dimentichiamolo, va associata una rendita: con quale consistenza verrebbe determinata? AGGIUNGO: pag. 65 del vademecum nazionale: presentazione planimetria mancante - Da utilizzare quando si deve presentare una planimetria mai presentata o non reperibile agli atti d'archivio dell'Ufficio. Nel secondo caso, l'irreperibilità deve essere accertata preliminarmente dall'Uficio e nel Quadro D - ... è necessario indicare gli estremi della nota dell'Ufficio che comunica l'irreperibilità (in questo caso, il dichiarante può avvalersi dell'esenzione dai tributi speciali. STOP
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bioffa69
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"rubino" ha scritto: "bioffa69" ha scritto: In banca dati esiste un classamento, dell'uiu, riferita al sopralluogo fatto dall'Agenzia, per cui con la situazione ante 67. La planimetria non è mai stata presentata, per cui se adesso la si presenta, con data di efficacia dei tempi, la rappresentazione deve essere quella che esisteva, si sta presentando una planimetria mancante, per quel classamento. Si dichiara la situazione in quella data, non si sta dichiarando la situazione attuale, i passaggi delle variazioni, vanno rispettati. Inserita la planimetria iniziale, si sarebbe dovuto procedere alla variazione con le opere del 1995. Se il tecnico ha presentato una planimetria , riferita al sopralluogo dell'Agenzia, ante 67, con la rappresentazione dei lavori eseguiti nel 1995, ha evidentemente dichiarato il falso, il classamento in banca dati, non è riferito ai lavori del 1995, ma alla situazione ante 67. Poi vedo che ognuno, per comodità , o altro, gestisce come vuole la situazione, io non farei mai una dichiarazione del genere, visto che il classamento in banca dati, non è riferito alla variazione del 1995. Se poi, per qualcuno , questo non è dichiarare il falso, allora parliamo due lingue diverse. Saluti L'u.i. è classata quindi qualcuno dell'ufficio a suo tempo c'è andato perchè fu presentata una dichiarazione CON la planimetria ma oggi questa non c'è anzi: non c'è più, per cui è abbastanza fondata l'ipotesi che l'ufficio l'abbia perduta o che non sia stata scansionata. Mi auguro che questa seconda possibilità sia stata scartata in base agli accertamenti fatti e che rimanga la prima possibilità, sancita dalla certificazioni dell'Ufficio di irreperibilità della planimetria (non di mancata presentazione). Il tecnico deve redigere l'aggiornamento catastale in base a ciò che accerta, quindi a ciò che è riscontrabile (visibile, tangibile) non a quello che non esiste: come fa a presentare una documentazione ed una planimetria diversa dallo stato di fatto e in base a cosa la disegna? Al suo ricordo personale, alle dicerie di qualcuno, al responso della sfera magica o del tavolino a tre gambe? Se facesse così dichiarerebbe, asseverandolo con il il timbro professionale, il falso venendo meno alla sua funzione di sostituirsi al funzionario erariale allo scopo di rapportare al Catasto la situazione reale a cui, non dimentichiamolo, va associata una rendita: con quale consistenza verrebbe determinata? Mah, non ci siamo. Il classamento (nella mia prima lo chiedo, e dicevo che senza vedere la risposta dell'Agenzia, difficile dire le cose certe), suppongo, visto 99 volte su 100 accade questo, è stato effettuato con mod.5, per cui nessuna scheda è stata presentata. Nel mod.5, il tecnico catastale, facevo lo schizzo dell'uiu, la consistenza veniva calcolata in base a quello, i vani rappresentati erano quelli esistenti, per cui la situazione dei tempi è verificabile. Inoltre, visto che esiste una pratica edilizia del 1995, che varia la situazione, si è a conoscenza della situazione, pre 1995, non vedo cosa ci si dovrebbe inventare, la situazione in loco, ante 1995, è verificabile, quello il classamento in banca dati, non quello del 1995. Se si decide di presentare una pratica , per planimetria mancante, quella situazione di deve denunciare, non quella del 1995. Per avere i passaggi corretti, andavano fatte entrambe le denunce. La denuncia per planimetria mancante, non prevede il calcolo della consistenza, perchè quella in atti va mantenuta, in base alla distribuzione interena ante 1967, per cui quella planimetria andava presentata. Poi ripeto, ognuno faccia ciò che vuole, se vuoi presentare la planimetria mancante, riferita a quella censita ante 67, dichiarando la distribuzione interna derivata da una pratica edilizia del 1995, fai pure, ripeto, parliamo lingue diverse. Saluti
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Topgun
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"rubino" ha scritto: "bioffa69" ha scritto: In banca dati esiste un classamento, dell'uiu, riferita al sopralluogo fatto dall'Agenzia, per cui con la situazione ante 67. La planimetria non è mai stata presentata, per cui se adesso la si presenta, con data di efficacia dei tempi, la rappresentazione deve essere quella che esisteva, si sta presentando una planimetria mancante, per quel classamento. Si dichiara la situazione in quella data, non si sta dichiarando la situazione attuale, i passaggi delle variazioni, vanno rispettati. Inserita la planimetria iniziale, si sarebbe dovuto procedere alla variazione con le opere del 1995. Se il tecnico ha presentato una planimetria , riferita al sopralluogo dell'Agenzia, ante 67, con la rappresentazione dei lavori eseguiti nel 1995, ha evidentemente dichiarato il falso, il classamento in banca dati, non è riferito ai lavori del 1995, ma alla situazione ante 67. Poi vedo che ognuno, per comodità , o altro, gestisce come vuole la situazione, io non farei mai una dichiarazione del genere, visto che il classamento in banca dati, non è riferito alla variazione del 1995. Se poi, per qualcuno , questo non è dichiarare il falso, allora parliamo due lingue diverse. Saluti L'u.i. è classata quindi qualcuno dell'ufficio a suo tempo c'è andato perchè fu presentata una dichiarazione CON la planimetria ma oggi questa non c'è anzi: non c'è più, per cui è abbastanza fondata l'ipotesi che l'ufficio l'abbia perduta o che non sia stata scansionata. Mi auguro che questa seconda possibilità sia stata scartata in base agli accertamenti fatti e che rimanga la prima possibilità, sancita dalla certificazioni dell'Ufficio di irreperibilità della planimetria (non di mancata presentazione). Il tecnico deve redigere l'aggiornamento catastale in base a ciò che accerta, quindi a ciò che è riscontrabile (visibile, tangibile) non a quello che non esiste: come fa a presentare una documentazione ed una planimetria diversa dallo stato di fatto e in base a cosa la disegna? Al suo ricordo personale, alle dicerie di qualcuno, al responso della sfera magica o del tavolino a tre gambe? Se facesse così dichiarerebbe, asseverandolo con il il timbro professionale, il falso venendo meno alla sua funzione di sostituirsi al funzionario erariale allo scopo di rapportare al Catasto la situazione reale a cui, non dimentichiamolo, va associata una rendita: con quale consistenza verrebbe determinata? AGGIUNGO: pag. 65 del vademecum nazionale: presentazione planimetria mancante - Da utilizzare quando si deve presentare una planimetria mai presentata o non reperibile agli atti d'archivio dell'Ufficio. Nel secondo caso, l'irreperibilità deve essere accertata preliminarmente dall'Uficio e nel Quadro D - ... è necessario indicare gli estremi della nota dell'Ufficio che comunica l'irreperibilità (in questo caso, il dichiarante può avvalersi dell'esenzione dai tributi speciali. STOP Pienamente d'accordo con Rubino. L'aggiunta riportata è solo per l'esenzione dei diritti di deposito della pratica. Ma se questa è stata registrata senza la dichiarazione dell'ufficio, è probabile che il pagamento dei diritti è stato effettuato come doveva essere ed in quanto era necessario valutare la nuova rendita considerando le modifiche interne eseguite nel 95.
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bioffa69
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"Topgun" ha scritto: "rubino" ha scritto: "bioffa69" ha scritto: In banca dati esiste un classamento, dell'uiu, riferita al sopralluogo fatto dall'Agenzia, per cui con la situazione ante 67. La planimetria non è mai stata presentata, per cui se adesso la si presenta, con data di efficacia dei tempi, la rappresentazione deve essere quella che esisteva, si sta presentando una planimetria mancante, per quel classamento. Si dichiara la situazione in quella data, non si sta dichiarando la situazione attuale, i passaggi delle variazioni, vanno rispettati. Inserita la planimetria iniziale, si sarebbe dovuto procedere alla variazione con le opere del 1995. Se il tecnico ha presentato una planimetria , riferita al sopralluogo dell'Agenzia, ante 67, con la rappresentazione dei lavori eseguiti nel 1995, ha evidentemente dichiarato il falso, il classamento in banca dati, non è riferito ai lavori del 1995, ma alla situazione ante 67. Poi vedo che ognuno, per comodità , o altro, gestisce come vuole la situazione, io non farei mai una dichiarazione del genere, visto che il classamento in banca dati, non è riferito alla variazione del 1995. Se poi, per qualcuno , questo non è dichiarare il falso, allora parliamo due lingue diverse. Saluti L'u.i. è classata quindi qualcuno dell'ufficio a suo tempo c'è andato perchè fu presentata una dichiarazione CON la planimetria ma oggi questa non c'è anzi: non c'è più, per cui è abbastanza fondata l'ipotesi che l'ufficio l'abbia perduta o che non sia stata scansionata. Mi auguro che questa seconda possibilità sia stata scartata in base agli accertamenti fatti e che rimanga la prima possibilità, sancita dalla certificazioni dell'Ufficio di irreperibilità della planimetria (non di mancata presentazione). Il tecnico deve redigere l'aggiornamento catastale in base a ciò che accerta, quindi a ciò che è riscontrabile (visibile, tangibile) non a quello che non esiste: come fa a presentare una documentazione ed una planimetria diversa dallo stato di fatto e in base a cosa la disegna? Al suo ricordo personale, alle dicerie di qualcuno, al responso della sfera magica o del tavolino a tre gambe? Se facesse così dichiarerebbe, asseverandolo con il il timbro professionale, il falso venendo meno alla sua funzione di sostituirsi al funzionario erariale allo scopo di rapportare al Catasto la situazione reale a cui, non dimentichiamolo, va associata una rendita: con quale consistenza verrebbe determinata? AGGIUNGO: pag. 65 del vademecum nazionale: presentazione planimetria mancante - Da utilizzare quando si deve presentare una planimetria mai presentata o non reperibile agli atti d'archivio dell'Ufficio. Nel secondo caso, l'irreperibilità deve essere accertata preliminarmente dall'Uficio e nel Quadro D - ... è necessario indicare gli estremi della nota dell'Ufficio che comunica l'irreperibilità (in questo caso, il dichiarante può avvalersi dell'esenzione dai tributi speciali. STOP Pienamente d'accordo con Rubino. L'aggiunta riportata è solo per l'esenzione dei diritti di deposito della pratica. Ma se questa è stata registrata senza la dichiarazione dell'ufficio, è probabile che il pagamento dei diritti è stato effettuato come doveva essere ed in quanto era necessario valutare la nuova rendita considerando le modifiche interne eseguite nel 95. Mi viene da piangere. Se una planimetria non è in banca dati, è obbligatorio richiedere che venga caricata. Se si presenta un docfa, dove in banca dati, non è presente la planimetria, l'Agenzia la rigetta, chiedendo di richiederne la rastrerizzazione, la risposta a questa richiesta, è obbligatorio allegarla poi, alla successiva pratica DOCFA, per cui non è possibile che il DOCFA sia stato registrato senza detta risposta dell'Agenzia. La risposta dell'Agenzia riporta se il classamento è avvenuto con mod. 5, in questo caso, si presenta docfa, ora per i tempi, per cui per ante 67 (nel caso espsoto), e i diritti si pagano, perchè la plani, mai presentata della proprietà. Se invece la plani esisteva, ed è stata persa dall'Agenzia, allora è in esenzione, ma sempre la planimetria con lo stato di fatto va presentata, è possibile allegare, anche copia se la proprietà la possiede. Fatto questo hai sitemato la situazione in banca dati, con il classamento presente , non è possibile modificarlo. Questo è se si vuole presentare una pratica per PLANIMETRIA MANCANTE, non capisco se parlate a caso, o avete mai provato a compilare un DOCFA, con questa causale, vi consiglio di provare, così vedetre, cosa è possibile compilare. Evidentemente tutte le variazioni avvenute dopo la situazione accertata con md.5 dall'Agenzia, o denunciata dal tecnico ante 67, con planimetria, poi persa dall'Agenzia, devono essere denunciate con un secondo passaggio, NON è possibile, dichiarare che la situazione del 1995, sia quella già accerata dall'Ufficio ante 67. Poi inventatevi pure le procedure, e datevi man forte a vicenda. Tanti saluti
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Topgun
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"bioffa69" ha scritto: "Topgun" ha scritto: "rubino" ha scritto: "bioffa69" ha scritto: In banca dati esiste un classamento, dell'uiu, riferita al sopralluogo fatto dall'Agenzia, per cui con la situazione ante 67. La planimetria non è mai stata presentata, per cui se adesso la si presenta, con data di efficacia dei tempi, la rappresentazione deve essere quella che esisteva, si sta presentando una planimetria mancante, per quel classamento. Si dichiara la situazione in quella data, non si sta dichiarando la situazione attuale, i passaggi delle variazioni, vanno rispettati. Inserita la planimetria iniziale, si sarebbe dovuto procedere alla variazione con le opere del 1995. Se il tecnico ha presentato una planimetria , riferita al sopralluogo dell'Agenzia, ante 67, con la rappresentazione dei lavori eseguiti nel 1995, ha evidentemente dichiarato il falso, il classamento in banca dati, non è riferito ai lavori del 1995, ma alla situazione ante 67. Poi vedo che ognuno, per comodità , o altro, gestisce come vuole la situazione, io non farei mai una dichiarazione del genere, visto che il classamento in banca dati, non è riferito alla variazione del 1995. Se poi, per qualcuno , questo non è dichiarare il falso, allora parliamo due lingue diverse. Saluti L'u.i. è classata quindi qualcuno dell'ufficio a suo tempo c'è andato perchè fu presentata una dichiarazione CON la planimetria ma oggi questa non c'è anzi: non c'è più, per cui è abbastanza fondata l'ipotesi che l'ufficio l'abbia perduta o che non sia stata scansionata. Mi auguro che questa seconda possibilità sia stata scartata in base agli accertamenti fatti e che rimanga la prima possibilità, sancita dalla certificazioni dell'Ufficio di irreperibilità della planimetria (non di mancata presentazione). Il tecnico deve redigere l'aggiornamento catastale in base a ciò che accerta, quindi a ciò che è riscontrabile (visibile, tangibile) non a quello che non esiste: come fa a presentare una documentazione ed una planimetria diversa dallo stato di fatto e in base a cosa la disegna? Al suo ricordo personale, alle dicerie di qualcuno, al responso della sfera magica o del tavolino a tre gambe? Se facesse così dichiarerebbe, asseverandolo con il il timbro professionale, il falso venendo meno alla sua funzione di sostituirsi al funzionario erariale allo scopo di rapportare al Catasto la situazione reale a cui, non dimentichiamolo, va associata una rendita: con quale consistenza verrebbe determinata? AGGIUNGO: pag. 65 del vademecum nazionale: presentazione planimetria mancante - Da utilizzare quando si deve presentare una planimetria mai presentata o non reperibile agli atti d'archivio dell'Ufficio. Nel secondo caso, l'irreperibilità deve essere accertata preliminarmente dall'Uficio e nel Quadro D - ... è necessario indicare gli estremi della nota dell'Ufficio che comunica l'irreperibilità (in questo caso, il dichiarante può avvalersi dell'esenzione dai tributi speciali. STOP Pienamente d'accordo con Rubino. L'aggiunta riportata è solo per l'esenzione dei diritti di deposito della pratica. Ma se questa è stata registrata senza la dichiarazione dell'ufficio, è probabile che il pagamento dei diritti è stato effettuato come doveva essere ed in quanto era necessario valutare la nuova rendita considerando le modifiche interne eseguite nel 95. Mi viene da piangere. Se una planimetria non è in banca dati, è obbligatorio richiedere che venga caricata. Se si presenta un docfa, dove in banca dati, non è presente la planimetria, l'Agenzia la rigetta, chiedendo di richiederne la rastrerizzazione, la risposta a questa richiesta, è obbligatorio allegarla poi, alla successiva pratica DOCFA, per cui non è possibile che il DOCFA sia stato registrato senza detta risposta dell'Agenzia. La risposta dell'Agenzia riporta se il classamento è avvenuto con mod. 5, in questo caso, si presenta docfa, ora per i tempi, per cui per ante 67 (nel caso espsoto), e i diritti si pagano, perchè la plani, mai presentata della proprietà. Se invece la plani esisteva, ed è stata persa dall'Agenzia, allora è in esenzione, ma sempre la planimetria con lo stato di fatto va presentata, è possibile allegare, anche copia se la proprietà la possiede. Fatto questo hai sitemato la situazione in banca dati, con il classamento presente , non è possibile modificarlo. Questo è se si vuole presentare una pratica per PLANIMETRIA MANCANTE, non capisco se parlate a caso, o avete mai provato a compilare un DOCFA, con questa causale, vi consiglio di provare, così vedetre, cosa è possibile compilare. Evidentemente tutte le variazioni avvenute dopo la situazione accertata con md.5 dall'Agenzia, o denunciata dal tecnico ante 67, con planimetria, poi persa dall'Agenzia, devono essere denunciate con un secondo passaggio, NON è possibile, dichiarare che la situazione del 1995, sia quella già accerata dall'Ufficio ante 67. Poi inventatevi pure le procedure, e datevi man forte a vicenda. Tanti saluti Nessuno qui si sta inventando nulla. Se la pratica docfa per planimetria mancante è stata registrata, considerando lo stato di fatto attuale del bene ed in totale conformità con le regole catastali riferite al calcolo della rendita catastale con rilievo dell'immobile allo stato attuale, cosa faresti tu come tecnico ora per rimediare a ciò che tu consideri errato ? E' molto più sbagliato tornare indietro, ad uno stato di fatto non più attuale, considerato che quello che più interessa all'Agenzia delle entrate è il calcolo della rendita catastale congruamente proposta secondo lo stato attuale dell'immobile.
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rubino
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Non riguarda solo l'esenzione (fra l'altro dei soli tributi speciali, ma non cambiamo discorso) ma la prassi. Se l'andate a leggere, non c'è scritto che occorre presentare una planimetria al giorno di nascita dell'u.i. e poi una dopo esserci accorti che l'Ufficio se l'è persa. Quando si danno certi consigli bisogna che siano corrispondenti alle norme sulla conservazione catastale e infatti vi ho indicato la pagina del vademecum nazionale: dov'è il documento di prassi in cui possiamo leggere quello che si indica di fare?
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bioffa69
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"Topgun" ha scritto: "bioffa69" ha scritto: "Topgun" ha scritto: "rubino" ha scritto: "bioffa69" ha scritto: In banca dati esiste un classamento, dell'uiu, riferita al sopralluogo fatto dall'Agenzia, per cui con la situazione ante 67. La planimetria non è mai stata presentata, per cui se adesso la si presenta, con data di efficacia dei tempi, la rappresentazione deve essere quella che esisteva, si sta presentando una planimetria mancante, per quel classamento. Si dichiara la situazione in quella data, non si sta dichiarando la situazione attuale, i passaggi delle variazioni, vanno rispettati. Inserita la planimetria iniziale, si sarebbe dovuto procedere alla variazione con le opere del 1995. Se il tecnico ha presentato una planimetria , riferita al sopralluogo dell'Agenzia, ante 67, con la rappresentazione dei lavori eseguiti nel 1995, ha evidentemente dichiarato il falso, il classamento in banca dati, non è riferito ai lavori del 1995, ma alla situazione ante 67. Poi vedo che ognuno, per comodità , o altro, gestisce come vuole la situazione, io non farei mai una dichiarazione del genere, visto che il classamento in banca dati, non è riferito alla variazione del 1995. Se poi, per qualcuno , questo non è dichiarare il falso, allora parliamo due lingue diverse. Saluti L'u.i. è classata quindi qualcuno dell'ufficio a suo tempo c'è andato perchè fu presentata una dichiarazione CON la planimetria ma oggi questa non c'è anzi: non c'è più, per cui è abbastanza fondata l'ipotesi che l'ufficio l'abbia perduta o che non sia stata scansionata. Mi auguro che questa seconda possibilità sia stata scartata in base agli accertamenti fatti e che rimanga la prima possibilità, sancita dalla certificazioni dell'Ufficio di irreperibilità della planimetria (non di mancata presentazione). Il tecnico deve redigere l'aggiornamento catastale in base a ciò che accerta, quindi a ciò che è riscontrabile (visibile, tangibile) non a quello che non esiste: come fa a presentare una documentazione ed una planimetria diversa dallo stato di fatto e in base a cosa la disegna? Al suo ricordo personale, alle dicerie di qualcuno, al responso della sfera magica o del tavolino a tre gambe? Se facesse così dichiarerebbe, asseverandolo con il il timbro professionale, il falso venendo meno alla sua funzione di sostituirsi al funzionario erariale allo scopo di rapportare al Catasto la situazione reale a cui, non dimentichiamolo, va associata una rendita: con quale consistenza verrebbe determinata? AGGIUNGO: pag. 65 del vademecum nazionale: presentazione planimetria mancante - Da utilizzare quando si deve presentare una planimetria mai presentata o non reperibile agli atti d'archivio dell'Ufficio. Nel secondo caso, l'irreperibilità deve essere accertata preliminarmente dall'Uficio e nel Quadro D - ... è necessario indicare gli estremi della nota dell'Ufficio che comunica l'irreperibilità (in questo caso, il dichiarante può avvalersi dell'esenzione dai tributi speciali. STOP Pienamente d'accordo con Rubino. L'aggiunta riportata è solo per l'esenzione dei diritti di deposito della pratica. Ma se questa è stata registrata senza la dichiarazione dell'ufficio, è probabile che il pagamento dei diritti è stato effettuato come doveva essere ed in quanto era necessario valutare la nuova rendita considerando le modifiche interne eseguite nel 95. Mi viene da piangere. Se una planimetria non è in banca dati, è obbligatorio richiedere che venga caricata. Se si presenta un docfa, dove in banca dati, non è presente la planimetria, l'Agenzia la rigetta, chiedendo di richiederne la rastrerizzazione, la risposta a questa richiesta, è obbligatorio allegarla poi, alla successiva pratica DOCFA, per cui non è possibile che il DOCFA sia stato registrato senza detta risposta dell'Agenzia. La risposta dell'Agenzia riporta se il classamento è avvenuto con mod. 5, in questo caso, si presenta docfa, ora per i tempi, per cui per ante 67 (nel caso espsoto), e i diritti si pagano, perchè la plani, mai presentata della proprietà. Se invece la plani esisteva, ed è stata persa dall'Agenzia, allora è in esenzione, ma sempre la planimetria con lo stato di fatto va presentata, è possibile allegare, anche copia se la proprietà la possiede. Fatto questo hai sitemato la situazione in banca dati, con il classamento presente , non è possibile modificarlo. Questo è se si vuole presentare una pratica per PLANIMETRIA MANCANTE, non capisco se parlate a caso, o avete mai provato a compilare un DOCFA, con questa causale, vi consiglio di provare, così vedetre, cosa è possibile compilare. Evidentemente tutte le variazioni avvenute dopo la situazione accertata con md.5 dall'Agenzia, o denunciata dal tecnico ante 67, con planimetria, poi persa dall'Agenzia, devono essere denunciate con un secondo passaggio, NON è possibile, dichiarare che la situazione del 1995, sia quella già accerata dall'Ufficio ante 67. Poi inventatevi pure le procedure, e datevi man forte a vicenda. Tanti saluti Nessuno qui si sta inventando nulla. Se la pratica docfa per planimetria mancante è stata registrata, considerando lo stato di fatto attuale del bene ed in totale conformità con le regole catastali riferite al calcolo della rendita catastale con rilievo dell'immobile allo stato attuale, cosa faresti tu come tecnico ora per rimediare a cxiò che tu considero errato ? E' molto più sbagliato tornare indietro, ad uno stato di fatto non più attuale, considerato che quello che più interessa all'Agenzia delle entrate è il calcolo della rendita catastale congruamente proposta secondo lo stato attuale dell'immobile. Ma io non sto discutendo di questo, ritengo che ormai l'errore sia fatto, e non avrei idea di come rimediare, sto dicendo che è sbagliato aver dichiarato la situazione del 1995, come fosse quella censita dall'ufficio ante 67, questo dico. Saluti
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bioffa69
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"rubino" ha scritto: Non riguarda solo l'esenzione (fra l'altro dei soli tributi speciali, ma non cambiamo discorso) ma la prassi. Se l'andate a leggere, non c'è scritto che occorre presentare una planimetria al giorno di nascita dell'u.i. e poi una dopo esserci accorti che l'Ufficio se l'è persa. Quando si danno certi consigli bisogna che siano corrispondenti alle norme sulla conservazione catastale e infatti vi ho indicato la pagina del vademecum nazionale: dov'è il documento di prassi in cui possiamo leggere quello che si indica di fare? L'oggetto del discorso è la causale utilizzata,è ti è sfuggito???
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Topgun
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"bioffa69" ha scritto:
Ma io non sto discutendo di questo, ritengo che ormai l'errore sia fatto, e non avrei idea di come rimediare, sto dicendo che è sbagliato aver dichiarato la situazione del 1995, come fosse quella censita dall'ufficio ante 67, questo dico. Saluti Quindi per te non c'è soluzione e il bene è irrimediabilmente fiscalmente compromesso e non è più commerciabile. In questo caso a piangere dovrebbe essere l'autore del post che sta acquistando il bene.
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rubino
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(GURU)
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"bioffa69" ha scritto: "rubino" ha scritto: Non riguarda solo l'esenzione (fra l'altro dei soli tributi speciali, ma non cambiamo discorso) ma la prassi. Se l'andate a leggere, non c'è scritto che occorre presentare una planimetria al giorno di nascita dell'u.i. e poi una dopo esserci accorti che l'Ufficio se l'è persa. Quando si danno certi consigli bisogna che siano corrispondenti alle norme sulla conservazione catastale e infatti vi ho indicato la pagina del vademecum nazionale: dov'è il documento di prassi in cui possiamo leggere quello che si indica di fare? L'oggetto del discorso è la causale utilizzata,è ti è sfuggito??? No no, per questo ho scritto "non cambiamo discorso", infatti alla pagina 65 del vademecum nazionale - che ho indicato a supporto di quello che scrivo ossia: non me l'invento - valido per tutti noi e per gli uffici provinciali, della causale all'origine del post si tratta. Domanda all'autore della discussione: nella visura, prima della variazione per planimetria mancante, era indicata la superficie catastale dell'u.i.?
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bioffa69
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"Topgun" ha scritto: "bioffa69" ha scritto:
Ma io non sto discutendo di questo, ritengo che ormai l'errore sia fatto, e non avrei idea di come rimediare, sto dicendo che è sbagliato aver dichiarato la situazione del 1995, come fosse quella censita dall'ufficio ante 67, questo dico. Saluti Quindi per te non c'è soluzione e il bene è irrimediabilmente fiscalmente compromesso e non è più commerciabile. In questo caso a piangere dovrebbe essere l'autore del post che sta acquistando il bene. Questo il quesito posto: Buonasera, mi trovo in una situazione che all'interno di altri messaggi non ho riscontrato. Ho fatto proposta di acquisto per un immobile ante '67, nel '95 circa mi sa erano stati fatti dei lavori di ridistribuzione degli spazi interni con DIA al Comune e fine lavori protocollato al Comune. Al Catasto non risulta niente, nè la planimetria originale nè quella dopo i lavori del 95. Ora è stato presentato un DOCFA con causale "planimetria mancante". Ma non doveva essere invece causale "variazione interni"? In queste condizioni la situazione catastale è conforme? sto rispondendo a questo, quanto mi metti in bocca, io non l'ho detto, non andare fuori tema, se hai dubbi a proposito del tuo, poni la domanda, vedrai che qualcuno ti risponderà Saluti
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bioffa69
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"rubino" ha scritto: "bioffa69" ha scritto: "rubino" ha scritto: Non riguarda solo l'esenzione (fra l'altro dei soli tributi speciali, ma non cambiamo discorso) ma la prassi. Se l'andate a leggere, non c'è scritto che occorre presentare una planimetria al giorno di nascita dell'u.i. e poi una dopo esserci accorti che l'Ufficio se l'è persa. Quando si danno certi consigli bisogna che siano corrispondenti alle norme sulla conservazione catastale e infatti vi ho indicato la pagina del vademecum nazionale: dov'è il documento di prassi in cui possiamo leggere quello che si indica di fare? L'oggetto del discorso è la causale utilizzata,è ti è sfuggito??? No no, per questo ho scritto "non cambiamo discorso", infatti alla pagina 65 del vademecum nazionale - che ho indicato a supporto di quello che scrivo ossia: non me l'invento - valido per tutti noi e per gli uffici provinciali, della causale all'origine del post si tratta. Domanda all'autore della discussione: nella visura, prima della variazione per planimetria mancante, era indicata la superficie catastale dell'u.i.? Appunto, la causale serve a presentare la planimetria inreperibile o mai presentata, non a presentare un'altra planimetria derivata da lavori eseguiti anni dopo quella classata, e come dici tu, a questo dovremmo attenerci tutti, ma vedo che così non è. Saluti
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