Buonasera a tutti,
Probabilmente dato il periodo estivo avrò scarsa partecipazione, però confido ugualmente nella vostra collaborazione e buona volontà.
Mi è stato commissionato una variazione di destinazione d'uso (da negozio C/1 a laboratorio C/3) per consentire l'apertura di piccola attività artigianale; il tutto senza alcuna opera edilizia. Nel comune ove ubicato l'immobile (Firenze) il reg. edilizio prevede esplicitamente che il cambio di destinazione non accompagnato da opere non è soggetto ad alcuno specifico atto abilitante.
Fino a qui nessun problema, sarebbe sufficiente presentare denuncia di variazione per cambio di destinazione con Docfa.
Per eseguire quanto commissionato, recepisco dal catasto la planimetria di impianto (anni 1955/56) e quella attualmente in atti (variazione nel 1986), successivamente eseguo il rilievo, ed eccoci ai problemi.
Durante la costruzione -secondo i ricordi della proprietà- periodo 1954/56, il previsto e progettato servizio igienico (circa mq.5) a servizio della u.i. in oggetto, è stato diviso in due, nella prima porzione è stato effettivamente realizzato il servizio igienico della u.i., nella seconda porzione con accesso separato ed indipendente dal vano scale condominiale, è stato realizzato un piccolo locale lavanderia (circa mq.2) ad uso comune. Ovviamente sia la planimetria di impianto del 1956 che la successiva variazione del 1986 riportano il servizio igienico come da progetto e non come effettivamente realizzato, con tra l’altro una finestra ubicata in diversa posizione.
A questo punto sono a chiedervi un suggerimento sull’iter da seguire.
Premesso che dovrà essere presentata idonea sanatoria urbanistica, la proprietà ha urgenza nel cambio di destinazione per poter locare il fondo come artigianale.
Posso presentare un'unica pratica Docfa (come previsto nella circolare del 2009) con variazione destinazione d’uso, divisione con creazione di b.c.n.c. (il piccolo locale lavanderia)?
Oppure devo presentare un primo docfa per divisione e creazione del b.c.n.c. (relativo all’anno 1956) in maniera tale da aggiornare la planimetria alla realtà e poi presentare un secondo docfa (relativo all’anno 2011) con la variazione di cambio destinazione d’uso ?
Oppure mi consigliate altre soluzioni…
Inoltre essendo il fabbricato sprovvisto di elaborato planimetrico e relativo elenco immobili, andando a creare il b.c.n.c. (locale lavanderia uso comune) devo presentare l’elaborato planimetrico relativo a tutti i piano con ingresso, vano scala, pianerottoli, corridoio cantine, etc, oppure posso limitarmi alla rappresentazione del solo locale lavanderia??
Grazie a tutti per ogni qualsivoglia consiglio e suggerimento!!