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Autore Variazione D7 problemi stima

provalo

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 0 -  0 - Inviato: 03 Marzo 2025 alle ore 17:01

Buonasera, se potete essere così gentili da darmi una mano. Devo procedere alla variazione, con docfa, di un immobile classificato D7, perchè al suo interno dono state realizzate delle celle frigorifere. Non sono in possesso del docfa originario, quello che ha dato origine all'attuale rendita. La mia domanda è: posso in qualche modo partire dalla vecchia rendita e aumentarla con la stima dei nuovi interventi?? e se si come??. Il problema è che non ho il tempo di richiedere il docfa all'agenzia del territorio perchè i clienti hanno fretta.

Grazie a tutti coloro che riterranno la mia domanda banale e stupida.

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Autore Risposta

provalo

Iscritto il:
06 Settembre 2005

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79

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 0 -  0 - Inviato: 06 Marzo 2025 alle ore 12:59

Buonasera, se potete essere così gentili da darmi una mano. Devo procedere alla variazione, con docfa, di un immobile classificato D7, perchè al suo interno dono state realizzate delle celle frigorifere. Non sono in possesso del docfa originario, quello che ha dato origine all'attuale rendita. La mia domanda è: posso in qualche modo partire dalla vecchia rendita e aumentarla con la stima dei nuovi interventi?? e se si come??. Il problema è che non ho il tempo di richiedere il docfa all'agenzia del territorio perchè i clienti hanno fretta.

Grazie a tutti coloro che riterranno la mia domanda banale e stupida.

Buongiorno, nessuno può darmi una mano o sono stato poco chiaro?

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bioffa69

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 0 -  0 - Inviato: 06 Marzo 2025 alle ore 13:27

Personalemte non mi baso mai sulla dichiarazione precedente, ma riparto da capo, non è detto che nella vecchia denuncia sia stato fato tutto correttamente, eccedenze e valutazioni varie.



Saluti

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rubino
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 0 -  0 - Inviato: 07 Marzo 2025 alle ore 07:02

"provalo" ha scritto:
Buonasera, se potete essere così gentili da darmi una mano. Devo procedere alla variazione, con docfa, di un immobile classificato D7, perchè al suo interno dono state realizzate delle celle frigorifere. Non sono in possesso del docfa originario, quello che ha dato origine all'attuale rendita. La mia domanda è: posso in qualche modo partire dalla vecchia rendita e aumentarla con la stima dei nuovi interventi?? e se si come??. Il problema è che non ho il tempo di richiedere il docfa all'agenzia del territorio perchè i clienti hanno fretta.

Grazie a tutti coloro che riterranno la mia domanda banale e stupida.

Buongiorno, nessuno può darmi una mano o sono stato poco chiaro?



Buongiorno. Per le u.i in categoria D il controllo delle dichiarazioni di costituzione e variazione delle rendite catastali è obbligatorio (cioè di tipo "deterministico") per cui se risulta che l'ufficio ha eseguito questa procedura, è acclarato che la rendita si è consolidata e quindi tutto quanto fa parte della documentazione agli atti, compreso le precedenti voci di valore/costo riferite al biennio 88/89 nei Docfa precedenti, perché non riferirsi a queste dato che l' ufficio le ha considerate congrue ed eque, accodando i dati delle porzioni aggiunte, sempre che non ci ci siano state modifiche alle altre porzioni e riportando tutto in relazione?

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bioffa69

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 0 -  0 - Inviato: 07 Marzo 2025 alle ore 09:13

Le categorie D, vengono riviste tutte le volte, e se ritengono che le cifre della vecchia dichiarazione non siano corrette, le variano, così da sempre, di certo non esiste niente.



Poi se la dichiarazione è datata, le eccedenze non venivano considerate, così come le recinzioni, per cui sempore meglio rivedere tutto, se poi il valore che si decide di dichiarare coincide con la vecchia dichiarazione, tanto meglio.



A titolo info, ho provato una volta a richiedere DOCFA, per verifica dei valori dichiarati, e l'Agenzia, non me l'ha rilasciato, oltre al tempo d'attesa per avere tale risposta.



Saluti

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rubino
.
(GURU)

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04 Febbraio 2005

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Terronia Centrale

 0 -  0 - Inviato: 07 Marzo 2025 alle ore 12:00

"bioffa69" ha scritto:
Le categorie D, vengono riviste tutte le volte, e se ritengono che le cifre della vecchia dichiarazione non siano corrette, le variano, così da sempre, di certo non esiste niente.



Poi se la dichiarazione è datata, le eccedenze non venivano considerate, così come le recinzioni, per cui sempore meglio rivedere tutto, se poi il valore che si decide di dichiarare coincide con la vecchia dichiarazione, tanto meglio.



A titolo info, ho provato una volta a richiedere DOCFA, per verifica dei valori dichiarati, e l'Agenzia, non me l'ha rilasciato, oltre al tempo d'attesa per avere tale risposta.



Saluti



Tutte le pratiche di costituzione/aggiornamento delle rendite di u.i.u. a destinazione speciale e/o particolare devono essere verificate e validate dall'ufficio ed è una procedura che non può essere omessa; la differenza fra il prima e il dopo (spending review e covid) sta nell'esecuzione o meno dell'effettivo soprallugo perché la verifica diretta dell'ufficio può essere omessa e sostituita con l'utilizzo di quanto in atti.

L'opposizione dell'ufficio al rilascio del docfa è un'altra storia, non è di certo dovuta a non farne "copiare" il conteuto (arrivano interi rilievi rubati, senza che si siano preoccuti di cambiare qualche decimale)

Per quanto mi riguarda, quando m'è capitato di mettere mano a pratiche redatte da altri Colleghi registrate, verificate e covalidate, ho chiesto ai Committenti (essendo imprenditori, quindi nella maggior parte dei casi persone capaci e coscienti) di poterle consultare e nessuno s'è mai opposto. Non sto parlando delle pratiche antiche ma di quelle dopo l'avvento del docfa verificate con sopralluogo in tutte le parti della documentazione: se questo è avvenuto e l'u.i.u. non ha subito nessuna modifica rispetto a quanto dichiarato e convalidato dall'ufficio, previa verifica uso gli elementi di valore e di costo determinati dai Colleghi prima di me e che sono "piaciuti" all'ufficio, aggiungo (come chiede l'autore della discussione) i dati economici delle celle frigorifere (nel mio caso erano state inserite dentro la struttura già censita) e questo ho fatto anche per gli ampliamenti, quando è capitato che l'unica differenza fra vecchio e nuovo fosse l'apertura di un varco fra il vecchio e il nuovo capannone. Ho giustificato tutto in relazione (es.: "si amplia l'opificio col nuovo deposito. l'opificio e' uguale a quanto dichiarato con variazione c.e.u. xxyyyyyyy.2016 pertanto si ripropongono gli elementi estimali, dati accertati e non modificati dall'ufficio, applicandoli al nuovo deposito. firma tizio legale rappresentante codice fiscale domiciliato in sede per la carica" e nessuno ha avuto da ridire e tanto meno ci sono state rettifiche delle rendite.

Le recinzioni ecc. qui, come scriveva un formista: in Senegal, le abbiamo sempre messe; non per far polemica ma come mai in civilissimi uffici a nord di Roma si scordino di far inserire la planimetria generale dell'azienda non l'ho capito.

Per adeguamento alle disposizioni recenti, aggiungo (in percentuale) gli oneri di: progettazione, finanziari, il profitto, concessori ed il lotto in zona industriale.

P.S.: cerchiamo di non complicarci la vita e di non rimettere in discussione il già molto doloroso pagamento delle saltissime tasse sulle u.i.u. di queste categorie, già è un disastro dover rifare tutte le planimetrie perchè è stato aggiunto un bagno con antibagno.

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SIMBA6464

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09 Giugno 2021 alle ore 15:08

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Adria Città Etrusca

 0 -  0 - Inviato: 07 Marzo 2025 alle ore 12:14

Salve

Ricordandosi e tenendo in considerazione se la rendita in atti del D7 sia prima o dopo dell'avvento imbullonati, si può stimare anche considerando quanto già agli atti ( basta verificare quanto ampliamente descritto da rubino).

Buon pranzo a tutti

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bioffa69

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23 Settembre 2009

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BRESCIA

 0 -  0 - Inviato: 07 Marzo 2025 alle ore 13:53

"rubino" ha scritto:
"bioffa69" ha scritto:
Le categorie D, vengono riviste tutte le volte, e se ritengono che le cifre della vecchia dichiarazione non siano corrette, le variano, così da sempre, di certo non esiste niente.



Poi se la dichiarazione è datata, le eccedenze non venivano considerate, così come le recinzioni, per cui sempore meglio rivedere tutto, se poi il valore che si decide di dichiarare coincide con la vecchia dichiarazione, tanto meglio.



A titolo info, ho provato una volta a richiedere DOCFA, per verifica dei valori dichiarati, e l'Agenzia, non me l'ha rilasciato, oltre al tempo d'attesa per avere tale risposta.



Saluti



Tutte le pratiche di costituzione/aggiornamento delle rendite di u.i.u. a destinazione speciale e/o particolare devono essere verificate e validate dall'ufficio ed è una procedura che non può essere omessa; la differenza fra il prima e il dopo (spending review e covid) sta nell'esecuzione o meno dell'effettivo soprallugo perché la verifica diretta dell'ufficio può essere omessa e sostituita con l'utilizzo di quanto in atti.

L'opposizione dell'ufficio al rilascio del docfa è un'altra storia, non è di certo dovuta a non farne "copiare" il conteuto (arrivano interi rilievi rubati, senza che si siano preoccuti di cambiare qualche decimale)

Per quanto mi riguarda, quando m'è capitato di mettere mano a pratiche redatte da altri Colleghi registrate, verificate e covalidate, ho chiesto ai Committenti (essendo imprenditori, quindi nella maggior parte dei casi persone capaci e coscienti) di poterle consultare e nessuno s'è mai opposto. Non sto parlando delle pratiche antiche ma di quelle dopo l'avvento del docfa verificate con sopralluogo in tutte le parti della documentazione: se questo è avvenuto e l'u.i.u. non ha subito nessuna modifica rispetto a quanto dichiarato e convalidato dall'ufficio, previa verifica uso gli elementi di valore e di costo determinati dai Colleghi prima di me e che sono "piaciuti" all'ufficio, aggiungo (come chiede l'autore della discussione) i dati economici delle celle frigorifere (nel mio caso erano state inserite dentro la struttura già censita) e questo ho fatto anche per gli ampliamenti, quando è capitato che l'unica differenza fra vecchio e nuovo fosse l'apertura di un varco fra il vecchio e il nuovo capannone. Ho giustificato tutto in relazione (es.: "si amplia l'opificio col nuovo deposito. l'opificio e' uguale a quanto dichiarato con variazione c.e.u. xxyyyyyyy.2016 pertanto si ripropongono gli elementi estimali, dati accertati e non modificati dall'ufficio, applicandoli al nuovo deposito. firma tizio legale rappresentante codice fiscale domiciliato in sede per la carica" e nessuno ha avuto da ridire e tanto meno ci sono state rettifiche delle rendite.

Le recinzioni ecc. qui, come scriveva un formista: in Senegal, le abbiamo sempre messe; non per far polemica ma come mai in civilissimi uffici a nord di Roma si scordino di far inserire la planimetria generale dell'azienda non l'ho capito.

Per adeguamento alle disposizioni recenti, aggiungo (in percentuale) gli oneri di: progettazione, finanziari, il profitto, concessori ed il lotto in zona industriale.

P.S.: cerchiamo di non complicarci la vita e di non rimettere in discussione il già molto doloroso pagamento delle saltissime tasse sulle u.i.u. di queste categorie, già è un disastro dover rifare tutte le planimetrie perchè è stato aggiunto un bagno con antibagno.





Io rimango sempre sbiadito dai tuoi commenti, "Le recinzioni ecc. qui, come scriveva un formista: in Senegal, le abbiamo sempre messe; non per far polemica ma come mai in civilissimi uffici a nord di Roma si scordino di far inserire la planimetria generale dell'azienda non l'ho capito."



Comunque , come riportato da Stefano, prima della legge sugli imbullonati, non esistevano proprio i valori da attribuire alle recinzioni, come le eccedenze dell'area, in base alla Destinazione della categoria D, non esistevano.



Da qui la mia iniziale, se nel DOCFA precedente non era riportato tutto, vuoi perchè le norme sono cambiate, o perchè il tecnico le ha omesse, si deve procedere a ridefinire il tutto, così faccio sempre.



Saluti

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rubino
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 0 -  0 - Inviato: 07 Marzo 2025 alle ore 14:12

Sarà strano ma qui le recinzioni le abbiamo sempre messe, prima e dopo gli imbullonati dato che i valori (esistevano, ma...) non esistevano, ieri come oggi si procede(va) per stima diretta ed è sempre stata una nostra responsabilità, per tutti gli elementi e a prescindere da linee guida ecc. quindi sto scrivendo che, se in precedenza sono stati accettati, per quell'opificio, elementi estimali proposti e che questi sono stati validati dall'ufficio in sede di verifica e conferma della rendita ottenuta li ripropongo, visto che non hanno avuto nulla da ridire e tanto meno li hanno rettificati.

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geoalfa

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Intanto potresti consultare questa guida in uso nella regione Veneto:

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Ti potrà essere di aiuto

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