Buongiorno mi accingo a frazionare due unità immobiliari in esenzione per ruralità, attualmente come A/4 e C/2.



Ne risulteranno un

- A/2 con all'interno camere per B&B

- C/3 negozio trasformazione di carni già macellate anche se avrà un piccolo spazio destinato alla vendita per cui mi chiedo se inserirlo in C/1

- C/2 parte di cascina ancora da definirsi

- C/7 portico



Mi chiedo se al momento della divisione dovrò chiedere di nuovo la ruralità o i nuovi subalterni seguono quelli soppressi (credo non vada ripresentato nulla) e se il C/3 lo destinereste in C/1 per evitare problemi di vendita al dettaglio.



Grazie

Emanuel

Se ricorrono le condizioni per la richiesta dei requisiti di ruralità credo che solo il C/2 e il C/7 possano ottenere detti requisiti (circa l'abitazione non ha più senso conservarla con requisiti di ruralità, se non in casi particolari e/o solo se conveniente come da norme in materia). Io in casi simili, non potendo eseguire un frazionamento o un frazionamento e fusione (con cambio di destinazione) con contemporanea richiesta parziale di requisiti di ruralità (richiesta cioè di ruralità solo per alcune delle unità derivate dalla variazione), utilizzo la tipologia ordinaria di Docfa e immediatamente dopo l'approvazione faccio presentare istanza al Catasto (con Pec, raccomandata A.R., ecc.) in riferimento alle unità che devono tornare ad essere considerate strumentali all'attività agricola. Circa la tua domanda, se al momento della divisione non intendi utilizzare la tipologia Docfa prevista per la richiesta di ruralità, le relative annotazioni di ruralità in visura scompariranno dopo l'approvazione della divisione Docfa, su tutte le unità derivate.

ottimo grazie.

Anche se credevo li mantenesse senza ripresentare tutto.

Sembra quasi illogico perchè cambio solo tipologia e se rurale dovrebbe rimanerlo.

Ma siamo in Italia e la logica non c'èz



Grazie per la risposta.

Emanuel

Il fatto è che il sitema informatico catastale, in caso di Docfa per variazione, annulla il precedente stadio (di accatastamento) in visura e ne crea uno nuovo, come se fosse una nuova costruzione. In caso contrario ovvero di conservazione automatica, in sede di variazione, dei suddetti requisiti, cosa dovrebbe fare il possessore o il tecnico, ad esempio, nel caso in cui l'unità non conservasse più i requisiti? Ecco perché vi sono le diverse tipologie Docfa che valgono sia in nuova costruzione che in variazione. Poi di tutta la pratica Docfa il minor tempo lo si impiega proprio per riempire i moduli di ruralità, ancora minor tempo se già sono stati compilati nel precedente Docfa per la stessa Ditta e per gli stessi immobili, basta solo cambiare i riferimenti catastali (almeno nei miei casi visto che utilizzo modelli pdf scrivibili e modificabili).