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unità immobiliare senza accesso autonomo |

divad81
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07 Giugno 2008
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Salve ho una unità immobiliare, un locale magazzino, che a seguito di alcune divisioni si presenta senza accesso, o meglio vi si accede tramite delle scale che portano in un'altra unità immobiliare e tramite, in alternativa, una porta di un altro locale. Ho presentato la variazione, annotanto che si tratta di "unità immobiliare priva di ingresso indipendente"; Mi è stata riufiutata. Chi ha avuto casi simili? io in precedenza ho già censito un paio di unità immobiliari con casi identici/simili
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anonimo_leccese
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29 Ottobre 2009
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Ma quelle scale che portano in un'altra u.i. è un b.c.n.c. ? Inoltre cosa intendi per accesso indipendente,..in un grande condominio, a parte i piano terra che magari hanno giardino su strada, dal piano primo in poi nessuno ha ingresso indipendente,..salvo scale esterne che partono dalla strada - Non capisco,..forse si trova, a seguito della variazione, al centro del vecchio immobile ? Ma poi esattamente qual'è la motivazione del rifiuto ?
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totonno
(GURU)
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
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19 Maggio 2006
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Firenze
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"divad81" ha scritto:
Ho presentato la variazione, annotanto che si tratta di "unità immobiliare priva di ingresso indipendente"; Mi è stata riufiutata. Ha ragione l'ufficio. Legge 11 agosto 1939, n ° 1249…..Unità immobiliare, secondo la definizione dell’art. 5, è costituita da ogni parte di immobile che, nello stato in cui si trova, è di per se stessa utile ed atta a produrre un reddito proprio. Ai sensi dell’art. 40 del regolamento per la formazione dl Nuovo Catasto Edilizio Urbano, approvato con il D.P.R. 1 dicembre 1949, n ° 1142, si accerta come distinta u.i.u. ogni fabbricato o porzione di esso, che nello stato in cui si trova, rappresenta secondo l’uso locale, un cespite indipendente. Comma 1 dell’art. 2 del regolamento adottato con D.M. 2 gennaio 1998 n ° 28 “Norme in tema di costituzione del Catasto dei Fabbricati e modalità di produzione ed adeguamento della nuova cartografia catastale” l’u.i.u. (non più soltanto urbana) quale minimo “inventariale”, è stata meglio definita come “una porzione di fabbricato, un fabbricato o un insieme di essi, che, nello stato in cui si trova e secondo l’uso locale, presenta potenzialità di autonomia funzionale e reddituale. Come è possibile che una unità immobiliare abbia autonomia funzionale propria, se non ha un ingresso indipendente, ma si attraversa obbligatoriamente un altra unità immobiliare limitrofa per accedervi ? Saluti.
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divad81
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07 Giugno 2008
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ti ringrazio, ma non concordo. La capacità reddituale di un'immobile non è preclusa dal fatto che un locale, ad uso deposito, abbia un accesso al suo interno mediante il passaggio attraverso un'altra unità immobiliare, di diversa destinazione d'uso, ma della stessa proprietà. Ritengo, mi sbaglierò, che sia possibile creare una un subalterno autonomo, con propria rendita, anche per un locale ad uso deposito - magazzino, anche in assenza di una "porta" che dia all'esterno ( perchè di questo parliamo). Nel caso specifico, per accedere all'interno del locale deposito bisogna attraversare un altro locale ad uso laboratorio, della stessa proprietà. E' praticamente un locale "circondato" da altre unità immobiliarri.
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divad81
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07 Giugno 2008
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Tra l'altro non è la prima volta che capita un caso del genere e la dicitura in relazione di "unità immobiliare senza ingresso proprio" o "priva di ingresso proprio" ha sempre - risolto - il tutto. Infatti ho reinviato il docfa, facendo notare i precedenti accatastamenti simili. vedro' se approvano o respigono.
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Salvatore_B.
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29 Gennaio 2014 alle ore 14:47
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Juneau
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mahhh???? lasciamo perdere il passato, che non costituisce precedente. per gli immobili "urbani" non condivido che possa applicarsi questa filosofia circa i passaggi.
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divad81
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07 Giugno 2008
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Sarebbe utile, invece di parlare sul "semmai" e sul "forse" basarci sulle circolari e sulle normative. In mancanza, nei casi singolari e rari, credo che l'usanza delle singole AdT possa essere, salvo divergenze di veduta, una strada da poter percorrere. Nel caso in esame, senza voler costituire un precedente, l'esistenza agli atti di svariate unità immobiliari con questa tipologia di ingresso "non proprio", è stata sempre o spesso accettata. Per tanto, ritornando al quesito, e limitandoci ad esso, se qualcuno è a conoscenza di una normativa che vada in tal senso o che, al contrario, inibisce l'approvazione di questa tipologia di locali. Saluti
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bioffa69
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BRESCIA
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Totonno ti ha gia' citato la normativa, requisito necessario e' essere indipendenti. Come gia' detto sopra, il passato non conta, nel senso che potrebbero rivederle adesso, visto che indipendenti non sono. Al contrario e' specificato nel massimario (95), che magazzini che hanno accesso indipendente possono essere considerati accessori in particolari casi, (il che fa sempre capire che l'indipendenza e' un requisito necessario) ma in nessun caso e' prevista un'unita' interclusa, perche' si presume sia accessorio dell'unita' che la circonda. P.S. la mia Agenzia non avrebbe approvato nemmeno le tue precedenti. Saluti
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EFFEGI
f.g.
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Irpinia
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"bioffa69" ha scritto: Totonno ti ha gia' citato la normativa, requisito necessario e' essere indipendenti. Come gia' detto sopra, il passato non conta, nel senso che potrebbero rivederle adesso, visto che indipendenti non sono. Al contrario e' specificato nel massimario (95), che magazzini che hanno accesso indipendente possono essere considerati accessori in particolari casi, (il che fa sempre capire che l'indipendenza e' un requisito necessario) ma in nessun caso e' prevista un'unita' interclusa, perche' si presume sia accessorio dell'unita' che la circonda. P.S. la mia Agenzia non avrebbe approvato nemmeno le tue precedenti. Saluti Quoto tutto, in particolare quello in grassetto.
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Salvatore_B.
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29 Gennaio 2014 alle ore 14:47
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Juneau
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quotare il post di bioffa è ... ovvio ...
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SIMBA964
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in fede con DIO
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Salve E se ci fosse scritto nell'atto di acquisto del magazzino che ha servitù di accesso da altra u.i. limitrofa, come la mettiamo?? Saluti cordiali
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SIMBA964
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
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in fede con DIO
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Salve Non tanto tempo fa ho eseguito una variazione catastale nella quale creavo un C6 che aveva ingresso indipendente, ma al C6 era legato un WC esterno che per accedervi si doveva passare all'interno di altra u.i.. Ovviamente la pratica è stata esaminata e approvata. Saluti cordiali
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divad81
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[size= 12px; background-color: #e0e0e0]nello stato in cui si trova e secondo l’uso locale, presenta potenzialità di autonomia funzionale e reddituale. - See more at: www.geolive.org/forum/pregeo-e-docfa/doc... coninuo a ritenere che la capacità di essere redditualmente indipendente nulla ha a che vedere con la questione dell'ingresso che implica il passaggio all'interno di altre unità immobiliari. Un locale è censibile come singola unità immobiliare, in virtù della sua capacità reddituale. Non a caso, nel testo che è stato citato, si specifica "secondo gli usi locali" e quindi quelle che possono essere anche le tipologie immobiliari di una data zona. Tra l'altro, una simile "divisione" con unità interclusa, potrebbe essere una situazione soltanto temporanea, e d'ausilio a degli atti di compravendita, al fine, dopo, di unificare tale porzione interclusa a qualche unità immobiliare adiacente, e quindi, di fatto, riaquistare un ingresso proprio.
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EFFEGI
f.g.
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Irpinia
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"divad81" ha scritto: Tra l'altro, una simile "divisione" con unità interclusa, potrebbe essere una situazione soltanto temporanea, e d'ausilio a degli atti di compravendita, al fine, dopo, di unificare tale porzione interclusa a qualche unità immobiliare adiacente, e quindi, di fatto, riaquistare un ingresso proprio. Giusto quanto sopra. Se è una situazione temporanea il "locale" va censito in "unità in corso di definizione F/4". Tale categoria (F/4) esiste proprio per queste situazioni anomale. Saluti
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Salvatore_B.
Iscritto il:
29 Gennaio 2014 alle ore 14:47
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Juneau
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"SIMBA964" ha scritto: E se ci fosse scritto nell'atto di acquisto del magazzino che ha servitù di accesso da altra u.i. limitrofa, come la mettiamo?? già! tengo però a precisare che non sto smentendo la mia opinione generale espressa un post fa. intendo che se la servitù (qui per unità urbana) è costituità con atto regolarmente trascritto, e ben descritta nello stesso atto, non può esseci nulla da eccepire. l'ultimo post di divad dà veramente da pensare, ma, purtroppo per lui, sono "cavoli suoi" (cioè, è lui il tecnico titolare e cerca "aiuto" per far prevalere le sue teorie). leggo solo dopo aver scritto l'opinione di EFEGI.
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