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Argomento: Trasferimento di un bene senza titolo di provenienza
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SIMBA64
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Salve Appena avrò dati alla mano (repertorio e data dell'atto) ve li scriverò sul sito, tanto è un atto pubblico per cui non rischio niente. Saluti ripasquali
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totonno
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"SIMBA64" ha scritto: Salve Appena avrò dati alla mano (repertorio e data dell'atto) ve li scriverò sul sito, tanto è un atto pubblico per cui non rischio niente. Saluti ripasquali Non è che devi trascrivere tutto l'atto in questa sede, ti crediamo e ci fidiamo della tua parola scritta !! Basta informarci dell'esito. Se questi è stato fatto oppure no e delle motivazioni necessariamente riportate sull'atto per il fatto che un terreno accessorio ad un fabbricato non è censito al fabbricati ma solamente al terreni i partita 1. ciao.
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jema
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in giro in giro creek
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"bioffa69" ha scritto: sono molto curioso di sapere come potra' volturare detta area!!!!! e soprattutto come potra' un tecnico denunciarla all'urbano con la nuova ditta!!!! ...dalle mie parti atti fatti in questo modo dovevano poi essere seguiti, dopo l'accatastamento, ad un altro atto di identificazione catastale, fermo restando , come detto sopra , che non essendo passato in successione, in catasto sara' difficile giustificare l'ultima intestazione, visto che non esiste la continuita' storica. ..,sono davvero curioso di sapere come fara' ad intestare il mappale al tuo cliente, visto che non esiste niente che si possa volturare. Come hai correttamente specificato quel bene non è né carne, né pesce e pertanto non sarà possibile volturarlo. Naturalmente nel momento in cui Stefano (o chi per esso) dovrà variare tale area, inizieranno i veri problemi. Personalmente avrei concordato col Notaio il declassamento per riportare l'area al Catasto Terreni, ma oramai è troppo tardi. Saluti e buona Pasqua
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SIMBA64
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"jema" ha scritto: "bioffa69" ha scritto: sono molto curioso di sapere come potra' volturare detta area!!!!! e soprattutto come potra' un tecnico denunciarla all'urbano con la nuova ditta!!!! ...dalle mie parti atti fatti in questo modo dovevano poi essere seguiti, dopo l'accatastamento, ad un altro atto di identificazione catastale, fermo restando , come detto sopra , che non essendo passato in successione, in catasto sara' difficile giustificare l'ultima intestazione, visto che non esiste la continuita' storica. ..,sono davvero curioso di sapere come fara' ad intestare il mappale al tuo cliente, visto che non esiste niente che si possa volturare. Come hai correttamente specificato quel bene non è né carne, né pesce e pertanto non sarà possibile volturarlo. Naturalmente nel momento in cui Stefano (o chi per esso) dovrà variare tale area, inizieranno i veri problemi. Personalmente avrei concordato col Notaio il declassamento per riportare l'area al Catasto Terreni, ma oramai è troppo tardi. Saluti e buona Pasqua Salve Ma scusa Emanule se io ho un atto dove c'è scritto che ho comperato il mappale 100 ente urbano (d'accordo non censito all'urbano) e nel mio DOCFA allego questo atto, non vedo come possa il catasto bloccarmi la pratica e con quale motivazione. Sono d'accordo con voi che non c'è la continuità storica, che l'atto doveva essere fatto in altro modo, tutto condivisile, ma non vedo particolari problemi tecnici nel fare un DOCFA di quell'area descritta nell'atto pubblico (chiamiamolo aborto). Saluti di buona pasqua
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totonno
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La voltura conseguente all'atto non va in porto. Il docfa non puó venire accettato. L'ente urbano deve venire preventivamente intestato in atti al fabbricati alla stessa ditta del bene con il quale viene unito e non si puó allegare un atto al docfa la cui voltura catastale non è stata registrata correttamente.
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SIMBA64
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"totonno" ha scritto: La voltura conseguente all'atto non va in porto. Il docfa non puó venire accettato. L'ente urbano deve venire preventivamente intestato in atti al fabbricati alla stessa ditta del bene con il quale viene unito È non si puó allegare un atto la cui voltura catastale nandato astata registrata correttamente. Ma scusa Antonio e il notaio farebbe una cessione di quota che non va in porto??? Sarebbe solo un pazzo, anzi una pazza (perchè femmina). Ci risentiamo fra un po perchè ho sempre la parte del mio nik name da portare fuori. Ciao
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totonno
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"SIMBA64" ha scritto: "totonno" ha scritto: La voltura conseguente all'atto non va in porto. Il docfa non puó venire accettato. L'ente urbano deve venire preventivamente intestato in atti al fabbricati alla stessa ditta del bene con il quale viene unito È non si puó allegare un atto la cui voltura catastale nandato astata registrata correttamente. Ma scusa Antonio e il notaio farebbe una cessione di quota che non va in porto??? Sarebbe solo un pazzo, anzi una pazza (perchè femmina). Ci risentiamo fra un po perchè ho sempre la parte del mio nik name da portare fuori. Ciao certo! gli enti urbani non censiti all'urbano non sono intestati e quindi le volture non hanno esito, rimangono pratiche non evase. È per questo motivo che il trasferimento di ente urbano oggi non sarebbe da consigliarsi anche che se incautamente fattibile. Un atto siffatto provoca diversi problemini dopo la stipula.
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bioffa69
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BRESCIA
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"totonno" ha scritto: "SIMBA64" ha scritto: "totonno" ha scritto: La voltura conseguente all'atto non va in porto. Il docfa non puó venire accettato. L'ente urbano deve venire preventivamente intestato in atti al fabbricati alla stessa ditta del bene con il quale viene unito È non si puó allegare un atto la cui voltura catastale nandato astata registrata correttamente. Ma scusa Antonio e il notaio farebbe una cessione di quota che non va in porto??? Sarebbe solo un pazzo, anzi una pazza (perchè femmina). Ci risentiamo fra un po perchè ho sempre la parte del mio nik name da portare fuori. Ciao certo! gli enti urbani non censiti all'urbano non sono intestati e quindi le volture non hanno esito, rimangono pratiche non evase. È per questo motivo che il trasferimento di ente urbano oggi non sarebbe da consigliarsi anche che se incautamente fattibile. Un atto siffatto provoca diversi problemini dopo la stipula. Stefano ti avevo scritto che i notai con cui ho avuto la possibilita' di collaborare, non procederebbero mai in questo modo, mi sembra evidente che tale bene non potra' essere volturato e percio' come pensi di procedere alla denuncia?? ...a mio avviso non ci sono altre strade che procedere , dopo la denuncia con prop. ai vecchi intestati, ad un atto di identificazione......la procedura che tu proponi, la mia agenzia non l'accetterebbe mai. Saluti
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SIMBA64
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Salve Tanto per dover di cronaca, l'atto di cessione di quote è stato stipulato e di conseguenza io ho già presentato il mio docfa, il tutto è andato a buon fine. Saluti cordiali P.S. Detto fra noi, non è che cia sia stato il massimo di continuità storica, ma alla fine è andato in porto.
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SIMBA64
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"bioffa69" ha scritto:
Stefano ti avevo scritto che i notai con cui ho avuto la possibilita' di collaborare, non procederebbero mai in questo modo, mi sembra evidente che tale bene non potra' essere volturato e percio' come pensi di procedere alla denuncia?? ...a mio avviso non ci sono altre strade che procedere , dopo la denuncia con prop. ai vecchi intestati, ad un atto di identificazione......la procedura che tu proponi, la mia agenzia non l'accetterebbe mai. Ciao Fabio La risposta che ti do non è riferita strettamente al caso del quesito, ma è molto simile: questa settimana ho presentato un dofca di area urbana nel quale la ditta intestataria risultava da due denuncie di successioni integrative. Le successioni riportavano solo l'indentificazione di mapp. xxx ente urbano ma non censito all'urbano. Il mio docfa ho provato a presentarlo due volte col telematico e per due volte sospeso per mancanza di allineamento ditta fra quanto dichiarato e visura storica dei terreni. Successivamente sono andato di persona al catasto, ho spiegato il perchè delle successioni integrative, ho ripresentato il mio docfa sempre in telematico, e tutto è andato a buon fine. Saluti cordiali
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alex79
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Buonasera,mi riallaccio a questo post in quanto ho un caso analogo. Ho una porzione di terreno frazionata nel lontano 1968, censita solamente ai terreni come Ente urbano.Ora, essendo oggetto di compravendita, il Notaio giustamente chiede la denuncia all'Urbano con relativa intestazione. Nel frattempo i 2 intestatari originari (2 fratelli) sono deceduti e sono state presentate le successioni a favore delle rispettive figlie, riportanti correttamente, in questo caso, il terreno in oggetto. Ora il mio problema stava nerll'intestazione dell'area urbana per consentire la continuità storica, e avendo letto questa discussione mi pare di aver capito che la procedura più corretta sia questa: -NC per la costituzione dell'area urbana, inserendo gli estremi del frazionamento del 1968 e inserendo come intestatari i 2 fratelli deceduti, ovviamente facendo firmare una delle 2 figlie eredi. -volture per inserimento delle successioni e allineamento della ditta. O altrimenti...potrei intestare direttamente alle 2 figlie eredi e compilare il quadro D del Docfa "Estremi dei Titoli giustificativi dell'intestazione al catasto", inserendo gli estremi delle Successioni ed evitare cosi di fare dopo le volture? Grazie e saluti.
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SIMBA64
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"alex79" ha scritto: O altrimenti...potrei intestare direttamente alle 2 figlie eredi e compilare il quadro D del Docfa "Estremi dei Titoli giustificativi dell'intestazione al catasto", inserendo gli estremi delle Successioni ed evitare cosi di fare dopo le volture? Salve Opto per questa, è esattamente la procedura che ho usato io, ed è andata a buon fine. Saluti cordiali
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jema
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in giro in giro creek
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"SIMBA64" ha scritto: Opto per questa, è esattamente la procedura che ho usato io, ed è andata a buon fine. Scusa Stefano, ma ritengo che non sia giusto consigliare una soluzione che per primo sai non essere corretta! La tua esperienza personale, che hai descritto, non giustifica il modo di procedere. Saluti MP x alex79 La particella interessata è per caso un'area coltivata?
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alex79
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Anche io pensavo di procedere come confermatomi da Simba64, in quanto penso che compilando il Quadro "D" del Docfa e inserendo quindi gli estremi delle successioni che hanno portato alle attuali proprietà, venga gia effettuato un preallineamento, e si garantisce la continuità storica. Per Jema.. la mia particella è una piccola porzione di terreno adibito ad orto. La rimanente parte, che rientra sempre nella compravendita in quanto il terreno nella realtà è unico, ricade sul foglio adiacente ma è censito ai terreni come seminativo e riporta già correttamente le attuali intestazioni. Preciso che io ho esposto il caso relativo ad una particella, ma ne ho altre 2 nella stessa situazione, censite sempre come Ente urbano ai terreni, ma queste adibite a porzione di cortile, che comunque devo definire prima della vendita come aree urbane.
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totonno
(GURU)
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Visto la errata strada intrapresa intervengo per confermare quanto sostiene Jema (Ciao, Grande !). La procedura corretta è costituire l'area urbana con intestazione originaria e presentare le volture relative non presentate o presentate erroneamente a suo tempo e quindi mai evase. La prova di come si debba fare l'aggiornamento ce l'ha data Simba64 che per ben due volte si è visto respongere il Docfa per mancata continuità storica. Le due successioni integrative sono comunque errate perchè si doveva costituire prima l'area urbana e poi fare le successioni. Infatti l'esito positivo è stato concesso dall'ufficio per gentile concessione, ma non è riferito a nessuna norma che disponga il salto doppio carpiato. Bene ha fatto Simba64 che si è divincolato dalla voltura ed è riuscito a portare a casa il risultato, ma questa non è la procedura corretta. Non si possono trasferire beni censiti come Enti Urbani e intestare poi a giusta ditta in sede di costituzione di area urbana saltando la procedura obbligatoria della voltura per cambio di intestazione avvenuta. Saluti.
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