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Successione Modificativa-Modifica Identificativo-Compravendita |

Ishan
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25 Giugno 2015 alle ore 10:23
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Ciao a tutti, volevo chiedervi quale procedura adottare per risolvere questo problema : Dalle verifiche effettuate, una u.i.u., già dall'epoca di impianto, è stata erronemente censita nella particella adiacente e non in quella dove effettivamente ricade. Ho provveduto a presentare docfa per Variazione Modifica identificativo (VMI), per reffiifcare l'identificativo associato alla planimetria risultante in Atti. Fin qui tutto nella norma. Ora si presenta la necessità di vendere detta u.i.u.. Nell'atto di compravendita che si andrà a stipulare,dovrà essere mensionata la provenienza di questo bene al venditore,in questo caso avendo proceduto alla modifica dell'identificativo della particella(da X è diventata Y) , negli atti precedenti di provenienza del bene è ovviamnte sempre riportato particella "X". - Devo presentare " Successione Modificativa " andando a sostituire particella X con particella Y (particella corretta) , registrarla e procedere all'atto di compravendita avendo a disposizione la provenienza del bene ("Successione Modificativa ") ? - Atto Notarile unilaterale di Rettifica per Modifica identificativo riportato nell'atto di provenienza ? Grazie
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totonno
(GURU)
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
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19 Maggio 2006
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Niente di tutto ciò. Si vede dalla storia catastale da dove proviene Y. Y proviene da X come corrisponde esattamente agli atti di provenienza. Hai presente quando si fa un cambio di destinazione in cui vengono cambiati gli identificativi di subalterno in fase di accatastamento ? anche lì i dati assegnati non corrispondono più a quelli indicati nel rogito di acquisto, ma non si va mica a modificare o correggere tali atti. Vale la storia catastale che dimostra che ci sono state delle variazioni del bene nel DB successive all' atto. Ma l'origine del bene deve corrispondere a ciò che si è acquisito. Saluti.
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Ishan
Iscritto il:
25 Giugno 2015 alle ore 10:23
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"totonno" ha scritto: Niente di tutto ciò. Si vede dalla storia catastale da dove proviene Y. Y proviene da X come corrisponde esattamente agli atti di provenienza. Hai presente quando si fa un cambio di destinazione in cui vengono cambiati gli identificativi di subalterno in fase di accatastamento ? anche lì i dati assegnati non corrispondono più a quelli indicati nel rogito di acquisto, ma non si va mica a modificare o correggere tali atti. Vale la storia catastale che dimostra che ci sono state delle variazioni del bene nel DB successive all' atto. Ma l'origine del bene deve corrispondere a ciò che si è acquisito. Saluti.  Anche io sono dello stesso parere sulla provenienza del bene dal punto di vista catastale. Nell'atto di compravendità basterà indicare ex particella "X" proveniente da successione ereditaria,per indicare la provenienza del bene dal punto di vista notarile ? Saluti
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totonno
(GURU)
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
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19 Maggio 2006
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Firenze
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Devi semplicemente indicare o il notaio in atto deve semplicemente indicare che: Nella provenienza -Il bene proviene da successione Nella storia catastale -Il bene già identificato nella particella X è stato in seguito oggetto di modifica di identificativo per allineamento dati catasto terreni e catasto fabbricati. Attualmente è censito bla bla bla.. L'importante è che la situazione attuale del bene corrisponda per consistenza, rappresentazione grafica e classamento in tutto e per tutto a quanto indicato in successione. Il bene da trasferirsi deve essere quello indicato in successione e non devono essere avvenute trasformazioni di alcun tipo se non quella dell'identificativo che difatti nel docfa non richiede un nuovo classamento nè una nuova rappresentazione grafica. Saluti
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Ishan
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25 Giugno 2015 alle ore 10:23
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"totonno" ha scritto: Devi semplicemente indicare o il notaio in atto deve semplicemente indicare che: Nella provenienza -Il bene proviene da successione Nella storia catastale -Il bene già identificato nella particella X è stato in seguito oggetto di modifica di identificativo per allineamento dati catasto terreni e catasto fabbricati. Attualmente è censito bla bla bla.. L'importante è che la situazione attuale del bene corrisponda per consistenza, rappresentazione grafica e classamento in tutto e per tutto a quanto indicato in successione. Il bene da trasferirsi deve essere quello indicato in successione e non devono essere avvenute trasformazioni di alcun tipo se non quella dell'identificativo che difatti nel docfa non richiede un nuovo classamento nè una nuova rappresentazione grafica. Saluti  Grazie per la risposta,anche io ero dello stesso parere, solo che alcuni colleghi non la pensavano cosi' è ho preferito chiedere.
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