L'ADT di Varese ha emanato una circolare nella quale dice:
"Al fine di evitare la possibile costituzione di unità immobiliari urbane con identificativi uguali a quelli di immobili denunciati prima dell'introduzione del DOCFA e sfuggiti all'inserimento in Banca-Dati, si dispone che, per le denunce di variazione DOCFA che comportino la modifica dell'identificativo, nonché per le dichiarazioni di unità afferenti, dovranno utilizzarsi i primi subalterni liberi a partire dal n. 501.

Si comunica, inoltre, che qualora debbano costituirsi unità immobiliari edificate su area urbana identificata con il solo numero del mappa le, si procede come per le denunce di nuova costruzione partendo dal subalterno 1.

Si chiede di divulgare i contenuti della presente a tutti i propri iscritti, specificando che l'inosservanza degli stessi comporterà il rifiuto della pratica per mancato esito positivo dei preliminari controlli di natura formale."

Ora succede che:
- a gennaio 2008 presento un Docfa di nuova costruzione per identificare due unità immobiliari terminate in una palazzina in costruzione ed altra unità in corso di definizione sub 1-2-3 (semplificando)
- a luglio 2008 completate le altre unità sopprimo il sub 3 (unità in corso di definizione) e costituisco tutti i nuovi subalterni 4-5-6-7-8-9-10 ecc.
- il Docfa mi viene respinto dicendo che sono stati utilizzati subalterni errati e occorre partire dal 501.

Cosa ne pensate? Che debba pretendere il rispetto della norma o tornare con la coda tra le gambe come fanno tutti i colleghi che non hanno mai sollevato il problema, e che con il loro tacito assenso sono causa di questi comportamenti ?

Mi tocca rifare la pratica, attendere che rientri il proprietario per la firma e spiegargli che HO SBAGLIATO (?) i subalterni .... :oops: