Buongiorno. Ho provato a cercare nel forum un caso simile al mio ma non sono riuscito a ricavarne nulla. Ho questa situazione: ho un fabbricato composto da due unità (una al piano primo ed una al piano terra) censite in categoria A3. Nell'unità al piano terra, oltre ad avere i vari vani con destinazione appunto residenzale, è presente una porzione con uso stalla con portico annesso. Già nell'accatastamento originario risalente all'anno 1987 (il fabbricato però è anche più vecchio) era già censito in questo modo. Ora io sono intervenuto in variazione perchè ho eseguito lievi modifiche interne ed ho provveduto alla variazione catastale mantenendo così com'è la porzione dedicata alla stalla. Il docfa non mi è stato accettato dall'AdE perchè mi chiedono di suddividere la stalla e censirla come C/6 indicando se ha o non ha i requisiti di ruralità. Allo stato attuale quella porzione non è utilizzata per il ricovero di animali (anche se in possesso di attribuzione del numero di stalla) e l'attuale usufruttuaria è in pensione (la partita iva agricola l'ha mantenuta il figlio, nudo prorpietario dell'immobile). I dubbi che mi son venuti sono sue:

a) posso mantenere la ruralità della stalla anche se la proprietaria è in pensione?

b) se lo accatasto con la ruralità andrà in sanzione (doveva essere accatastato entro il 30 sett 2012)?



Grazie per l'attenzione.

Saluti.

..allora, se lo accatasti come stalla richiedendo che vengano riconosciuti i requisiti, sei in sanzione , ed essendo passato piu' di un anno dalla scadenza, non puoi procedere al ravvedimento operoso, la sanzione arrivera' al cliente.



...per la questione che l'usufruttuaria sia in pensione, almeno presso la mia Agenzia, lo specifico, perche' Brescia vive di regole proprie per molti aspetti che puntano solo a far cassa, purtroppo, pero' ti dico che Brescia non ha riconosciuto i requisiti a prop. in pensione, perche' privi di partita iva.



nel tuo caso visto che il prop. ha i requisiti, anche se nudo prop., potrebbe andare bene, esiste un contratto d'affitto fra l'usufruttuaria ed il prop. (tra madre e figlio in sostana??, duvbito), dovresti provare a chiedere.



aggiungo solo che l'accatastamento cosi' come l'hai trovato, e' corretto, cosi' come era previsto dal massimario, parg.93 accessori a servizio complementare, dove si definisce tale unita' con destinazione mista...e si attribuisce come destinazione dell'intera unita'quella della porzione economicamente prevalente , che nel tuo caso era l'abitazione. (il massimario lo trovi in questo sito, sotto normativa)



Saluti