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Argomento: sottotetto lo rappresento sì o no?
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EFFEGI
f.g.
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16 Dicembre 2008
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Irpinia
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"Manero" ha scritto: Concordo esattamente con rubino. È sbagliato rappresentare un elemento non rilevante catastalmente solo per provarne la proprietà in una vendita. In molti casi ho dovuto faticare a rappresentare i diritti di terzi su sottotetti di cui quello dell'ultimo piano si è appropriato solamente rappresentandolo in planimetria catastale e descrivendolo in atto senza rispettare la continuità delle trascrizioni precedenti, cioè senza averne titolo di diritto. Ergo come fa il venditore a dimostrare il diritto del sottotetto se ha acquisito l'immobile senza la rappresentazione del sottotetto che poi va a disegnare al momento della cessione? Ci sono mille cause sulla appropriazione indebita dei sottotetti riportandoli in planimetria catastale come accessori complementari dell'abitazione sottostante, senza avere alcun titolo valido di proprietà. Bene, infine, fa Pamelina a non rappresentare il vuoto destinato evidentemente come intercapedine o di accesso al tetto. non evidentemente utilizzabile e quindi non concorrendo al reddito dell'unità sottostante e neanche, ovviamente, come unità autonomamente capace di reddito proprio. Concordo anche io con voi (Rubino e Manero). Bioffa cerchiamo di non far diventare il catasto un "nuovo ufficio tecnico comunale"... non vorrei che fra poco andremo a censire anche le intercapedini solo perchè hanno un "buco" per entrarci. Saluti e buona Pasqua a tutti. P.S. Ben tornato Manero... che sia un buon nuovo inizio. Buona Pasqua.
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bioffa69
Iscritto il:
23 Settembre 2009
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BRESCIA
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Per riassumere ritengo che in pochi sappiano cosa sia il poligono G, che si possono definire i poligoni con h inferiore a 1,50, che quanto nella scheda è la proprietà di quel soggetto, e soprattuto suppongo che quasi nessuno conosca la causale RECUPERO SITUAZIONE PREGRESSA, e a cosa serva. Fermo restando che come ricordato da pippocad, chi ha fatto la domanda non ha specificato, le altezze di detta soffitta, e non ha specificato in che situazione ci troviamo, se unifamiliare o cosa. Che poi la scheda non serva a provare la proprietà, mi sembra una dichiarazione alquanto fuorviante, mai sentito parlare di conformità catastale? escludere un sottotetto, risulta corretto? Comunque ultima variazione che stò facendo, per un'unità denunciata nel 1988 nella Bergamasca, è rappresentato un sottotetto, con h minima 0.60, e massima 2.00, con una porticina dalla quale si accede con scaletta da terazza esclusiva, caspita già nel 1988 qui in Lombardia si davano i numeri a fare queste cose. Porterei l'attenzione comunque sulla causale prevista dal vademecum Nazionale, che ho citato sopra, che riguarda proprio omissioni, come si consigliano da alcuni utenti (guara caso per provarne la proprietà, si deve allegare rogito, dove viene citato deto sottotetto o cantina, anche se per qualcuno, non obbligatorio) Saluti a tutti e Buona Pasqua a tutti.
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SIMBA6464
Iscritto il:
09 Giugno 2021 alle ore 15:08
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Adria Città Etrusca
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Salve Bella discussione, io se un vano é accessibile e a servizio della mia u.i lo rappresento in planimetria, ovviamente non devo avere dubbi sulla proprietà di quel vano. Poi in base a come va poligonato lo poligono. Nulla vieta in futuro ad un avente diritto di rivendicare la proprietà di quel vano, ovviamente se sì hanno elementi validi per dimostrare la proprietà. Buona Pasqua
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Manero
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11 Agosto 2022 alle ore 12:24
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Attenzione. Una volta censito il sottotetto autodichiarato valutato fiscalmente da denunciare al catasto, non si torna più indietro e molto difficilmente il catasto ammette il ripristino della situazione antecedente. Quindi io ci starei molto cauto a rappresentarla l'intercapedine indipendentemente dall'altezza, ma verificando l'effettiva possibilità di utilizzo e l'effettiva utilità dello spazio. A provocare il danno definitivo al cliente è un attimo trattandosi di autodichiarazione della parte che poi dovrebbe confessare di aver dichiarato il falso.
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Pamelina
Iscritto il:
16 Agosto 2024 alle ore 09:23
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Buonasera, grazie dei vostri consigli con i vari punti di vista. Specifico che l'unità immobiliare è posta al secondo e ultimo pinano di un fabbricato condominale. La copertura pertanto è a comune dei condomini. Internamente all 'u.i. c'è un altezza andante di ml. 3.80, mentre i bagni hanno un' h. di ml. 2.40, in questo spazio ( 3.80 - 2.40 + solaio) sono stati ricavati queste intercapedini. Io sarei per non indicarle, visto che per accederci si deve utilizzare una scala a pioli .
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Pippocad
Iscritto il:
26 Febbraio 2011
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Südtirol
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Più che intercapedini queste sembrano zone controsoffittate. Non mi pare nemmeno che ci siano zone con altezza sopra 1,50. In questo caso non sono da inserire in planimetria.
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