Occorre sapere se la scala retrattile sul vano scala e quella all'interno dell'appartamento erano esistenti da prima della ristrutturazione (e con quale titolo edilizio erano state autorizzate) oppure sono state installate in sede di ristrutturazione.
Nel primo caso sarà meglio presentare prima un progetto variante (con allegate foto) per dimostrare, che solo per dimenticanza, nel progetto originario era stato omesso un sottotetto con relative scale di accesso retrattili, comunque dimostrando sempre che le suddette scale retrattili erano state prima regolarmente autorizzate dal Comune.
Nel secondo caso occorre prima sanare la situazione (anche all'ex Genio Civile visto che le aperture sul solaio per poter installare le scale retrattili dovevano essere prima oggetto di progetto apposito con relative verifiche in materia antisismica).
Da un punto di vista catastale tutto dipende da cosa risulta ora in Catasto e/o nei vari atti dei rispettivi appartamenti.
Se il sottotetto non risulta in Catasto e non risulta anche negli atti dei rispettivi appartamenti, compreso nell'atto di quell'appartamento il cui proprietario utilizza parte del sottotetto con scala propria, tutte le porzioni reali (indipendentemente da chi le utilizza) del sottotetto appartengono al condominio per cui va accatastato al medesimo secondo le procedure previste dalla norma.
Circa le soffitte con H< di m. 1,50 non è vero che le medesime non vanno rappresentate.
Vanno lo stesso regolarmente rappresentate secondo le procedure previste dalla norma.
Solo che nei casi previsti non sviluppano superficie catastale per cui la loro superficie, che dovrà comunque essere individuata, riporterà (nel Docfa) H< m. 1,50 sulla base delle disposizioni in materia.
Mi permetto di consigliarti che, sia in materia urbanistica, sia in materia catastale, dovresti apprendere di più, magari appoggiandoti a tecnici più esperti, il tutto per evitare errori irreparabili o riparabili con enorme dispendio di denaro.